Ebbene, c’è chi ci sta concretamente lavorando.
Il progetto nasce dal mondo delle competizioni motonautiche, ma si vorrebbe successivamente proporre anche ai mezzi di trasporto nel centro storico di Venezia.
I vantaggi sono chiari: niente onde e consumi ridotti.
“Stiamo cercando di realizzare un’imbarcazione a bassissimo impatto ambientale da utilizzare per i trasporti pubblici in Laguna – racconta Gianluca Carli, giovane pilota e imprenditore del Lido di Venezia attivamente coinvolto nel progetto portato avanti dalla start-up milanese Sealence – Abbiamo già testato la prima imbarcazione da corsa spinta dalla turbina sul Po – prosegue Carli – . Il risultato è stato incoraggiante, perché non ha generato scie né onde, ma solo un lieve spostamento laterale di acqua”.
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Una turbina per l’ambiente
Il progetto si chiama “Deep Speed”. In sostanza, prevede la sostituzione dell’elica e dei propulsori idrogetti con una una turbina elettrica che consente di mantenere performance ed efficienza delle imbarcazioni consumando meno e senza generare onde e rumore.Gianluca Carli sta dando il suo contributo attraverso l’esperienza maturata come pilota motonautico.
“Le barche F1 di cui disponeva Sealence – spiega – erano troppo piccole e nervose da utilizzare per le prove di velocità. Ho quindi messo a disposizione una mia barca Endurance, cioè una barca da diporto stock convertita da gara. I risultati sono stati buoni”. Ritenendo che ““il futuro della cantieristica e della motonautica sia l’elettrico”, con William Gobbo, ceo di Sealence, il pilota lidense sta portando avanti il ragionamento per un’applicazione più ampia della turbina.
Barche elettriche per il futuro
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L’idea, in prospettiva, è così quella di arrivare a proporre un innovativo taxi in fibra leggera di carbonio. “Rinnovando la nautica tradizionale, si potrebbero avvicinare nuovamente i giovani al mondo della carpenteria e della nautica, recuperando anche le tradizionali competenze artigianali che rischiano altrimenti di andare perdute”.
Carli, pilota e imprenditore
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“Ho una barca nuova – racconta – con un progetto tutto italiano. Appena passata l’emergenza, spero di chiudere l’accordo con gli organizzatori per farmi assegnare un posto nella categoria, che ha posti limitati. Adesso è ovviamente tutto fermo, ma il programma in cantiere è molto interessante, con gare dalla Cina agli Stati Uniti, dall’Italia alla Thailandia e alle Maldive”.