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In Italia scompaiono 67 persone al giorno. 47 sono minorenni

In Italia scompaiono 67 persone al giorno. 47 sono minorenni
Associazione Penelope Veneto

La relazione del Commissario straordinario: nel 2022, crescono soprattutto i numeri dei minori. L’analisi dell’Associazione Penelope

Nel 2022 sono state presentate alle forze di polizia 24.369 denunce di scomparsa, in media di 67 persone al giorno, con un aumento del +26,46% (pari a 14 casi giornalieri) rispetto alle 19.269 del 2021.
Un numero crescente che si è arrestato solo nel periodo del lockdown, per poi riprendere inesorabilmente a crescere tra l’ansia, la disperazione, l’attesa e in alcuni casi la rassegnazione dei familiari.
La lunga lista delle persone scomparse in Italia negli ultimi 50 anni conta circa 63 mila persone.
Un’intera città sparita nel nulla, a fronte di un migliaio di corpi rimasti senza nome negli obitori.
Persone fantasma, di cui non si è più saputo niente: se sono vivi o morti, come stanno, se sono state vittime di violenza, di un incidente, se si sono allontanate volontariamente. E perché.
Moltissimi scomparsi sono minori, spesso figli di matrimoni misti sottratti al coniuge, oppure giovani scappati da comunità e istituti, per lo più migranti, fuggiti dai centri di accoglienza per raggiungere altri lidi o assoldati dalla criminalità.
Anche nel 2022, sono stati loro a incrementare le liste delle persone sparite, facendo registrare oltre 5 mila denunce di scomparsa in più, pari al +41,37%.
Negli ultimi anni, sono però anche aumentati i ritrovamenti, con tempi di rintraccio minori, tanto che quasi una denuncia di scomparsa su due (il 49,94%) si è conclusa con il successo delle attività di ricerca

Denunce di scomparsa anno 2022 (XXVIII Relazione:anno 2022 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse)

È questo lo spaccato che emerge dalla nuova relazione sull’attività svolta dall’ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, presentato al Ministero dell’Interno. “L’aumento del numero delle denunce – ha commentato il ministro Matteo Piantedosi – rappresenta un importante segnale di fiducia nel lavoro svolto dalle istituzioni”.

Scomparsi per fasce d’età (XXVIII Relazione:anno 2022 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse)

Le scomparse dei minori in Italia

Il 70,29% del totale delle denunce di scomparsa, esattamente 17.130 (pari mediamente a 47 al giorno), hanno riguardato i minorenni, nell’84,12% dei casi nella fascia tra 15 e 17 anni (14.410). Per i minori italiani, l’incremento dal 2021 è stato del 24,18%, salendo a 11 denunce al giorno.

Minori scomparsi in Italia nel 2022 (XXVIII Relazione:anno 2022 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse)

Ancor più elevato (47,86%) l’aumento di denunce dei minori stranieri, che costituiscono i tre quarti (75,9%) del totale nella fascia under 18 con 13.002 denunce (media giornaliera di 36). Di queste 11.403, l’87,7%, ricadono nella fascia 15-17 anni e il 91,33% riguarda maschi.
Tra le nazionalità, il 43,61% dei casi si verifica tra egiziani e tunisini.

“Il dato sui minori – commenta Daniela Ferrari, presidente della sezione Veneto dell’Associazione Penelope, che proprio nel 2023 festeggia i 30 anni dalla fondazione – è in buona parte legato al fenomeno migratorio, con un’incidenza anche dei matrimoni misti e delle sottrazioni da parte di uno dei genitori. Da parte delle Procure, comunque, c’è un’attenzione molto alta”.

Variazioni scomparsi per fasce d’età e nazionalità (XXVIII Relazione:anno 2022 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse)

L’attivazione di tutti gli strumenti, però, non impedisce che il dato relativo ai minori italiani e stranieri si rovesci parlando di ritrovamenti.
In questo caso si scende infatti dal 74,27% degli italiani al 29,81% degli stranieri, nonostante, su base annua siano proprio le denunce di questi casi ad aver fatto registrare l’incremento maggiore: +67,69%.

I dati generali della relazione

Ampliando la prospettiva all’intero campione, i ritrovamenti nel 2022 sono stati in totale 12.170, più 1.211 relativi a casi denunciati negli anni precedenti.
È leggermente salita (dal 98,05% al 98,56%) la quota dei ritrovati in vita.
La percentuale più alta di ritrovamenti per fascia d’età riguarda gli over 65: 80,47%.
La media per gli stranieri è al 32,35%, gli italiani ritrovati sono stati pari al 78,85% delle denunce.

Percentuale di ritovamento scomparsi per fascia d’età (XXVIII Relazione:anno 2022 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse)

Quanto alle denunce, il 62,18% (15.152, 41 al giorno, +32,35%) riguardano i cittadini stranieri, mentre per i cittadini italiani la media giornaliera scende a 25 (per un totale di 9.217, +19%).
Quasi il 26% dei casi (6.297) riguarda maggiorenni fino a 64 anni.
Per le tipologie di scomparsa, nell’82,85% si rientra nella categoria degli “allontanamenti volontari”.
“Una categoria passepartout che a noi non piace”, commenta però la presidente di Penelope Veneto.

Motivazioni degli scomparsi (XXVIII Relazione:anno 2022 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse)

A livello regionale, ai primi tre posti per presenza del fenomeno si collocano Sicilia, Lombardia (prima però per quanto riguarda gli italiani) e Campania, ma sono Trentino Alto Adige, Veneto (che guida con l’87,56% di ritrovati italiani) ed Emilia Romagna le prime tre per ritrovamenti.
Ultime tre per denunce, lo stesso Trentino Alto Adige, poi Umbria e Valle d’Aosta, mentre la quota di ritrovamenti più bassa si è registrata in Calabria, Basilicata e Molise.

I dati veneti

In Veneto, nel 2022, sono state presentate complessivamente 897 denunce di scomparsa.
Le due province dove il fenomeno è maggiormente presente sono Padova (233) e Verona (228), seguite da Vicenza (151) e Venezia (135).
Supera quota 100 anche Treviso (101), mentre chiudono Rovigo (34) e Belluno (15).

Da sx: Gilda Milani (fondatrice Penelope Italia e Penelope Veneto); Nicodemo Gentile (presidente Penelope Italia); Daniela Ferrari (presidente Penelope Veneto)

Le persone ritrovate sono state 715 (185 a Verona), per il 45,45% entro 3 giorni, e quelle da ritrovare sono ancora 182 (spicca in particolare Vicenza, con sole 18, meno delle 38 di Venezia e delle 24 di Treviso). Il mese in cui sono state presentate più denunce è maggio (99), con un’elevata incidenza di italiani (579 contro 318 stranieri) e uomini (548 contro 349 donne).

“Anche se noi lavoriamo solo sui casi in cui sono i familiari a coinvolgerci in prima persona – conferma Daniela Ferrari – confermiamo il dato su Padova e Vicenza, mentre evidenziamo che, per Belluno, si tratta in prevalenza di escursionisti dispersi in montagna, a cui dedicheremo, il 5 marzo a Vittorio Veneto, una giornata di ricordo per promuovere sul territorio la discussione sul fenomeno”.

Dal 2005, l’associazione Penelope Veneto ha seguito circa 200 famiglie.
“Sono una quarantina – prosegue la presidente – i casi ancora aperti. Ma confermiamo che le percentuali di ritrovamento sono aumentate, anche perché non ci sono più limiti per far scattare le ricerche. E anche i social e trasmissioni come “Chi l’ha visto” aiutano molto”.

Gli anziani

Daniela Ferrari invita infine a riflettere anche su un altro dato che emerge dalla relazione del Commissario: quello su over 65 e persone con possibili disturbi psicologici, che pur fanno registrare le più alte percentuali di ritrovamento.
“Sicuramente – sottolinea – il Covid, ma non solo, ha fatto emergere situazioni di fragilità. Rispetto ai casi che seguiamo, abbiamo notato in effetti un aumento delle scomparse di anziani e di persone con deficit neurocognitivo”.

Over 65 scomparsi in Italia nel 2022 (XXVIII Relazione:anno 2022 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse)

“Sono situazioni – conclude la presidente della sezione veneta di Penelope – che possono verificarsi anche all’interno delle strutture ospedaliere e sulle quali riteniamo si possa lavorare molto per la prevenzione. Se una persona, una volta rintracciata, dice che non vuol ritornare a casa, per noi la questione si chiude, trattandosi di una libera scelta. Ma se emerge una situazione medica portatrice di fattori di rischio, come ad esempio nei casi di possibili schizofrenici scomparsi più volte e classificati come “scomparsi volontari”, siamo noi i primi a spingere per un intervento di sostegno”.

Alberto Minazzi

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