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Sanremo 2022: la sfida tra Mahmood/Blanco ed Elisa

Sanremo 2022: la sfida tra Mahmood/Blanco ed Elisa
Il Teatro Ariston, a Sanremo

Il sorpasso al termine della seconda serata, il controsorpasso dopo la terza (quella di ieri, giovedì 3 febbraio, quando per la prima volta sono saliti sul palco tutti e 25 i concorrenti contemporaneamente).
Sanremo 2022 continua sull’onda della sfida artistica tra i 2 grandi favoriti della vigilia: il duo formato da Mahmood e Blanco da una parte, Elisa dall’altra.
Brividi”, dell’inedita coppia lombarda che piace molto ai giovani è dunque tornata al primo posto davanti a “O forse sei tu” della cantautrice di Monfalcone.
Ad accomunare le canzoni, che restano le principali candidate alla vittoria del 72° Festival, sono diversi aspetti.
In primo luogo si tratta di 2 classiche ballate romantiche, quasi nel segno di un ritorno alla tradizione dopo una serie di edizioni “di rottura”, culminate nel trionfo del rock dei Maneskin.
La sfida si gioca inoltre tra due big: sia Elisa che Mahmood sono infatti tra i 7 concorrenti che un’edizione di Sanremo l’hanno già vinta in passato. Blanco, invece, è in vetta alle classifiche fin dalla scorsa estate.

 

Un big è anche Gianni Morandi, in risalita dal quinto al terzo posto, con il brano scritto da Jovanotti che porta una ventata di ritmo anni Sessanta nelle zone nobili della classifica. E anche Emma (stabile al sesto posto), Massimo Ranieri (+1 e ora 7°) e Fabrizio Moro (passato dal 10° all’8° posto) hanno nel palmares il Festival.
Paradossalmente, fuori dai giochi, tra i già vincitori, è solo la donna più volte (3) al primo posto nella storia: Iva Zanicchi, comunque risalita di 2 piazze (ora è 18^).

Sanremo

Il ruolo del televoto

La formula di Sanremo, comunque, lascia aperti i giochi fino in fondo.
Basti pensare che, guardando al podio finale, l’anno scorso, a questo punto, Ermal Meta (poi terzo) era primo, i Maneskin (poi vincitori) appena quinti e Fedez e Francesca Michielin (alla fine secondi) erano addirittura 17mi.
È il potere del televoto, che è ha iniziato proprio da ieri a produrre i suoi effetti sulla classifica. E che, alla fine, sarà con tutta probabilità la componente determinante per decretare il vincitore. Chi trionferà a Sanremo avrà il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision “di casa” a Torino il prossimo maggio.

La classifica parziale

Il televoto, del resto, spiega anche altri movimenti di classifica di ieri. Cantanti come Irama (dal 9° al 4° posto) e Sangiovanni (da 13° a 5°) hanno un grande seguito di fan fin dalla loro esplosione ad “Amici” di Maria De Filippi. A completare la top ten, in discesa dal 3° dal 4° posto al 9° e 10°, sono ora La Rappresentante di Lista e Dargen D’Amico, che comunque sono destinati a un sicuro successo radiofonico.
E poi Michele Bravi (dal 14° all’11° posto), Ditonellapiaga e Rettore (dal 7° al 12°), Aka 7even (dal 21° al 13°), Achille Lauro (dal 16° al 14°), Noemi (dal 12° al 15°), Rkomi (dal 15° al 16°) e Matteo Romano (stabile al 17°). Dietro alla Zanicchi, occupano le ultime posizioni Giovanni Truppi (sceso dall’11° al 19° posto), Highsnob e Hu (dal 18° al 20°), Giusy Ferreri (dal 19° al 21°). Le Vibrazioni infine restano stabili al 22°, così come Yuman al 23°, mentre l’ultima piazza passa da Ana Mena a Tananai, che si scambiano le posizioni.

sfida
@Social Sanremo

 

Il ritorno della canzone al centro della scena

Nella terza serata 2022, Sanremo è tornato a fare le ore piccole, con buona parte degli artisti che si sono potuti esibire solo dopo mezzanotte.
Del resto, 25 cantanti in gara sono tanti (anche se meno dei 26 del 2021).
Alla terza edizione, però, Amadeus sembra essere riuscito a limare al punto giusto la scaletta della trasmissione, “asciugandola” al punto giusto. E le canzoni sono così tornate a occupare il centro della scena.
Anche il principale superospite, del resto, è stato un cantante: Cesare Cremonini, che ha fatto ballare l’Ariston con i suoi pezzi più recenti e quelli del repertorio. Mentre i Coma_Cose sono stati sostituiti causa Covid da Gaia.

Lo spettacolo di Sanremo

Poche le concessioni “extra”. Dall’omaggio, in apertura di serata, al Presidente Mattarella, che aveva giurato da poche ore, a quello di Roberto Saviano con il ricordo dei 30 anni della strage di Capaci.
E la co-conduttrice di turno ha condito la serata con ironia e istrionismo. Basta pensare alla mascherata da Zorro, fatta da chi, come Gianluca Gori, è già personaggio “en travesti” nei panni di Drusilla Foer.

La sfida delle cover della quarta serata

Nella quarta serata di oggi, che vedrà la co-conduzione di Maria Chiara Giannetta, come da tradizione recente è dedicata alle cover.
Gli artisti hanno scelto ognuno un pezzo (o un medley di brani) tra gli anni Sessanta e Novanta, non solo italiani, rivisitandolo con la possibilità di invitare uno o più altri ospiti.
Achille Lauro con Loredana Berté canteranno così “Sei bellissima” e Irama con Gianluca Grignani “La mia storia tra le dita”, coinvolgendo gli interpreti originali. Aka 7even con Arisa “Cambiare” di Alex Baroni, Giovanni Truppi con Vinicio Capossela “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De Andrè, Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo “Io vivrò senza te” di Lucio Battisti, Highsnob e Hu con Mr. Rain “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco, Massimo Ranieri con Nek “Anna Verrà” di Pino Daniele, Sangiovanni con Fiorella Mannoia (“A muso duro” di Pierangelo Bertoli) e Tananai con Rose Chemical (“A far l’amore comincia tu” di Raffaella Carrà).
Hanno scelto invece brani stranieri La Rappresentante di Lista con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra “Be my baby” delle Ronettes, Emma con Francesca Michielin “Baby one more time” di Britney Spears, Le Vibrazioni con Sophie and the Giants “Live and let die” di Paul McCartney. Matteo Romano con Malika Ayane “Your song” di Elton John e Yuman con Rita Marcotulli “My Way” di Frank Sinatra.

Duetto (con Mousse T.) anche per Gianni Morandi, che proporrà un medley, così come Ana Mena con Rocco Hunt e Rkomi con Calibro 35 (il loro medley sarà interamente dedicato a Vasco Rossi). Si esibiranno invece da soli Dargen D’Amico (“La bambola” di Patty Pravo), Ditonellapiaga e Rettore (“Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli), Elisa (“What a feeling” di Irene Cara, da Flashdance), Fabrizio Moro (“Uomini soli” dei Pooh), Iva Zanicchi (“Canzone” nella versione di Milva), Mahmood e Blanco (“Il cielo in una stanza” di Gino Paoli), Michele Bravi (“Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi” di Battisti) e Noemi (“A natural woman” di Aretha Franklin).

Alberto Minazzi

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