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Violenza di genere tra i giovani: sempre più presente

Violenza di genere tra i giovani: sempre più presente

I risultati del Report della Servizio analisi criminale della Polizia: “C’è necessità di porre attenzione alle nuove generazioni”

1522….”pronto, buongiorno, mi serve aiuto”.
La voce è rotta, fievole, ma determinata.
Chi chiama questo numero, d’altra parte, lo sa.
Da sola non ce la può fare. O non ce la può più fare.
Di chiamate così ne sono arrivate nel 2023 oltre 70 mila al numero di emergenza dedicato della presidenza del Consiglio.
Quelle verificate e ritenute valide, sono risultate ben 51 mila 713.
Il 59% in più rispetto l’anno precedente, addirittura il 143% in più rispetto al 2019.

Il 10% delle giovani stuprate dal branco ha meno di 13 anni

Sono sempre più giovani le voci che denunciano violenze subite.
Spesso (addirittura il 10%) sono di ragazzine stuprate dal gruppo che hanno meno di 13 anni, oppure ( il 27%) di ragazze tra i 14 e i 17 anni violentate da chi credevano amico o dall’ex partner che non accettava di esser lasciato: il 65 % ha meno di 35 anni e uno su quattro è addirittura minorenne.
E’ molto duro il report “I giovani e la violenza di genere” del Servizio analisi criminale della Polizia presentato oggi (31 maggio 2024 ndr) a Roma.
La violenza di genere è in continuo aumento e riguarda sempre più le giovani generazioni. E, è stato sottolineato dalla Polizia Criminale durante la presentazione del Report, “non può essere superficialmente liquidata come un retaggio del passato che si va a superare con un ricambio generazionale. C’è necessità di porre attenzione alle nuove generazioni”.

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Nel 10% dei casi gli stupri di gruppo hanno riguardato giovani ancora bambine

Tra le vittime, il 76% del totale ha meno di 34 anni. Ed è donna.
Sono aumentati i casi di violenza di gruppo sulle bambine (dal 4% del 2020 al 10% del 2023), sulle ragazze tra i 18 e i 24 anni (dal 44% del 2020 al 47% del 2023) e sulle giovani donne tra 25 e 34 anni (dal 9 al 15%).
Gli autori tra 14 e 34 anni sono il 65%, distribuiti tra italiani (41%) e stranieri (59%).
Dallo stalking, definito “reato spia”, all’omicidio, purtroppo il passaggio c’è sempre più di frequente.
Nel 2023, infatti, sono aumentati (+18%) gli omicidi commessi dal partner o ex partner (14).
Ma sono numerosi anche gli omicidi in ambito familiare-affettivo, che resta quello in cui se ne verificano di più.
Tra gli autori, il 4% aveva al momento del delitto tra 14 e 17 anni, il 13% tra 18 e 24 anni e il 39% tra 25 e 34 anni.

Aumentate nell’ultimo trimestre le richieste di aiuto

Dall’11 novembre 2023, quando dal suo ex ragazzo è stata uccisa Giulia Cechettin, le chiamate al numero di emergenza 1522 sono aumentate.
A chiedere aiuto sono state ben 4804 giovani donne (nel primo trimestre erano state 3323) vittime di violenze ma anche 1024 persone (a fronte delle 489 del primo trimestre) che hanno segnalato casi di violenza.

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Lo studio tra i giovani

Il tema non è indifferente ai giovani, che sono stati chiamati a partecipare a uno studio compilando un questionario.
Nelle V superiori delle scuole in cui è stato proposto, hanno aderito 320 studenti e online sono stati ben 31.960 i ragazzi tra i 14 e i 18 anni che hanno risposto all’appello sulla piattaforma #iopartecipo.
Ne è uscito uno spaccato di come gli stessi giovani percepiscano e vivano situazioni a volte borderline.
3 ragazze su 10, per esempio, hanno ammesso di avere partner troppo possessivi e, nel 66% dei casi, di subire dagli stessi divieti circa alcuni capi di abbigliamento da indossare.
In 1 caso su 5, ragazzi e ragazze hanno affermato di vivere una “relazione tossica” e di avere il proprio smartphone controllato dal partner.

Consuelo Terrin

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