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Premio Settembrini: tre donne in finale

Premio Settembrini: tre donne in finale

Saranno 3 donne (Ester Armanino, Francesca Marciano e Bianca Pitzorno) a contendersi il primo premio della 58^ edizione del premio letterario “Leonilde e Arnaldo Settembrini”.
La giuria tecnica del concorso dedicato a racconti e novelle gestito dalla Regione Veneto, presieduta dallo scrittore vicentino Giancarlo Marinelli e composta anche da Manlio Celso Piva, Massimiliano Forza, Simona Nobili e Maria Grazia Tornisiello, ha scelto infatti i testi che si contenderanno l’edizione 2021 del premio nato nel 1959.
I titoli selezionati sono “Contare le sedie” della Armanino, “Animal Spirit” della Marciano e “Sortilegi” della Pitzorno.
La vincitrice sarà scelta dalla giuria dei lettori, formata da 40 giurati (30 titolari e 10 supplenti) selezionati tra gli abbonati del Teatro Toniolo di Mestre. La votazione avverrà in diretta e la cerimonia di premiazione si terrà allo stesso “Toniolo” venerdì 12 novembre 2021, dalle ore 18.
Nella storia del premio, riservato alla produzione di racconti e novelle in lingua italiana e voluto dal commercialista Arnaldo Settembrini, che lo dedicò alla memoria della moglie, Leonilde Castellani, figurano grandi nomi della letteratura italiana. Da Aldo Palazzeschi (presidente dal 1959 al 1969 e presidente onorario dell’edizione 1970) a Italo Calvino (giurato delle prime 3 edizioni), da Diego Valeri (prima giurato e poi, dal 1970 al 1975, presidente della giuria) a Dino Buzzati (giurato dal 1966 al 1971), fino a Gian Antonio Cibotto (giurato dal 1972 al 1982, poi presidente dal 1983 al 2009 e infine presidente onorario dal 2010 al 2013).
Il primo vincitore fu Aldo De Jaco, con “Una settimana eccezionale”.
Negli anni successivi, si aggiudicarono il premio, tra gli altri, anche Domenico Rea (nel 1966 con “I racconti”), Aldo Rosselli (“Episodi di guerriglia urbana”, 1972), Ginevra Bompiani (“La specie del sonno”, 1975), Paolo Barbaro (“Passi d’uomo”, 1979). E ancora Michelangelo Antonioni (“Quel bowling sul Tevere”, 1983), Neri Pozza (“Personaggi e interpreti”, 1985), Giuseppe Pontiggia (“Vite di uomini non illustri”, 1994), Tiziano Scarpa (“Amore©”, 1999), Isabella Bossi Fedrigotti (“La valigia del signor Budischowsky”, 2003), Giulio Mozzi (“Sono l’ultimo a scendere (e altre storie credibili)”, 2011) e Bruno Gambarotta (“Non si piange sul latte macchiato, 2016). Nel 2020 vinse Paolo Pergola con “Attraverso la finestra di Snell. Storie di animali e degli umani che li osservano”.

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Tag:  Letteratura