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Studenti violenti: multe fino a 10 mila euro

Studenti violenti: multe fino a 10 mila euro

Il provvedimento è previsto in un emendamento depositato in Commissione Cultura al Senato per i reati contro il personale scolastico

La cronaca quotidiana conferma sempre più spesso che docenti, dirigenti e personale scolastico sono vittime di violenza sia da parte degli studenti, sia dei genitori.
Gli episodi vanno dagli insulti verbali alle minacce fino a sfociare in pugni, schiaffi, oggetti lanciati contro e addirittura ferite.
Alla luce di fatti che si verificano con sempre maggiore frequenza, quali, per fare recenti esempi, l’aggressione di due presidi da parte dei genitori a Taranto e nel Foggiano come anche in un istituto comprensivo di Reggio Calabri,a dove la convocazione di un padre per discutere dell’andamento scolastico del figli è culminato in un atto di violenza verso il docente, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha espresso l’impegno e la necessità di arginarne la possibilità che si ripetano ipotizzando anche la presenza di forze dell’ordine negli istituti delle aree a rischio.
Intanto per gli studenti violenti che aggrediscono un professore, un insegnante, un preside o un altro componente del personale scolastico sono arrivo multe salate fino a 10 mila euro.

Pesanti sanzioni contro gli studenti violenti

E’ quanto previsto dalla misura contenuta nell’emendamento depositato dal Governo al Senato in Commissione Cultura riguardante il comportamento degli studenti.
Il testo prevede che in caso di condanna per reati contro il personale scolastico nell’ambito o a causa delle loro funzioni “è sempre ordinato” oltre al pagamento dei danni quello di una somma come “riparazione pecuniaria” per “l’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”.
Le aggressioni verbali e addirittura fisiche, gli insulti e le diffamazioni, le minacce rappresentano reati reiterati lesivi della dignità nei confronti del personale della scuola e l’emendamento si è reso necessario proprio perché negli ultimi tempi sono in costante aumento. Basti pensare che da inizio anno si contano già 28 casi di violenze e aggressioni in ambiente scolastico.
La sospensione condizionale della pena – si precisa nel testo dell’emendamento – è comunque subordinata al pagamento della somma determinata a titolo di riparazione pecuniaria, fermo restando il diritto della persona offesa all’eventuale risarcimento del danno.

I numeri della violenza scolastica

In ordine di tempo, l’ultimo caso grave è avvenuto lo scorso 5 febbraio nel Centro di Formazione professionale Enaip di Varese dove uno studente diciassettenne nell’atrio della scuola con un coltello a serramanico portato da casa ha dato tre coltellate alla schiena a una delle sue insegnanti. E non si tratta solo di violenza da parte degli alunni. Anzi, rispetto allo scorso anno è stato registrato una significativa crescita delle aggressioni al personale scolastico anche da parte dei genitori pari al 111%.
I numeri sono preoccupanti. Da settembre 2022 a maggio 2023, gli episodi di violenza sono stati 5 al mese con, in quasi la metà dei casi, il coinvolgimento dei genitori, secondo i dati forniti dal capo del dicastero bianco. Quelle da parte degli studenti invece sono invece in leggera diminuzione: nel 2023 sono state 36.

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