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«La Reyer mi ha fatto sentire importante»

«La Reyer  mi ha fatto  sentire importante»

La passione per il basket di Orler “ripagata” dal tricolore

Sulla divisa ufficiale dell’Umana Reyer Campione d’Italia c’è anche un “tocco d’arte”: al centro dell’attività di Orler c’è infatti la vendita di quadri dei più grandi artisti. Al centro della sponsorizzazione che ha portato il marchio dell’azienda veneziana sui pantaloncini dei ragazzi che hanno vinto il campionato c’è invece la passione del suo titolare. «Lavorando con le televisioni – spiega Giuseppe Orler – abbiamo un bisogno relativo di pubblicità: se abbiamo deciso di supportare il progetto Umana Reyer è allora perché ci crediamo in maniera assoluta. Sono un vero appassionato di questo sport, che seguo da una vita, con anche molte amicizie nell’ambiente, e ho quindi deciso di dare il mio contributo a Federico Casarin e Luigi Brugnaro, con cui collaboro da una decina di anni. E poi lo ammetto: vedere il nome della mia azienda sui pantaloncini della Reyer mi dà una grandissima soddisfazione».

Soddisfazione che, ovviamente, ha toccato i vertici il giorno della conquista dello scudetto. «Ero a Trento, per Gara6, e quando ho avvicinato la signora Brugnaro, per fare i complimenti a lei e a suo marito e per dire che, sapendo quello che hanno fatto con orgoglio e passione, si meritavano questa soddisfazione, lei mi ha spiazzato. “È un po’ anche merito tuo”, mi ha risposto, in piena sintonia con il modo positivo di fare le cose che caratterizza tutte le imprese di Luigi. E così mi ha fatto sentire importante, più di quello che sono, visto che sono solo un piccolo sponsor».

E adesso l’avventura riparte. Da Campioni d’Italia. «La prima cosa che dà questa vittoria è lustro, orgoglio e positività a tutto il movimento orogranata. Sicuramente giocare con il tricolore sulle maglie darà una ancor maggiore visibilità e, di conseguenza, un maggior ritorno. Come dicevo, per un marchio come il nostro il ritorno della sponsorizzazione non è immediato, ma può trovare riscontri nel tempo, dal punto di vista della riconoscibilità. Certo che, sponsorizzando la squadra Campione d’Italia, mi aspetto magari di vedere qualche foto o articolo in più, anche sui giornali nazionali, in cui noterò subito la presenza del logo di Orler. E certamente, al di là delle considerazioni di lungo termine, per le quali tutto può essere utile, mi renderà davvero orgoglioso. Così come mi piace che la società che sponsorizzo abbia una così grande attenzione per i giovani, che sono basilari per il nostro futuro, non solo sportivo. È per tutti questi motivi che il mio sostegno continuerà convinto. Non solo nell’anno dello scudetto».

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