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Caldo + pioggia = +20% di porcini

Caldo + pioggia = +20% di porcini

Il monitoraggio di Coldiretti: la raccolta di funghi sostiene anche il turismo di settembre

Il clima “pazzo” che ha caratterizzato l’estate 2023 non ha provocato solo effetti negativi, in Italia.
A beneficiare dell’alternanza del caldo e pioggia, che hanno creato nei boschi le condizioni ottimali fatte di terreni umidi, ben soleggiati e con temperature moderate, sono stati i funghi.
In particolare, sottolinea Coldiretti, che ha monitorato l’inizio di attività di ricerca, c’è stata una vera e propria esplosione di porcini, con aumenti di prodotto che hanno toccato fino al +20% rispetto al 2022.

C’è zona e zona. Ma i funghi non mancano

A onor del vero, pur con un bilancio complessivamente positivo per il settore, si riscontrano significative differenze tra le diverse zone d’Italia.
Così in Lombardia si stima un aumento di circa un quinto, soprattutto nelle valli bergamasche, tra Valle Imagna e Val Brembana, colpite però ultimamente anche da grandinate, mentre in Piemonte e Liguria non si è ancora riscontrata una significativa crescita della presenza dei porcini, anche per le distruzioni nelle zone di raccolta provocate dai cinghiali.
Sulle Dolomiti bellunesi e in Friuli Venezia Giulia è attesa la ripartenza dopo la battuta d’arresto per maltempo e frane, così come è in evoluzione la situazione sull’Appennino emiliano.
Quadro decisamente positivo invece per il Centro Italia, in particolare nella Lunigiana toscana e nel nord dell’Umbria, con punte del +20% di funghi porcini anche in Lazio, mentre al Sud nella Sila calabrese si stima un +10% di produzione, in un quadro generale però non particolarmente confortante.

Andar per funghi

Nonostante le numerose zone di abbandono o incuria e l’azione dei piromani, sottolinea Coldiretti, gli 11,4 milioni di ettari di bosco, pari al 40% della superficie totale italiana, costituiscono una risorsa anche dal punto di vista turistico.
L’attività di ricerca dei funghi non va infatti vista solo come un hobby che coinvolge numerosi vacanzieri, ma è tale da spingere il turismo di settembre, anche considerando che, nel 2023, 9,8 milioni di italiani hanno scelto questo mese per le loro ferie, tra sagre autunnali e consumazioni al ristorante di prodotti tipici locali, tra cui i funghi.

I consigli per i cercatori di funghi

E per chi volesse cimentarsi in prima persona nelle attività di ricerca e raccolta, Coldiretti invita a evitare le improvvisazioni, a utilizzare cesti di vimini e non buste di plastica per arieggiare i funghi e favorire la diffusione delle spore e ricorda alcune semplici ma fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti.
Tra i suggerimenti, la pianificazione dei percorsi, l’evitare punti ripidi o pericolosi, il rispetto di norme e vincoli specifici, fino ovviamente alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri, senza fidarsi assolutamente di detti e luoghi comuni, rivolgendosi sempre, in caso di incertezza, ai controlli di Comuni e unioni micologiche.

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Tag:  boschi, funghi