Un centinaio di piccoli pazienti palestinesi con i loro familiari troveranno accoglienza nelle strutture ospedaliere di Genova, Bologna, Firenze e Roma
Secondo i dati del Ministero della Sanità di Gaza. nella striscia, dove è in corso il conflitto tra palestinesi e israeliani, sono più di diecimila i bambini che hanno perso la vita e altre migliaia i dispersi.
Un numero destinato purtroppo a crescere assieme alle altre vittime civili se non si arriverà a un accordo.
Con questo obiettivo, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha iniziato ieri dal Libano la sua missione in Medio oriente e incontrerà oggi anche l’Autorità palestinese.
Tajani ha precisato che l’Italia sostiene la proposta di allargare la linea di confine tra Libano e Israele di circa 7 – 8 km per impedire gli attacchi di Hezbollah alla Stato ebraico e punta verso una soluzione che preveda due popoli e due Stati.
Da parte sua, la Presidente del consiglio Giorgia Meloni ha intanto comunicato assieme al ministro della Difesa Guido Crosetto che nel nostro Paese, il primo a inviare aiuti a Gaza, è ora in corso l’operazione che permetterà a un centinaio di bambini con i rispettivi familiari di essere accolti in alcuni ospedali italiani per essere curati.
L’accoglienza nelle strutture ospedaliere italiane
Sono il Gaslini di Genova, il Rizzoli di Bologna, l’Ospedale Meyer di Firenze e il Bambino Gesù di Roma le strutture che il Ministero della Salute ha individuato per accoglierli.
Per i primi 30 di loro l’arrivo in Italia sarà già nei prossimi giorni con un ponte aereo dell’Aeronautica Militare tra il nostro Paese e l’Egitto.
Altri 30 invece saranno accolti con i loro accompagnatori nei nosocomi a fine gennaio e arriveranno a bordo di “Nave Vulcano” della marina Militare, che a breve lascerà il porto Al-Arish, in Egitto.
L’Irccs Istituto Giannina Gaslini di Genova, in prima linea per tutelare il diritto alla salute dei bambini di tutto il mondo, sotto l’egida del governo italiano e del Ministero della Salute sta mettendo a disposizione diverse equipe sanitarie per organizzare il trasferimento dei pazienti pediatrici palestinesi nelle varie strutture.
Un primo team di medici è partito per l’Egitto il 18 gennaio e ora sta gestendo l’organizzazione sanitaria per il trasporto e la sistemazione negli ospedali dei piccoli pazienti affetti da patologie gravi e di varia natura, prevalentemente ortopediche e neurochirurgiche, oltre che a ustioni e tumori. A Gaza, scrive Unicef Palestina, più di mille bambini hanno subito la perdita di un arto a causa dei bombardamenti.
L’appello di 16 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani
A dare ulteriore conferma della tragica situazione nella striscia di Gaza è il direttore regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il Mediterraneo orientale Ahmed al-Mandhari
E arriva l’appello da parte di 16 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani, tra le quali Amnesty International, Oxfam e Save The Children, che denunciano una “crisi umanitaria di gravità e dimensione senza precedenti” chiedendo di “mettere immediatamente fine ai trasferimenti di armi, componenti e munizioni a Israele e ai gruppi armati palestinesi considerato il rischio che siano usati per commettere o facilitare gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”.