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"Il tuo green pass è stato clonato". Non ci cascate

"Il tuo green pass è stato clonato". Non ci cascate

Sembra arrivare dal Ministero della Salute. E ha tutta l’aria di essere un messaggio ufficiale e utile, perché avvisa di fare attenzione a un tentativo di clonazione di un nostro documento diventato oggi indispensabile per lavorare, usufruire dei mezzi di trasporto pubblico, andare al ristorante, al cinema o partecipare a qualsiasi altro tipo di evento.
“La sua certificazione verde Covid-19 –si legge sul proprio telefono – risulta essere clonata. Per evitare il blocco, è richiesta la verifica dell’identità su dgcgov.valid-utenza.com”.
La tentazione di farlo arriverà di sicuro.
Non cliccate sul link – avverte invece la Polizia di Stato –. Si tratta di un nuovo tentativo di phishing. I dati personali che inserite vengono rubati”.
I messaggi di phishing sono appositamente creati per la frode.
Servono a ottenere informazioni finanziarie o personali attraverso un link e hanno tutto l’aspetto di essere una notifica ufficiale.
Non cliccate dunque su quel link e non installate eventuali applicazioni richieste.
Non si tratta altro che di una nuova trovata per arrivare ad avere i vostri dati personali. Forse per arrivare al vostro conto corrente.
Un recente tentativo di phishing segnalato in questo senso è stato il virus Brata, arrivato in Italia  dal Brasile, dove è entrato in azione la prima volta.
Non senza aver fatto registrare un’impennata di tentativi di frode in tutta Europa
Il virus  Brata attacca gli smartphone Android.
Un aggiornamento lo rende infatti operativo ovunque e, soprattutto, visto il successo, molto credibile.
Chi è caduto nel tranello racconta di aver ricevuto un messaggio simile a quelli in passato ricevuti dalla propria banca e che, una volta entrato nel sito di riferimento, ha assistito all’installazione automatica di un’ applicazione “Antispam”, altrimenti chiamata “Sicurezza dispositivo” o ancora “Sicurezza avanzata”, attraverso la quale ha poi inserito, come richiesto, i propri codici personali.
Da questo a rendersi conto di esser stato derubato è stato un attimo: Brata non solo ha svuotato interamente il conto corrente del malcapitato ma, forzando un reset del cellulare, non lascia alcuna traccia di quanto avvenuto.

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