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Parigi 2024: un “tappeto viola” italiano per inseguire i record

Parigi 2024: un “tappeto viola” italiano per inseguire i record
Lo Stade de France (@https://olympics.com/it/paris-2024)

Per la 13^ volta consecutiva, la piemontese Mondo ha realizzato la pista all’avanguardia su cui si disputeranno le gare olimpiche di atletica leggera

Il colpo d’occhio sarà sicuramente insolito, per chi è abituato a pensare al classico color rosso mattone delle piste: le corsie dello Stade de France, l’impianto di Saint Denis da 80 mila spettatori che ospiterà le gare di atletica delle Olimpiadi di Parigi 2024, così come quelle del vicino Stade Annexe, utilizzato per il riscaldamento, saranno infatti in due tonalità di viola, una più chiara e una più scura, con la parte esterna grigia.
Un’originale scelta che il Comitato organizzatore, attraverso il responsabile delle gare di atletica dell’Olimpiade francese, Alain Blondel, ha spiegato con l’obiettivo di massimizzare il contrasto delle riprese televisive e mettere in risalto gli atleti.
C’è però anche chi l’ha ricollegata al fatto che, nell’antichità, il viola fosse considerato il colore della nobiltà, per la difficoltà di estrarre i coloranti di questa tinta.

Mondo, l’azienda italiana che, per la 13^ volta consecutiva da Montreal 1976, produrrà la pista di atletica per un’Olimpiade, ha recepito la richiesta del cliente, realizzandola con materiali sempre più rispettosi dell’ambiente, ma anche considerati quelli in grado di esaltare le prestazioni degli atleti ancor più di quanto fatto finora. E, di recente, sono arrivati a 300 i record ufficiali ottenuti sulle piste prodotte in Piemonte.

La pista viola dei record

La pista, prefabbricata come consuetudine di Mondo, è stata realizzata nell’impianto di Gallo d’Alba, in provincia di Cuneo, dove ha anche sede l’azienda, fondata nel 1948 e ora gruppo multinazionale con 12 consociate tra Europa, America e Asia. Il tempo per la posa nell’impianto francese prevede la conclusione dei lavori e dei test entro il 1° giugno, quando inizierà il conto alla rovescia verso il 26 luglio, data di inizio delle Olimpiadi.
Sono 21 mila i metri quadrati della pista, con 9 corsie anziché le tradizionali 8, che saranno coperti con la nuova superficie “Mondo Track”: 2 strati di gomma solida, trasportati in rotoli, sviluppati appositamente per lo Stade de France, di cui l’azienda italiana rinnoverà per la terza volta la pista. Tra le caratteristiche, spicca l’utilizzo di circa il 50% di materiali riciclabili o non fossile, proseguendo il percorso avviato da Mondo a Londra 2012, quando la quota era del 35%.

La pista garantisce anche un buon grip con le carrozzine degli atleti paralimpici ed è considerata la più veloce mai realizzata. Questo fa ipotizzare che a Parigi possano essere battuti ancor più record mondiali rispetto ai 3 caduti nella precedente Olimpiade di Tokyo del 2021. Mondo, del resto, per ottimizzare la qualità dei suoi prodotti effettua studi e test approfonditi in vari settori: dall’ingegneria, alla fisica e alla chimica, coinvolgendo anche gli stessi atleti attraverso i loro feedback.

Parigi 2024
La posa della pista di Mondo allo Stadio Olimpico di Roma, che ospiterà a giugno i Campionati Europei di atletica

Un Mondo di record

Non è dunque un caso che lo scorso marzo, ai Campionati del Mondo di atletica indoor di Glasgow, i record ottenuti da Femke Bol nei 400 metri e da Devynne Charlton nei 60 ostacoli, abbiano portato a 300 i primati mondiali stabiliti, su piste di Mondo. Ovvero il 70% di tutti i record attualmente riconosciuti da World Athletics, di cui l’azienda italiana è partner dal 1987.
Il primo record risale al 1972 (a Barletta, con la staffetta 4×100 formata da Mennea, Ossola, Benedetti e Abeti), mentre nel 2023 sono stati 8 e già 4 nel 2024.

È dai primi anni ’60 dello scorso secolo che Mondo, nata per la produzione di palloni destinati alla disciplina del pallone elastico, molto popolare nel basso Piemonte, ha iniziato ad approfondire il tema dei rivestimenti sintetici per le piste di atletica, con poi la vera e propria rivoluzione del 1969, introducendo le superfici prefabbricate.

In quanto prefabbricate, le piste come Mondo Track, attraverso il processo di vulcanizzazione, si legano a una matrice polimerica che ne impedisce il distacco e il rilascio di microplastiche, oltre a evitare la presenza di granuli microplastici parzialmente incrostati. La superficie risulta così compatta, mentre, nello strato inferiore del rivestimento, attraverso una serie di alveoli viene creato uno strato di celle d’aria chiuse e isolate, per massimizzare il ritorno di energia e ottimizzare così il gesto atletico.

Verso Parigi 2024 (passando per Roma)

L’azienda di Alba, come official supporter per piste e attrezzature, fornirà ai prossimi Giochi Olimpici anche ostacoli, materassi, assi di battuta, blocchi di partenza, coni segnacorsia, aste e sbarre per salto in alto e con l’asta. Quanto alla pista, completata la posa sarà sottoposta a test per almeno un paio di settimane, mentre è in programma un meeting di prova con atleti francesi il 25 giugno e la possibilità per gli atleti olimpici di un primo allenamento il 9 luglio.

Sempre a giugno, dal 7 al 12, sono intanto in calendario i Campionati europei di atletica a Roma. Anche in questo caso, Mondo ha realizzato le piste: non solo quella dello Stadio Olimpico, ma anche quella del vicino Stadio dei Marmi, dedicato nel 2014 a Pietro Mennea. L’impianto da 5.280 posti, situato all’interno del Foro Italico nel Quartiere Flaminio, è stato sottoposto a un intervento della superficie di gara di ammodernamento attraverso lavori iniziati a novembre 2023 e ora ultimati.

La nuova pista di atletica dello Stadio dei Marmi di Roma

Anche in questo caso, a colpire l’occhio è prima di tutto il colore scelto per la pista: né rosso mattone, né viola, ma grigio-torba. Una scelta in questo caso dettata dalle indicazioni della Sopraintendenza ai Beni culturali, che ha dato la propria approvazione in considerazione del richiamo all’originario colore usato in occasione della costruzione dello stadio, nel 1931. Non esistendo all’epoca materiali artificiali per le piste di atletica, queste venivano pavimentate con la cenere grigia derivante proprio dalla combustione della torba.

Alberto Minazzi

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