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Anziani: più di un terzo vive nelle città metropolitane

Anziani: più di un terzo vive nelle città metropolitane

L’approfondimento Istat: quasi la metà sceglie il capoluogo. Il boom dei centenari

In un’Italia con sempre più vecchi e meno giovani, il 35% degli anziani sceglie di vivere in una città metropolitana, puntando soprattutto sui contesti più urbanizzati, visto che quasi la metà (il 45%) risiede nel capoluogo, con il 31% che sceglie prima e seconda cintura urbana e il 24% la corona più esterna dell’area.
Il dato emerge dall’approfondimento “Gli anziani nelle città metropolitane”, pubblicato dall’Istat, che misura l’invecchiamento nelle 14 principali realtà italiane di area vasta, compiendo anche un’analisi comparativa tra i contesti urbani.
Una foto, al 1° gennaio 2023, del profilo sociodemografico degli over 65, in cui si fa il punto sulle loro condizioni di vita, basandosi su alcuni indicatori demografici: dalle famiglie unipersonali al livello di istruzione, dalla condizione professionale, al sistema pensionistico, alle strutture in cui vivono.

Gli anziani nelle città metropolitane italiane

Al Nord e nei capoluoghi si registra la maggior incidenza di over 65, visto che quasi un quarto dei residenti nelle città metropolitane supera questa età, con una forbice che va dal 28,8% di Genova al 22% di Napoli.
Nella città metropolitana ligure, del resto, ben il 55,8% degli anziani ha più di 75 anni, anche se Milano capoluogo tocca il 57,8%.

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Al contrario, a Napoli gli anziani sono per il 54,4% (nell’area metropolitana) e il 53% (nel capoluogo, come a Palermo) tra i 65 e i 74 anni: dato che incide anche sull’età media del totale dei residenti nella città metropolitana: 43 anni.

Anziani: si conferma il divario tra uomini e donne

La maggioranza degli anziani residenti è formata da donne, con una media di 77 maschi ogni 100 femmine, che scende a 74 nelle aree di Genova e Milano, con il capoluogo lombardo addirittura a 69.
Che le donne vivano di più è confermato dall’aumento del divario con l’avanzare dell’età.
A 85 anni, a Genova metropolitana di sono 48 uomini ogni 100 donne e a Catania capoluogo 45,6.
Sempre Genova è la città metropolitana con l’età media più alta dei residenti (49,5 anni, che salgono a 49,9 nella prima e 50,4 nella seconda cintura), mentre Cagliari (50,4) è prima tra i capoluoghi.

Quintuplicato il numero dei centenari

L’Istat sottolinea anche che, in 30 anni, è quintuplicato (da 3,4 a 15,2 ogni 10 mila anziani) il numero dei centenari residenti nei territori metropolitani.
Il primato, in questo caso, è di Bologna, con 22 anziani su 10 mila che raggiungono il secolo nell’area metropolitana e 27,5 nel capoluogo (come a Firenze), mentre Napoli metropolitana ne ha “appena” 10. Per l’area campana è però stimato il maggior incremento di popolazione anziana nel 2031: +19,5%, con un +26% nella seconda cintura urbana. In tal senso, Roma (+17,1%) è il capoluogo che dovrebbe invecchiare di più.

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Gli altri indicatori

Dall’approfondimento emergono altri dati significativi. Per esempio, se l’indice di sostegno a genitori e parenti anziani è mediamente calcolato vicino al 16% per le 14 città metropolitane complessivamente intese, è significativa la forbice tra la città in cui l’indice risulta più alto (Torino, 22,4%) e quella (Bologna, 10,4%) in cui è risultato al contrario più basso.
Al 31 dicembre 2021, inoltre, vivono in convivenza (per oltre metà dei casi in strutture assistenziali specializzate) 10 anziani ogni 1.000 abitanti: quasi 16 ogni 1.000 a Genova, appena 3,7 a Reggio Calabria.

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Quanto alle caratteristiche individuali, il maggior numero di anziani laureati si registra a Cagliari capoluogo (21%), con Venezia e Torino (meno di uno su 8) in coda, con Roma (15,5%) prima tra le aree metropolitane. In questo caso, il divario di genere penalizza soprattutto le donne, con in media 110 anziani laureati ogni 100 anziane e il valore massimo (128 uomini) nella città metropolitana di Venezia. Nonostante l’età, infine, oltre 10 anziani e 4 anziane su 100 continuano a lavorare anche oltre i 65 anni. Il dato sale quasi al 12% nei capoluoghi e supera il 14% a Milano.

Alberto Minazzi

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Tag:  anziani, istat