Lavoro +

SIAMO TUTTI REPORTER

SIAMO TUTTI REPORTER


È nato dall’idea del giornalista padovano Angelo Cimarosti Youreporter.it, il portale grazie al quale ogni cittadino può contribuire a documentare con filmati e foto i fatti di cronaca quotidiana
5.000 utenti. Oltre 240.000 video, foto e gallerie di foto. Record di 6 milioni e mezzo di visualizzazioni. Questi i numeri di Youreporter.it, la prima piattaforma di “Citizen Journalism” italiana, nata nel 2007 e in breve tempo diventata un punto di riferimento dell’informazione, in rete e non solo.
«Cinque anni fa io e Stefano De Nicolo, allora mio praticante, ci rendemmo conto che, soprattutto grazie agli smartphone, ogni cittadino era un potenziale operatore. Ci capitava spesso, inseguendo una notizia, di arrivare sul posto e trovare qualche testimone con un filmato o una foto del fatto, ma trasferire il file dal telefono della persona al computer della redazione era quasi impossibile. Quello che cinque anni fa mancava completamente era un “sistema di recupero file” rapido e diretto: fu così che nacque l’idea di Youreporter.it». Questo il racconto di Angelo Cimarosti, giornalista padovano, fondatore di Youreporter assieme al giornalista Stefano De Nicolo, all’avvocato Luca Bauccio ed al tecnico informatico Alessandro Coscia.
«Volevamo creare un canale che desse voce a tutte le testimonianze che fino a quel momento si perdevano – continua Cimorosti – dalla nostra idea nacque così il sito www.youreporter.it, il primo esempio italiano di piattaforma di “citizen journalism”, il giornalismo partecipato in cui la notizia viene costruita attraverso le testimonianze dirette. In pratica, se sono testimone di un fatto di rilevanza e riesco a scattare una foto o girare un video, posso condividerlo immediatamente su Youreporter.it e renderlo disponibile in tempo reale a tutto il mondo».
Come Cimarosti ci tiene a sottolineare, però, il “citizen journalism” non è giornalismo vero e proprio e Youreporter non è una testata: «Youreporter non è una forma di “giornalismo”: non c’è un intervento editoriale, selezione di notizie o verifica della veridicità, i video non sono soggetti a controlli o a censure (eccezion fatta per l’eccessiva violenza o la pornografia), quindi non rientra e non può rientrare tra le testate. È un canale di informazione, una fonte, per certi versi più potente e innovativo, che oggi ha raggiunto la maggiore età: da un lato un traffico di rete molto considerevole e dall’altro un’ottima reputazione, tanto che nell’ultima edizione del Manuale di Giornalismo di Alessandro Barbano (Edizioni Laterza), Youreporter viene definito “fonte di informazione autorevole ed attendibile”».
Risultati importanti per un progetto completamente indipendente, nato nel nostro territorio ed oggi famoso a livello globale, grazie anche alla forte community creatasi intorno a Youreporter: 35.000 utenti iscritti alla piattaforma che caricano, guardano, commentano e condividono i video. E che, se necessario, segnalano il materiale da cestinare.

«Se qualcuno carica su Youreporter un “fake”, un video con scopo pubblicitario, inappropriato oppure “di parte”, quasi immediatamente qualche utente ce lo segnala e possiamo rimuoverlo: questo accade perchè la community tiene molto alla reputazione della nostra piattaforma e mette in atto, spontaneamente, delle forme di “autocontrollo”. Lo strumento non è infallibile, ma la sua attendibilità è molto alta. Altro punto di novità: Youreporter permette di categorizzare tutti i video e le immagini per comune (8.000 categorie, in pratica), rendendo ogni “reporter” un corrispondente dalla sua città. Gli utenti collaborano con Youreporter gratuitamente ma, se un’emittente ci chiede di acquistare ed utilizzare il video, contattiamo l’autore e dividiamo gli utili. L’accesso al sito è libero, e quindi il progetto si mantiene soprattutto grazie alla pubblicità, che ogni “reporter” può scegliere di inserire prima del suo video: ci aiuta in questo modo circa il 93% dei nostri utenti. Siamo quindi una piattaforma che vive e si alimenta della continua collaborazione degli utenti, che hanno dimostrato di avere a cuore il progetto: in questo momento, non esiste al mondo un altro portale indipendente che possa vantare la quantità di materiale e di visite giornaliere di Youreporter».
Quindi se da un lato mancano i “passaggi” del giornalismo, come la verifica e la gerarchizzazione delle notizie, dall’altro Youreporter supera le barriere, portando radicalmente i fatti alle persone. Oggi, testate e telegiornali contattano Youreporter per acquistare i video da trasmettere: è successo durante la recente alluvione in Piemonte, durante la tragedia della Costa Crociera, gli scontri in Val di Susa. Un’ultima considerazione. Nell’autunno 2010 il Veneto è sommerso da un’alluvione. Oltre l’80% delle immagini e delle testimonianze del disastro non arrivano da operatori professionisti, ma da comuni cittadini che in seguito condividono il materiale, soprattutto attraverso Youreporter. Stessa cosa si può dire del recente terremoto. Senza quelle immagini, il mondo avrebbe potuto comprendere ugualmente l’entità di questi drammi?
DI GIACOMO MOLUCCHI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.