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West Nile: i casi aumentano, quali precauzioni adottare

West Nile: i casi aumentano, quali precauzioni adottare

In Veneto effettuati speciali trattamenti di disinfestazione. Finora in Italia 230 casi e 13 decessi

I primi focolai sono arrivati anche nel territorio dell’Ulss Berica, precisamente due cluster a Camisano e altri due nella frazione Valproto di Quinto vicentino. Il virus del Nilo non si ferma. Dai primi di luglio proprio al Veneto va il triste primato di epicentro italiano dell’infezione trasmessa dalla zanzara comune con 175 casi concentrati soprattutto nel Padovano, dove 10 pazienti sono in terapia intensiva e 9 sono stati i decessi, che hanno riguardato tutti persone anziane.
Il virus sta dilagando tra Padova, Treviso e Venezia e ora anche Vicenza.
L’Ulss veneziana conta 29 casi confermati, 19 maschi e 4 femmine tra i quali vi sono stati 4 decessi. La diffusione del contagio ha dato origine a quattro cluster sul territorio veneziano: a Camponogara, tra Dolo e Camponogara, a Pianiga e Mestre. Il terzo caso di West Nile si conta in Toscana, dove è stato contagiato un sedicenne di Fucecchio (Firenze). Gli altri due casi precedenti riguardano una donna di 82 anni a Ponte Buggianese (Pistoia) e un uomo di 79 anni a Pescia (Grosseto)

La situazione in Italia: non solo West Nile

Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità dall’inizio di giugno 2022 sono stati segnalati in Italia 230 casi confermati di infezione da West Nile Virus nell’uomo.
Di questi, 127 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (14 in Piemonte, 8 in Lombardia, 71 in Veneto, 3 in Friuli Venezia Giulia, 29 in Emilia Romagna, 1 in Toscana, 1 in Sardegna).
37 casi sono stati invece identificati in donatori di sangue (5 in Piemonte, 5 in Lombardia, 18 in Veneto, 9 in Emilia Romagna). 63 sono quelli di febbre (1 in Piemonte, 4 in Lombardia, 55 in Veneto) e tre sintomatici in Veneto dove è stato segnalato nel mese di giugno il promo caso nella provincia di Padova.
Tra i casi confermati sono stati notificati 13 decessi (8 in Veneto, 2 in Piemonte, uno in Lombardia e 2 in Emilia Romagna).

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Sempre lo scorso giugno sono stati rilevati 3 casi di Usutu Virus in donatori di sangue (2 in Friuli Venezia Giulia, 1 in Piemonte).
Alla luce dei casi in aumento, il direttore della divisione Malattie Infettive dell’Istituto Spallanzani di Roma Emanuele Nicastri in un’intervista a La Stampa ha sottolineato che «in Italia certi virus quali West Nile, Usutu e il virus Toscana legati alla diffusione di alcune tipologie di zanzare stanno rialzando la testa. Per quanto riguarda West Nile, in particolare in pianura Padana, sebbene sia un po’ presto per fare un’analisi,  si possono cercare le motivazioni di un incremento dei casi nel cambiamento climatico e nella siccità. Per questo – ha concluso – dobbiamo identificare precocemente le patologie autoctone che potrebbero diventare endemiche».

I consigli preventivi per le zanzare dal fiuto infallibile

Per la febbre West Nile è allo studio ma al momento non esiste un vaccino.
Importante è quindi la prevenzione, che consiste soprattutto nel cercare di ridurre l’esposizione alle punture delle zanzare e adottare tutti gli accorgimenti possibili per evitare che possano riprodursi facilmente.

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Le zanzare hanno un fiuto infallibile per gli esseri umani. Questo grazie ai loro neuroni che con un sistema elevato di ricettori permettono di percepire non solo l’anidride carbonica che emettiamo con il respiro ma anche i diversi odori emanati dal nostro corpo.
Lo dice uno studio di un gruppo di ricercatori guidato dall’americana Rockfeller University. Secondo gli esperti ciascuno di questi neuroni olfattivi presenta più classi di ricettori e non uno solo come si era sempre pensato. Significa in altre parole amplificare notevolmente la capacità di individuare la preda da pungere.
Ingannare un simile fiuto è molto difficile, tuttavia ci sono indicazioni e consigli preventivi per evitare il proliferare delle zanzare e cercare di tenerle lontane.
Sono ricordate in un’ordinanza a firma del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Le misure da osservare sono: evitare l’abbandono di contenitori dove potrebbe depositarsi acqua che crea l’habitat ideale per le zanzare e nel caso ne avessero di stagnante provvedere prontamente a svuotarli; tenere sgombri cortili e aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere; svuotare piscine e fontane non in esercizio o eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi.

Silvia Bolognini

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