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Brehme: addio al campione del mondo e stella dell'Inter dei record

Brehme: addio al campione del mondo e stella dell'Inter dei record
Andreas Brehme

Morto a 63 anni per arresto cardiaco il terzino sinistro che segnò il rigore decisivo nella finale di Italia ’90

Roma, Stadio Olimpico, 8 luglio 1990. Minuto 85′ della finale dei Mondiali di Italia ’90.
Germania Ovest (il muro di Berlino è caduto da troppo poco tempo per la riunificazione del Paese tedesco anche in ambito sportivo) e Argentina (che aveva interrotto qualche giorno prima il sogno dell’Italia nella semifinale di Napoli) sono ancora inchiodate sullo 0-0 di partenza, con i supplementari che sembrano inevitabili dopo una partita avara di emozioni.
L’arbitro messicano Codesal Méndez concede un rigore molto dubbio alla formazione europea per un contatto di Sensini su Voller.
Sul dischetto si presenta il terzino sinistro della Germania, Andreas Brehme, ben conosciuto dai tifosi italiani per la sua militanza ricca di successi nell’Inter.
Tiro (di destro, lui che calciava prevalentemente col sinistro!), gol e l’altro nerazzurro, Lothar Matthaus, che può alzare la Coppa per la terza volta nella storia della nazionale tedesca.

L’addio a Brehme

È probabilmente il culmine dell’ottima carriera di un giocatore, Brehme, che oggi il mondo del calcio piange, vista la prematura scomparsa nella notte, a 63 anni, per un arresto cardiaco nella sua casa di Monaco di Baviera.
A nulla, secondo quanto riportano il quotidiano Bild e il resto della stampa tedesca, è servito il ricovero al pronto soccorso della clinica in Ziemssenstrasse, non distante dalla sua residenza, dopo aver accusato un malore. Andy Brehme lascia la compagna, Susanne Schaefer, e 2 figli, Ricardo e Alessio, ormai in maggiore età, nati dal precedente matrimonio con Pilar Martinez.

Il cordoglio dell’Inter

L’Inter, squadra di cui vestì la maglia dal 1988 al 1992, vincendo lo “scudetto dei record” del 1989 con Giovanni Trapattoni in panchina, lo ha salutato, su Facebook, con il post “Un giocatore magnifico, un grande interista. Ciao Andy, per sempre leggenda” e ne onorerà stasera la memoria, giocando col lutto al braccio in occasione del match di Champions League con l’Atletico Madrid.

inter
Nato ad Amburgo il 9 novembre 1960, Andreas Brehme esordì in prima squadra, dopo aver svolto tutta la trafila delle giovanili, nel 1978 con la maglia del Barmbek-Uhlenhorst, iniziando presto una rapida ascesa che lo portò al Saarbrücken, al Kaiserslautern (dove iniziò nel 2000, una volta appesi gli scarpini al chiodo, la breve carriera di allenatore), e al Bayern Monaco, prima di trasferirsi in Italia, rimanendo sempre legatissimo al nostro Paese, come conferma l’asta dedicata di raccolta fondi in occasione del Covid-19.
Real Saragozza in Spagna e di nuovo Kaiserslautern in Germania le ultime tappe di una carriera da giocatore che, grazie anche ai risultati ottenuti con la Nazionale (oltre al titolo di Campione del Mondo, il secondo posto ai Mondiali di Messico 1986 e quello agli Europei di Svezia 1992), gli valse l’ingresso nella “hall of fame” del calcio tedesco.

Alberto Minazzi

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Tag:  calcio