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L'Italia brucia: da Roma, alla Versilia, fino al Carso

L'Italia brucia: da Roma, alla Versilia, fino al Carso

Carenza di precipitazioni e temperature record hanno acceso fiamme in diverse parti della penisola

Basta ascoltare o leggere le cronache di telegiornali e quotidiani. L’Europa occidentale è nella morsa del caldo estremo e in Italia secondo le previsioni metereologiche il peggio deve ancora venire, considerata anche l’assenza di precipitazioni.

La situazione è preoccupante. Lo testimoniano i sempre più numerosi incendi che stanno scoppiando in varie parti del Paese, alcuni dei quali decisamente gravi.

Si contano più di 40 roghi nella provincia di Roma mentre in provincia di Lucca, a Massarosa i boschi stanno ancora bruciando. Incendi anche in Campania. Ultime in ordine di tempo le fiamme scoppiate sul Carso, tra Gorizia e Trieste, dove da martedì si sta lottando per spegnerle.

Il Carso in fiamme

Stanno proseguendo le attività dei Vigili del Fuoco dell’intero Friuli Venezia Giulia assieme ai colleghi sloveni e Protezione civile per cercare di domare le fiamme che attanagliano in particolare i territori compresi tra la provincia di Gorizia e quella di Trieste. Una sessantina gli uomini al lavoro Nelle prime ore del mattino sono ripresi i voli di due canadair e tre elicotteri.

Il sindaco di Trieste ha invitato i cittadini a non usare gli ascensori e i cittadini rimasti bloccati per i disagi provocati su strada dal fuoco lasciano la città anche via mare. Le fiamme intanto hanno passato il confine italiano e sono arrivate in Slovenia dove si teme un rapido aggravarsi della situazione per la presenza del vento. Proprio al confine con la Slovenia sono stati evacuati 5 comuni.

Sul fronte viabilità, l’autostrada A4 è stata riaperta in direzione Trieste solo alle 9 di giovedì 21 luglio nel tratto tra Villesse e Lisert, mentre rimane chiuso quello da Sistiana a Redipuglia in direzione Venezia come pure la ferrovia. In via precauzionale Fincantieri ha mantenuto anche per la giornata di oggi la chiusura dello stabilimento di Monfalcone.

Nel corso della mattinata la situazione è tuttavia migliorata, anche se l’allerta rimane alta. Il fuoco sembra essere sotto controllo e i principali roghi sono stati estinti. L’Amministrazione comunale di Monfalcone ha in ogni caso rinnovato l’ordinanza urgente che prevede l’obbligo di utilizzare la mascherina Ffp2 per chi si trova all’esterno e consiglia, in particolare a persone affette da patologie respiratorie, di rimanere a casa con finestre e porte chiuse.

Gli incendi nel resto d’Italia e in Europa

Difficile la situazione per il fuoco anche in Toscana dove, a Massarosa, in provincia di Lucca secondo quanto riferito dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sono arrivati a 800 gli ettari di territorio finiti in fiamme.

L’incendio è divampato lunedì ed è tuttora in corso. Fumo denso e forte odore di bruciato sono arrivati fino a Firenze, Prato, Pistoia e in altre località quali Empoli, Pontassieve, Montecatini e Arezzo, portati dai venti che soffiano da Viareggio.

Purtroppo al momento l’incendio non è ancora sotto controllo anche se è stato circoscritto per il 70%,. Pesante il bilancio che conta 10 case bruciate e 500 sfollati. Per Confagricoltura Toscana ci vorranno 50 anni e 10 milioni di euro per tornare alla normalità.

Roghi anche a Pescara, in Abruzzo e in Campania, Sicilia, Sardegna e Veneto mentre prosegue l’emergenza tra Roma e provincia. Nella capitale in sole 5 ore si sono sviluppati una quarantina di incendi, uno dei quali in zona Eur è partito dalle zone verdi che si trovano al limitare della Roma-Fiumicino minacciando edifici e capannoni industriali mandando in tilt il traffico sul viadotto della Magliana in entrambi le direzioni per il fumo che impediva la visuale ai guidatori.

Fiamme anche nella zona periferica della Pisana, sulla tangenziale con l’Olimpica invasa dal fumo e bloccata, a Fiumicino e Fiano Romano.

In Europa assieme all’Italia i Paesi che stanno bruciando maggiormente sono Francia e Spagna. Secondo le mappe fornite da Effis (European Forest Fire Information System) la situazione è piuttosto grave e anche il Regno Unito è a rischio.

In Francia sta bruciando la regione della Gironda, dove due vasti incendi hanno bruciato 14mila ettari di vegetazione spingendosi fino alla costa atlantica e nei pressi di Bordeaux. In Spagna, nella zona di Zamora sono già state evacuate 5.800 persone.

Silvia Bolognini

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Tag:  incendi