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Report Fondazione Gimbe: in crescita contagi, ricoveri e morti

Report Fondazione Gimbe: in crescita contagi, ricoveri e morti
terapia intensiva

Non è purtroppo un bollettino rassicurante quello della Fondazione Gimbe a seguito del monitoraggio sulla situazione della pandemia in Italia.
I numeri dimostrano che il Covid non rallenta.
Nella settimana compresa tra l’8 e il 14 dicembre, rispetto alla precedente, è stato infatti rilevato un incremento di casi del 17,8%, mentre salgono del 18,8% i decessi e dell’11,2% i pazienti in terapia intensiva.
Il numero maggiore di nuovi casi interessa tutte le regioni, tranne Friuli Venezia Giulia, Molise e provincia di Bolzano.

«Da un paio di mesi – dichiara il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – continuano a aumentare i nuovi casi con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.456 il 15 ottobre a 17.795 il 14 dicembre».
Crescono nettamente i rapporti positivi/persone testate da 3,6% a 23,9%; positivi/tamponi molecolari da 2,4% a 9,5% e positivi/tamponi antigenici rapidi da 0,07 a 0,81%.

L’incidenza nelle province e i ricoveri

In 26 province l’incidenza supera i 250 casi per 100 mila abitanti.
In testa ancora Trieste con 601, poi Treviso 573, Bolzano 568, Padova 552, Vicenza 541, Imperia 450, Venezia 434, Rimini 411, Verbano – Cusio – Ossola 361, Pordenone 346, Gorizia 332, Forlì Cesena 330, Ravenna 321, Verona 320, Rovigo 298, Aosta 290, Savona 288, Ferrara 287, Belluno 286, Reggio nell’Emilia 285, Bologna 268, Varese 267, Trento 265, Monza della Brianza 260, Mantova 253, Biella 252.

Sul fronte ospedaliero aumentano i posti letto occupati da pazienti Covid sia in area medica (+17,9%) sia in terapia intensiva (+11,2%).

Tuttavia, nonostante l’aumentata pressione sugli ospedali nelle ultime settimane si è progressivamente ridotta la percentuale di pazienti ricoverati rispetto ai positivi. E questo, rileva la Fondazione Gimbe, all’incremento delle terze dosi di vaccino somministrate. Il tasso di occupazione vede la provincia autonoma di Bolzano oltre la soglia del 15% in area medica (17,2%) e del 20% in area critica (circa 22%). Risultano superate anche in Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, e provincia autonoma di Trento.

Il fronte dei vaccini e la loro efficacia

Il dato aggiornato al 15 dicembre dice che l’80,5% della popolazione (46.696.102) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+218.456 rispetto alla settimana precedente) e il 77,6% (54.975.355) ha completato il ciclo vaccinale con +144.773 rispetto alla scorsa settimana.

Gimbe

I dati dell’Istituto Superiore della sanità dimostrano che è necessaria la dose booster per alzare il grado di protezione del vaccino. In particolare, l’efficacia sulla diagnosi scende in media al 74,3% per i vaccinati entro 5 mesi e al 39,6% per i vaccinati da più di 5 mesi. Dopo il richiamo risale al 76,7%.
Riguardo la gravità della malattia, per i vaccinati entro 5 mesi si stima un’efficacia del 92,6% , che diventa dell’83,7% per chi ha ricevuto il vaccino da più di 5 mesi, ritornando a un 93,3% dopo la terza dose.

Gimbe

Complessivamente, nelle persone vaccinate con ciclo completo più eventuale dose di richiamo, rispetto a quelle non vaccinate, si riduce l’incidenza di diagnosi (del 65,5 – 76,1%), di ricoveri ordinari (82,9 – 93,3%) di terapie intensive ( 89,9 -97,1%) e decessi (78,9 – 96,7%).
Sempre alla data del 15 dicembre sono state somministrate 12.563.534 terze dosi, con una media mobile a sette giorni che si è stabilizzata intorno alle 400 mila somministrazioni al giorno.

Silvia Bolognini

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