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Mattarella: "Vaccinarsi è un atto d'amore. La responsabilità comincia da noi"

Mattarella: "Vaccinarsi è un atto d'amore. La responsabilità comincia da noi"
Sergio Mattarella Presidente della Repubblica

Il “Meeting dell’Amicizia tra i Popoli” si apre, nella sua 42 esima edizione, con una riflessione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che va al di là di terre e confini.
La responsabilità comincia da noi”, dice al pubblico che si è riunito a Rimini il capo dello Stato.
“Con la pandemia ci siamo scoperti più fragili di quanto credevamo e abbiamo compreso con maggiore chiarezza di aver bisogno del sostegno degli altri. Nella comunità abbiamo trovato risorse preziose, decisive per far sì che le nostre speranze, le nostre aspirazioni non venissero sradicate e potessero ancora trovare conferma e sviluppo. Ma la responsabilità comincia da noi – ha ribadito- Vaccinarsi, tra i tanti esempi, è un dovere. Non in obbedienza a un principio astratto ma perché nasce dalla realtà concreta che dimostra che il vaccino è lo strumento più efficace di  cui disponiamo per difenderci e per tutelare i più deboli e i più esposti a gravi pericoli”.
A fronte dell’invito alla responsabilità e alla solidarietà del presidente Mattarella, che cita quello lanciato pochi giorni fa da Papa Francesco, sostenendo che “vaccinarsi è un atto di amore”, sono a definizione i ricorsi al Tar del Lazio e al Tribunale di Roma per sospendere o annullare la norma che obbliga insegnanti, ata, educatori della scuola, docenti, amministrativi e studenti dell’università ad avere il green pass.
Nel contempo, il mondo no vax della scuola ha attivato una petizione che mira alla raccolta di 150 mila firme contro l’approvazione del Decreto Legge sull’obbligo del green pass all’interno delle istituzioni scolastiche sostenendo che “viola la normativa comunitaria richiamata nella raccomandazione dell’assemblea del Consiglio d’Europa n.2361/2021 contro l’obbligo vaccinale”.
Secondo coloro che hanno firmato la petizione il green pass non garantirebbe “la ripresa delle lezioni in presenza in sicurezza” e verrebbe meno alla tutela della salute anche di chi non si vuole vaccinare e al loro “diritto al lavoro e all’istruzione in luoghi sicuri senza penalizzazioni o sanzioni”.

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