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Digitale terrestre: bonus tv rifinanziati, partita la riassegnazione delle frequenze

Digitale terrestre: bonus tv rifinanziati, partita la riassegnazione delle frequenze

Il processo di switch off (ovvero di spegnimento del vecchio segnale televisivo) verso il nuovo digitale terrestre continua.
Sono già 4 le regioni (Valle d’Aosta, Sardegna, Piemonte e Lombardia, più le aree emiliane dell’Appennino alessandrino-piacentino) che, a partire dai canali Rai, hanno iniziato il “refarming” (la riassegnazione delle frequenze).
Un’operazione che, nelle regioni di Nord-Ovest, si dovrebbe concludere tra una settimana, il 9 febbraio.
Secondo il calendario stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico con il decreto di aggiornamento del 30 luglio 2021, altre regioni sono pronte a cominciare con il refarming.
A febbraio tocca al Trentino-Alto Adige, il 10, e al Veneto, il 24.
L’1 e 2 marzo sarà la volta rispettivamente di Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Un processo, iniziato il 3 gennaio, che si completerà su tutto il territorio nazionale entro il prossimo 30 giugno 2022.

Bonus tv: stanziati altri 68 milioni

Per favorire la nuova rivoluzione della televisione italiana, si moltiplicano intanto le iniziative per accompagnare i telespettatori nelle operazioni di risintonizzazione e di adeguamento degli apparecchi: dalla smart card che abilita alla visione dei canali Rai via satellite, alla messa a disposizione di un numero verde per avere tutti i chiarimenti. E, soprattutto, con il rifinanziamento dei bonus tv.
Tra gli interventi voluti dal Mise nella Legge di bilancio 2022, i bonus tv sono stati rifinanziati per ulteriori 68 milioni di euro.
È stata inoltre prevista una nuova agevolazione in favore degli anziani over 70, che, qualora non ricevano un trattamento pensionistico superiore ai 20 mila euro annui, potranno ricevere a domicilio il decoder (del costo non superiore a 30 euro ) grazie a un accordo del Ministero con Poste italiane, a cui andrà presentata preventivamente la richiesta.

Le motivazioni del Governo

I bonus tv vengono infatti visti dal Governo sia come un modo per sostenere le persone con un reddito più basso nell’acquisto di apparecchi in linea con i nuovi standard tecnologici, sia come un’opportunità per diminuire il divario digitale, assicurandosi che gli anziani non restino troppo indietro.
“Il decoder consegnato a casa degli italiani over 70 – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti – è una misura che abbiamo fortemente voluto perché è un aiuto concreto e immediato a chi non ha mezzi e dimestichezza con la tecnologia per seguire la rivoluzione digitale in atto. Siamo soddisfatti perché questa norma permetterà di tenere accese le tv degli italiani”.

I bonus tv

Tecnicamente, i bonus tv sono 2. Il bonus “rottamazione” è l’agevolazione di cui si può beneficiare rottamando contestualmente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 ed essendo in regola con il pagamento del canone Rai. Si traduce in uno sconto del 20% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 100 euro.
Rivolto a tutti i cittadini residenti, senza limiti di Isee, è valido solo per la sostituzione degli apparecchi e non per l’acquisto dei decoder.
A tal fine opera invece il bonus “decoder”, limitato alle famiglie con Isee fino a 20 mila euro che ne faranno richiesta.
Solo un utente per nucleo familiare potrà usufruirne, per l’acquisto di un solo apparecchio.
Il bonus, che può arrivare fino a un massimo di 30 euro e può essere cumulato al bonus rottamazione, potrà essere speso per acquistare televisori e decoder idonei alla ricezione del nuovo segnale digitale terrestre o di decoder per la ricezione satellitare dei programmi.

La smart card satellitare Rai

Nella fase di passaggio al nuovo digitale terrestre, per garantire la visione dell’intera programmazione offerta, la Rai rende anche disponibile una smart card che abilita alla visione via satellite dei propri canali Rai.
La Smart Card Satellitare Rai sarà però fornita gratuitamente soltanto a coloro che abbiano difficoltà nella ricezione dei programmi Rai nelle zone che gradualmente saranno coinvolte dal processo di riorganizzazione delle frequenze.
Come specifica il sito del Mise, per ottenere la smart card è necessario effettuare un’apposita richiesta esclusivamente sul sito Rai (https://www.rai.it/smartcard/about) e potrà essere utilizzata solo all’interno di dispositivi certificati (cam o decoder satellitari). La richiesta verrà valutata da un ente certificatore terzo, individuato dal Ministero dello Sviluppo Economico, che verificherà l’effettiva difficoltà di ricezione del segnale TV nella località segnalata.

Risintonizzazione e numero verde

Nelle zone interessate dalla riassegnazione delle frequenze, i telespettatori dovranno effettuare una doppia risintonizzazione degli apparecchi.
La prima si renderà necessaria al momento del refarming dei canali Rai, nella data indicata dal calendario stabilito dal Mise. Una seconda risintonizzazione dovrà quindi essere effettuata dopo la ricollocazione delle frequenze di tutte le altre emittenti nazionali e locali.
La Rai ha quindi deciso di attivare, al numero verde 800-938362, un servizio informativo specifico per lo switch off.
Gli esperti saranno a disposizione per fornire all’utenza tutte le informazioni utili per capire meglio il passaggio alla nuova tv digitale.
A tal fine, grazie ad appositi corsi di formazione del personale, anche gli Sportelli abbonamenti presenti in ciascuna delle sedi regionali della Rai saranno in grado di fornire le stesse informazioni, fissando un appuntamento allo stesso numero verde.

Nuovo digitale terrestre: perché?

Lo switch off verso il nuovo standard di digitale terrestre, che richiede l’adeguamento degli apparecchi alla ricezione del diverso segnale, non riguarda solo l’Italia.
Deriva infatti dalle indicazioni della Commissione Europea, che stabilito che, in tutto il continente, il vecchio segnale sarà definitivamente spento a gennaio 2023.
La nuova tecnologia permetterà infatti di ottimizzare le frequenze di trasmissione dei canali televisivi, anche per aumentare la qualità del segnale, migliorare i servizi e le trasmissioni in alta definizione e aumentare l’interazione con l’utente, attraverso l’utilizzo di Smart tv connesse a internet.
In Italia, un primo switch off è avvenuto il 1° settembre 2021, con il passaggio alla nuova codifica Mpeg-4, adatto alla trasmissione in alta definizione.
Il secondo switch off avverrà invece, contestualmente in tutto il Paese, tra il 21 e il 30 giugno 2022, quando tutte le trasmissioni digitali terrestri verranno diffuse nel nuovo standard Dvb-T2.

Alberto Minazzi

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