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Il "Premio Torta" all'M9 di Mestre

Il "Premio Torta" all'M9 di Mestre

Tre menzioni d’onore a tre luoghi cult: l’Ocean Space di Venezia e la chiesa degli Scalzi di Venezia e Villa Franchetti a Santa Maria di Sala

Da un vastissimo vuoto nel cuore di Mestre, segnato dalle contraddizioni e dalle criticità di un passato recente, ha sviluppato un centro di cultura, lavoro, aggregazione e scambio”. Questa in sintesi la motivazione del premio “Pietro Torta”, assegnato quest’anno al distretto M9 di Mestre.
A ritirare, nell’aula magna dell’Ateneo Veneto la medaglia d’argento, disegnata dall’artista Gianni Aricò, sono stati gli architetti Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton.

Photo ©Michele Crosera

M9 – il distretto

Sicuramente ambizioso, l’M9 è uno dei più riusciti modelli di rigenerazione urbana.
La commissione giudicatrice del Premio “Pietro Torta” lo ha riconosciuto come grande esempio di restauro urbano nella Città Metropolitana, perchè ha saputo restituire vivibilità e significato ad una ampia area del centro storico di Mestre.
Sono tre gli edifici di nuova costruzione che si sono affiancati a due già esistenti in una continuità architettonica che li ha trasformati in un polo culturale di nuova concezione.
Lo studio Sauerbruch Hutton in quest’opera ha saputo ricreare un dialogo tra passato e futuro, valorizzando un’area di Mestre da tempo preclusa all’utilizzo da parte della cittadinanza.
Non solo, M9 è un distretto che ha utilizzato scelte progettuali e soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale sin dalle prime fasi di cantiere. E non è nuovo ai riconoscimenti: l’anno scorso infatti era tra le 40 opere selezione dalla Commissione europea e dalla Fundació Mies van der Rohe in concorso per il premio per l’Architettura contemporanea “Mies van der Rohe Award”.

Le tre Menzioni d’onore del Premio Torta

Prima menzione d’onore al Comune di Venezia e a Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Privatstiftung (TBA21) per il processo di restauro e riuso della Chiesa di San Lorenzo a Venezia.

Photo ©Michele Crosera

La seconda Menzione è andata al team di progettazione e realizzazione dell’intervento di restauro conservativo della facciata della Chiesa di Santa Maria di Nazareth, meglio nota come Chiesa degli Scalzi.

Photo ©Michele Crosera

Terza e ultima Menzione al Comune di Santa Maria di Sala per l’impegno profuso nella conservazione di Villa Farsetti.

Photo ©Michele Crosera

L’ambasciata degli Oceani

Grazie a una  convenzione pubblico-privato l’ex chiesa di San Lorenzo, da più di cento anni chiusa al pubblico, verrà restituita alla città a marzo 2020. Ospiterà “Ocean Space”, il centro d’arte e di ricerca che si occuperà dell’Oceano e delle emergenze climatiche.
Gli interventi hanno riguardato importanti lavori di consolidamento, la completa sostituzione del soffitto e il riempimento della pavimentazione. Invece le superfici verticali saranno sfruttate per realizzare strutture che consentiranno di ospitare mostre, workshop, installazioni, performance.
La Chiesa di San Lorenzo si trova nel sestiere di Castello e si distingue per la sua facciata grezza e incompiuta. L’attuale struttura venne costruita alla fine del XVI secolo.

Nel 1700 era diventata palcoscenico per le prove e i concerti di Vivaldi. Poi durante la guerra napoleonica subì danni ingentissimi, fu sconsacrata e chiusa al pubblico nel 1865 e lasciata in un grave stato di abbandono. Agli inizi del 1900 furono compiuti scavi archeologici alla ricerca dei resti di Marco Polo, che pare potrebbe essere stato sepolto proprio qui.

La Chiesa degli Scalzi, il restauro della facciata

La seconda menzione d’onore è stata assegnata all’intervento di restauro conservativo della facciata della Chiesa di Santa Maria di Nazareth a Venezia, a pochi passi dalla Stazione ferroviaria di Santa Lucia, da tutti conosciuta come Chiesa degli Scalzi. Un intervento unico e particolarmente delicato, visto che la facciata è l’unica a Venezia ad essere in marmo di Carrara, materiale poroso e dunque sensibile alle particolarità climatiche di Venezia. I lavori sono durati circa cinque anni e sono state messe in campo anche le nanotecnologie per restituire alla città questo patrimonio artistico di inestimabile valore.

La Villa Farsetti a Santa Maria di Sala

La terza e ultima menzione d’onore di questa edizione del Premio Torta è andata al Comune di Santa Maria di Sala, che fa parte della Città Metropolitana, per l’impegno nella conservazione di Villa Farsetti, maestoso edificio in stile Rococò e bene architettonico di grande importanza per le dimensioni e per il ruolo territoriale.

Il Premio “Pietro Torta”

Il premio viene assegnato da Ateneo Veneto con il contributo e la partecipazione dell’Ordine e del Collegio degli Ingegneri della Provincia di Venezia.
E’ stato istituito nel 1974 in memoria dell’ingegnere Pietro Torta, appassionato cultore dell’opera di restauro del patrimonio edilizio della città di Venezia.
Dal 1999 il riconoscimento ha cadenza biennale e viene assegnato a personalità italiane o straniere che si siano particolarmente distinte nel promuovere, progettare, dirigere o realizzare opere di restauro nell’ambito della Città metropolitana di Venezia. L’edizione di quest’anno ha reintrodotto la consuetudine delle tre menzioni d’onore assegnate agli interventi ritenuti meritevoli di attenzione.

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