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Trasporti pubblici a Venezia: come cambia viaggiare in città

Trasporti pubblici a Venezia: come cambia viaggiare in città

Actv sta preparando il nuovo piano per il trasporto pubblico 

La ripresa, seppur lenta, di alcune attività è già iniziata. E il 4 maggio, data in cui la morsa delle restrizioni dovrebbe allentarsi, è dietro l’angolo. Ci si deve arrivare per quanto possibile preparati ad affrontare un quotidiano che comunque porterà a modificare buona parte delle nostre abitudini. Anche per quanto riguarda il trasporto sui mezzi pubblici.

Un autobus Actv di nuova generazione

“Dobbiamo innanzitutto renderci conto che, almeno per un lungo periodo, non sarà più come prima – spiega il presidente di Actv Luca Scalabrin – e per questo c’è bisogno della collaborazione di tutti. Ci saranno certamente disposizioni a livello nazionale ma quel che è certo è che ora stiamo lavorando per calibrare al meglio i servizi e rispondere agli utenti nella maniera il più puntuale possibile”.

Servizi dedicati e prenotazioni con App

“Bisogna pensare a un nuovo modo di spostarsi. Sono al vaglio di Actv – continua Scalabrin – tutte le azioni che possano portare a rispondere alle esigenze di trasporto dei cittadini tenendo comunque conto che la fase di emergenza continuerà ancora per un periodo non breve.

Luca Scalabrin presidente Actv Venezia

Stiamo studiando il servizio “a chiamata”, dedicato alle aziende, come può essere Fincantieri, che potranno richiederlo. In questo modo si eviterebbe il riversarsi di molti lavoratori sulle normali linee già utilizzate da altri utenti.

Un aiuto importante per l’organizzazione del trasporto si sta valutando anche tramite una app con la quale gli utenti possano indicare i termini del viaggio che devono effettuare. Segnalando origine e destinazione dello stesso e gli orari in cui si svolge, diventa più semplice capire quante persone avranno bisogno di quel mezzo e programmare di conseguenza le corse.

Mezzi Actv in Piazzale Roma a Venezia

Gli assembramenti potrebbero anche essere rilevati tramite le celle di aggancio dei cellulari alla rete”.

La capienza dei mezzi e la frequenza delle corse

“La parola d’ordine – sottolinea Scalabrin – deve essere “pazienza”. In una città a vocazione prevalentemente turistica, l’assenza di introiti da parte di questi viaggiatori pesa non poco sul servizio finale. L’azienda ha comunque mantenuto il servizio attivo garantendo i principali collegamenti acquei e in terraferma ma la diminuzione degli utenti ha portato a ridurre le frequenze dei mezzi, soprattutto per quanto riguarda i vaporetti.

Dal 4 maggio, se si allenteranno le restrizioni, progressivamente, a mano a mano che le aziende riapriranno, provvederemo a ricalibrare le corse in particolare nella fascia pendolare. Si valuteranno le effettive richieste per tararle in modo corretto evitando gli assembramenti sui mezzi.

Bisogna tener presente che in periodo di emergenza sanitaria sia i mezzi acquei che il trasporto in terraferma (autobus e tram) possono trasportare meno della metà dei passeggeri nel rispetto della distanza di sicurezza che deve esserci tra una persona e l’altra. Non è semplice garantire il dovuto distanziamento sociale. Gli assembramenti potrebbero essere però ridotti scaglionando gli orari lavorativi”.

Vaporetti e bus: il “decalogo” per i viaggiatori

Per contrastare il diffondersi del contagio da Covid-19 rimane valido l’obbligo di mascherina e guanti a bordo di vaporetti, autobus e tram. Senza la protezione non sarà quindi possibile salire. Le regole riguardano sia i passeggeri, sia il personale operativo sui mezzi di trasporto.

Actv, personale di bordo con mascherina e guanti

“Per quanto riguarda gli imbarcaderi a Venezia e le fermate in terraferma – conclude Scalabrin – ci saranno ingressi contingentati e soste che dovranno rispettare la distanza dovuta tra le persone in attesa di salire a bordo. Per ulteriore sicurezza dei nostri utenti proseguirà l’azione quotidiana di sanificazione dei mezzi che garantiscono i collegamenti nella Città metropolitana.

Imbarcadero Actv a Venezia

Purtroppo è necessario entrare nell’ordine di idee che in questa situazione di emergenza sanitaria viaggiare con un mezzo pubblico comporta anche tempi di viaggio più lunghi del solito. Oltre alle regole che si devono attentamente seguire, ci vorranno anche pazienza e buon senso nel rispetto di tutti”.

 

Un commento su “Trasporti pubblici a Venezia: come cambia viaggiare in città

  1. Vorrei proporre sempre che sia già stato pensato, se verso la stagione balneare le linee che arrivano verso arsenale giardini e sant’elena saranno già pieni e ovviamente persone rimarranno a terra, se si potesse fare una linea che partì per esempio dell’arsenale per agevolare i residenti che salgono ai giardini e sant’elena che non sono pochi …grazie


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