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UNA SFIDA PER IL FUTURO

La Città Metropolitana si annuncia come una rivoluzione anche nel settore del trasporto pubblico: Brusutti, da sempre attenta all’innovazione, lancia la sua sfida

Chi conosce Venezia e il suo territorio non può non ricordare l’azienda che ha fatto la storia del suo trasporto cittadino terrestre, punto di riferimento non solo per la qualità dei servizi offerti – testimoniata dalla fidelizzazione dei suoi clienti-, ma anche per tutti gli aspetti legati al settore che l’hanno vista protagonista di eventi importanti e di soluzioni innovative per gli utenti.

Da quattro generazioni, la famiglia Brusutti si dedica con amore ed impegno a salvaguardare l’eredità lasciata dal proprio pionieristico fondatore Gino Brusutti, fautore di molteplici iniziative per il territorio in passato e uno dei primi soci fondatori dell’associazione Industriali della Provincia di Venezia. Responsabile dell’Ufficio Legale dell’azienda e Presidente della sezione Trasporti e Servizi di Confindustria Venezia è Marco Eugenio Brusutti, che ci ha raccontato dell’azienda e dei progetti per il futuro.

«Nel 1945, l’intento del Presidente (Gino Brusutti) era quello di offrire un servizio per l’epoca assolutamente pionieristico: il trasporto di persone con mezzi di qualità, ma a costi contenuti. La prima sede, a Mestre, soddisfaceva un’esigenza sentita dalla maggioranza della popolazione, che certo non si poteva permettere dei consumi di lusso, offrendo servizi ai privati (enti, associazioni) e linee che raggiungevano località turistiche in territorio nazionale ed internazionale (verso Fiume e Pola). Non mancavano i servizi di trasporto per i primi gruppi di operai che lavoravano nelle fabbriche, allora in fase di decollo, della zona industriale di Marghera. Erano i difficili anni della ricostruzione post-bellica, segno di un’attenzione e di una sensibilità non comuni per i problemi sociali della nascente Italia industriale. Contemporaneamente, proseguiva il trasporto di cose su camion e veniva istuito il noleggio di automobili con autista, sicuramente pionieristico nel nostro Paese. Questo ha portato all’azienda riconoscimenti importanti per la qualità dei servizi offerti e anche l’allora Presidente della Repubblica, Enrico De Nicola, volle fare visita all’azienda come “segno di omaggio” per la funzione sociale da essa svolta in un momento in cui ogni iniziativa imprenditoriale in grado di risollevare il morale e l’economia italiana risultava a dir poco preziosa. Il Presidente ebbe quindi l’opportunità di compiere un viaggio storico a bordo di uno straordinario autobus a due piani, totalmente realizzato dai valenti meccanici dell’azienda, su progetto dello stesso Gino Brusutti».

Come è cambiata nel tempo l’attività aziendale? «Pur mantenendo ben saldi gli obiettivi di partenza, ovvero il trasporto delle persone e le attività che ruotano intorno ai mezzi di trasporto (l’officina in particolare), la sede è stata successivamente trasferita di fronte all’aeroporto Marco Polo di Tessera, attivando un servizio di parcheggio e transfer da e per l’aerostazione, attraverso bus navetta attivi giorno e notte. Non solo, la Brusutti – così come riusciva a guardare avanti il suo fondatore – ha creato altri servizi su richiesta per i privati che vogliono viaggiare in sicurezza e nel totale rispetto della legge: organizza navette per raggiungere le discoteche jesolane, per i ricevimenti di matrimonio, per cene e convention aziendali. Un modo per apprezzare l’enogastronomia del nostro territorio, senza rischiare di rimetterci la patente. Inoltre Brusutti propone anche un servizio navetta da Venezia Piazzale Roma all’Aeroporto “Antonio Canova” di Treviso, in collaborazione con EasyJet, e il servizio “shopping” con una linea speciale sempre da Venezia Piazzale Roma al Noventa di Piave Designer Outlet».

Qual è oggi la sfida della Brusutti per il futuro? «Sviluppare la presenza dell’imprenditore privato veneto nel campo del trasporto pubblico. La nuova costruzione della città metropolitana e la riorganizzazione delle province può essere un volano importante per recuperare quel tessuto imprenditoriale privato che ha rappresentato un valore aggiunto negli anni caldi della ricostruzione del nostro paese e che può ancora oggi costituire un elemento di difesa contro il dilagare della spesa pubblica in tale settore e gli sprechi delle società pubbliche monopoliste. Affidare ad imprese flessibili e di dimensioni economiche che ne consentano la conduzione, risulta in prospettiva l’unica soluzione in grado di recuperare un’economia di gestione che eviti disavanzi operativi non più sostenibili. Aprire il mercato del trasporto pubblico locale alla presenza e all’operatività del medio e piccolo imprenditore veneto costituirebbe anche un volano essenziale per il rilancio dell’economia regionale. È per questo obiettivo che la Brusutti si batte da sempre e che, quale suo rappresentante, intendo portare all’attenzione, affinchè la tradizione dell’imprenditoria veneta in questo settore possa tornare a fiorire nell’interesse della comunità regionale e di tutto il paese».

DI FEDERICA FAVARO

 

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