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“L’arte di vivere a Venezia”: un melting pot culturale straordinario

“L’arte di vivere a Venezia”: un melting pot culturale straordinario
@ Marco Contessa

Dal libro presentato all’Ateneo Veneto lo spunto di riflessione sulla scelta di abitare in una città unica al mondo

Sul fatto che Venezia sia una città unica al mondo siamo tutti d’accordo.
Da sempre fonte d’ispirazione e luogo privilegiato per gli artisti, con il suo ricco patrimonio storico artistico, i suoi ritmi scanditi dall’acqua che la attraversa e le dona un fascino incomparabile, richiama persone da ogni dove. E non solo per una visita in periodo di vacanza, considerato che sono molte le persone straniere che hanno deciso di stabilirsi definitivamente in questa città.
Perchè questa scelta?
La presentazione del libro “L’arte di vivere a Venezia. Architettura e cucina” è lo spunto per una riflessione sul senso e l’unicità della vita veneziana che avrà luogo presso l’Ateneo Veneto sabato 12 novembre alle ore 17.

«Venezia melting pot culturale straordinario»

Il volume di Toto Bergamo Rossi e Lydia Fasoli, edito nel 2018 ma che ancora oggi mantiene un costante successo italiano e internazionale, si concentra proprio sullo stile unico del vivere veneziano in un fortunato e sofisticato incontro tra arte, architettura e cucina.

Tra le sue pagine si raccontano alcune dimore patrizie in città e si aprono le porte dei palazzi della Serenissima rivelandone lo stile unico.
Ma ci sono anche i luoghi speciali in laguna dove la tradizione della caccia e della pesca sono rimaste pressochè invariate da secoli e non mancano alcune raffinate ville di campagna che le famiglie veneziane nei secoli hanno costruito e usato come luoghi di villeggiatura e come vere e proprie aziende agricole sul territorio.

Venezia

«Venezia è una metropoli, la più piccola del mondo, ma è un melting pot culturale straordinario», afferma Marco Vidal, imprenditore veneziano nel settore della profumeria che con l’azienda di famiglia Mavive S.p.A. opera in oltre 80 Paesi nel mondo.

Dall’architettura e cultura all’aspetto ambientale e culinario

«Si può scegliere di abitare in un luogo straordinario come Venezia – sottolinea Marco Vidal – per ricercare una dimensione diversa di vita, per immergersi nell’arte, nella storia e forse anche per contribuire direttamente alla continuazione di una civiltà anfibia. Al contesto unico dal punto di vista artistico, culturale e ambientale si aggiunge il valore di vivere in un centro pedonale dove i campi sono delle microcomunità e l’interazione sociale tanto carente nel mondo moderno diventa una condizione abituale. A Venezia si vive in una dimensione incomparabile».

L’imprenditore veneziano Marco Vidal

Un altro aspetto caratteristico del capoluogo lagunare è quello culinario. «La tradizione culinaria è molto interessante – continua Marco Vidal – perché proviene da una storia fatta di relazioni commerciali con diverse culture e una ricchezza di fondo enorme. Questa permetteva l’approvvigionamento di carni, pesci, verdure e spezie provenienti da tutto il mondo che hanno formato la base di un ricettario con una varietà di proposte unica nel suo genere».

L’attenzione su una città speciale e da salvaguardare

«C’è ancora troppo poca attenzione sulla città di Venezia – conclude Marco Vidal -. Il modello della monocultura del turismo è ormai riconosciuto come insostenibile e dannoso, finalmente si parla di mettere dei limiti e alcuni passaggi sono già stati fatti, ma bisogna anche progettare un futuro che valorizzi la vivibilità e l’attrattività della città verso nuovi residenti che possano rappresentare nuova linfa.

 Venezia
L’Arsenale di Venezia

Serve uno statuto speciale che permetta la realizzazione di un grande progetto e una fiscalità vantaggiosa per richiamare attività internazionali che ne rilancino l’economia. Oltre a riconvertire in modo efficace aree del nostro territorio quali Porto Marghera, l’Arsenale e diversi spazi abbandonati a Mestre e a puntare su collegamenti a favore di una mobilità veloce e non inquinante».

Silvia Bolognini

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