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Un viaggio nell'ambiente Italia. Free il primo EcoAtlante di Ispra

Un viaggio nell'ambiente Italia. Free il primo EcoAtlante di Ispra

In rete il icchissimo patrimonio di dati e informazioni che gli istituti ambientali hanno raccolto negli ultimi 60 anni.

Prendete dei dati, tantissimi dati, provenienti da innumerevoli misurazioni scientifiche.
Poi, versateli sopra una cartina geografica, rispettando la densità degli anni che passano.
Il risultato si chiama EcoAtlante: il primo atlante italiano che raccoglie la geografia del nostro territorio, la sua storia e nel mezzo il clima e i suoi cambiamenti, la cui realizzazione è ad opera dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

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Un viaggio nell’ambiente in Italia

La parola d’ordine del nuovo EcoAtlante è ‘Storia’. O forse sarebbe meglio dire le ‘storie’, dato che la sua caratteristica principale è di fornire un facile strumento, tecnologicamente agile; una navigazione all’interno dell’Ambiente italiano per capire come questo è mutato nel corso degli anni, a causa sia di fattori naturali che artificiali, con la possibilità di seguire dei fili narrativi preimpostati dal sito o di poter costruire una propria mappa, a seconda dei bisogni, inserendo i dati di cui si necessita. EcoAtlante, come hanno sottolineato il direttore generale di Arpa Lazio Marco Lupo e la presidente della commissione Ambiente onorevole Alessia Rotta, mette a disposizione il patrimonio di dati e informazioni che gli istituti ambientali hanno raccolto negli ultimi 60 anni.

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Mappa EcoAtlante relativa alla situazione generale dell’Economia Generale in Italia

Il Viaggio, le Storie

I punti di forza dell’EcoAtlante riguardano proprio la sua fruibilità, la trasparenza con la quale mette a disposizione i suoi strumenti e l’agilità con cui si può navigare all’interno del sito. L’interfaccia principale divide la narrazione geoclimatica in tre sezioni: il Viaggio, le Storie e i Dati.
Nella prima parte si trova una macro-trama distinta per i diversi temi: tra i tanti, Sostenibilità, Natura e biodiversità, industrie sostenibili. Selezionandone uno ci si immerge nell’argomento, ed è possibile seguire l’ordine indicato o saltare qui e là; ciò diventa più semplice e intuitivo nella seconda sezione, dedicata alle Storie, ovvero la raccolta monografica dei diversi temi ambientali.

 

I dati

Ma la parte più interessante (e più scientifica) del sito riguarda i Dati: qui, mantenendo nelle fondamente le distinzioni monografiche delle altre due sezioni, è possibile avere una mappa dell’Italia, o di specifiche zone, in cui visualizzare le varie informazioni che il sistema di ricerca offre.

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L’interfaccia principale dei Dati di EcoAtlante

È possibile quindi intrecciare diverse trame, avendo davanti ai propri occhi l’esemplificazione di come il territorio italiano si sia modificato nel tempo. Per esempio, è possibile inserire nella propria mappa, secondo diversi livelli, il rischio idrogeologico italiano e le zone (industriali o residenziali) in pericolo di allagamenti o inondazioni; oppure, è possibile far saltare alle evidenze l’incremento delle temperature annuali in relazione al trentennio 1961-1990.

Infinite combinazioni di informazioni

Le diverse informazioni e le conseguenti mappe si possono sovrapporre, come le carte veline usate a scuola un tempo, per mettere in relazione diversi dati ed epoche storiche, ed è possibile scaricarle e stamparle. L’EcoAtlante riassume così un lungo periodo di raccolta e organizzazione dei dati raccolti in Italia da ISPRA, dai vari istituti ARPA regionali e dai loro predecessori. Come ha sottolineato in chiusura di presentazione Alessandro Bratti, direttore generale dell’Istituto, l’EcoAtlante ha il compito di “modernizzare le informazioni e la comunicazione dei problemi ambientali, nella speranza di aumentare, nel contesto della transizione ecologica, la comunicazione tra istituzioni e realtà locali, così da far comprendere l’importanza di determinati interventi innovativi necessari per far fronte alla crisi climatica.”
Va da sé che l’EcoAtlante non si fermerà alla sua pubblicazione, ma rimarrà in costante aggiornamento (sono già in cantiere le nuove sezioni Progetto Carg e Green Deal), di pari passo con la continua raccolta dei dati. Poiché in fondo, se la Scienza ci mostra la Verità del mondo, e poi nostro compito quello di raccontarla a dovere.

Damiano Martin

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