Ambiente +

Adrioncycletour: il cicloturismo attraverso 9 Paesi

Adrioncycletour:  il cicloturismo attraverso 9 Paesi
Rovigno, Croazia

Partire dall’Italia e raggiungere Slovenia, Croazia e Grecia, ma anche Montenegro, Serbia, Macedonia del Nord, Albania e Bosnia Erzegovina. Tutto sulle due ruote di una bicicletta all’insegna del turismo lento e sostenibile.
Un obiettivo ambizioso, che sarà tutt’altro che semplice realizzare, ma che adesso può contare sull’approvazione dell’Europa.

Il progetto europeo

La strategia macro-regionale Eusair per la Regione Adriatico-Ionica, adottata dalla Commissione Europea e approvata dal Consiglio Europeo nel 2014, ha infatti approvato il progetto per la costruzione di una ciclovia che interesserà tutti i Paesi che si affacciano sul bacino adriatico-ionico e che integrerà in un’unica rete le piste ciclabili di nove Stati europei.

Adrioncycletour
Saranda, Albania

Il progetto si sviluppa su due direttive. La prima è quella che riguarda la costa, lungo la quale si prevede di creare una rete di collegamento tra i tratti ciclabili esistenti, integrandola laddove questi mancano. La seconda consiste nella realizzazione di una serie di diramazioni verso l’interno, per raggiungere anche Paesi e regioni non affacciati sul mare.

Alla scoperta di piccoli borghi e paesi

La nuova ciclovia consentirà innanzitutto a turisti e cittadini di spostarsi in maniera sostenibile e in sicurezza. Attraverso i tracciati riservati alle biciclette si favorirà inoltre la conoscenza di luoghi attualmente esclusi dai circuiti turistici tradizionali, permettendo così alle relative località di inserirsi all’interno dell’offerta complessivamente proposta. Tutto questo, infine, sosterrà l’integrazione di Paesi diversi, rafforzando la cooperazione regionale in termini di inclusività e orizzontalità.

Cicloturismo sicuro

In tal senso, accanto alla sfida di progettare piste sicure e garantire gli standard di sicurezza su quelle esistenti, sarà necessario riuscire a coinvolgere, concludendo appositi accordi, gli enti locali e nazionali coinvolti nei progetti di collegamento delle strutture esistenti. Al tempo stesso, il supporto europeo offrirà una grande opportunità di finanziamento per il completamento e la messa in sicurezza delle piste ciclabili.
In Italia, ad esempio, sarebbero coinvolte le ciclovie della Magna Grecia, dell’Acquedotto Pugliese, l’Adriatica, la Ven-To e la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia. In particolare, questo tratto tra Veneto e Friuli Venezia Giulia sarà chiamato a fungere da cerniera con la Slovenia e le sue piste della Parenzana e dell’Adriabike, collegamento verso gli altri territori balcanici.

Alberto Minazzi

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Tag:  ciclabili

Leggi anche: