Sono oltre 23 mila gli ultracentenari, il 130% in più rispetto al 2009. Le donne dominano e la Sicilia entra tra le nuove capitali della longevità
La longevità ormai non è più un’eccezione e in Italia il numero di centenari è in abbondante crescita.
Lo confermano i dati Istat al 1 gennaio 2025.
A inizio anno infatti ne sono stati contati 23.548 e tra questi 8 su 10 sono donne.
724 hanno più di 105 anni, con la quota femminile che sale al 90,7% mentre sono 19 coloro che hanno da 110 anni in su con una sola persona tra loro di sesso maschile.
Numeri che fotografano un cambiamento di passo: se fino a qualche tempo fa vivere tanto a lungo era considerata un’eccezione ora abbiamo 2 mila centenari in più nel solo periodo tra il 2024 e 2025. Una crescita che ha avuto una flessione in particolare tra il 2015 e 2019 dovuta all’ingresso tra gli ultracentenari delle generazioni venute al mondo durante il primo conflitto mondiale, di minore consistenza numerica.

La geografia dei centenari
Dove ci sono le persone più longeve?
E’ la Lombardia a registrare la presenza maggiore con quasi 4 mila, seguita da Lazio ed Emilia Romagna, entrambe con oltre 2 mila.
Il primato relativo, che misura i centenari in rapporto alla popolazione va al Molise, che si colloca in cima alla graduatoria con 61 ogni 100 mila residenti.
Tuttavia la regione storica in quanto a invecchiamento del Paese è la Liguria che conta 59,4 centenari ogni 100 mila residenti e un’età media che sfiora i 50 anni. A seguire ci sono Friuli Venezia Giulia con 55,4 e Toscana 49,1.
Anche la Sardegna se la passa bene in quanto a longevità con le sue Blue Zone, le aree geografiche dove le prospettive di vita sono significativamente superiori alla media.
Nuoro primeggia infatti, oltre che per la significativa presenza di centenari, anche per gli over 105 con 4,6 ogni 100 mila abitanti. In questa fascia il record va alla Valle d’Aosta in considerazione della sua piccola dimensione demografica. Seguono la Liguria, le Marche e la Basilicata.
La soglia biologica della longevità
Complessivamente in Italia sono 222 le persone che tra il 2009 e il 2025 hanno oltrepassato i 110 anni e di questi solo 17 sono uomini. In rapporto al 1 gennaio 2009 i centenari sono più che raddoppiati con ben un +130%. Anche i residenti con almeno 105 anni di età sono cresciuti passando da 654 dello scorso anno a 724, 19 invece hanno compiuto almeno 110 anni, in leggera flessione di due unità rispetto al 2024.

L’Istat rende noto che, come evidenziano alcuni studi internazionali, dopo i 105 anni di età il rischio di morte non cresce in maniera esponenziale. A quell’età la probabilità di non arrivare al compleanno successivo è del 48% e fino ai 112 rimane sotto il 60%. Solo a 115 si tocca il picco del 67% e un massimo intermedio all’età di 109 con il 58%.
In Sicilia nuove Blue Zone
A proposito di longevità, la Sicilia conta nuove Blue Zone, luoghi dove si invecchia di più.
Negli hotspot di lunga vita rientrano infatti cinque nuove località. A cominciare da Caltabellotta, un piccolo borgo incastonato tra le montagne dell’entroterra di Agrigento, identificato come possibile nuova Blue Zone dove la prospettiva è di raggiungere oltre 90 anni e il secolo. La scoperta arriva da una ricerca del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata – BinND dell’Università degli Studi di Palermo che, prendendo in esame i registri anagrafici dei nati tra il 1900 e il 1924 ha rivelato 472 ultranovantenni e 32 centenari su 5.319 nati, con un’incidenza dell’8,9%, un dato che sfiora quelli registrati nella storica Blue Zone della Sardegna. Gli altri borghi siciliani caratterizzate da una concentrazione di over 90 e over 100 sono Novara di Sicilia, Geraci Siculo, Bompietro, Sant’Angelo Muxaro e Giuliana.






