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Codice della strada: norme più rigide per più sicurezza

Codice della strada: norme più rigide per più sicurezza
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Approvato il disegno di legge che introduce una serie di novità, dall’uso dello smartphone alla guida alla stretta sulla tolleranza sull’uso di alcool e droga

La via per aumentare la sicurezza stradale e porre un freno a incidenti, morti e feriti passa attraverso norme più restrittive.
Ne è convinto il Governo, che ha approvato in esame definitivo un disegno di legge di revisione del Codice della strada.
“Provvedimenti quanto più urgenti, viste le troppe morti, anche di giovani ragazzi”, ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Un dato confermato dalle cifre, con un incremento di incidenti del +9,2%, di vittime del +9,9% e di feriti del +9,2% nel confronto tra il 2023 e il 2022.
Nonostante la necessità di intervenire in tempi rapidi, in Consiglio dei ministri non si è scelta l’opzione decreto legge, rimandando al passaggio in Parlamento, annunciato per l’autunno dal vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, la concreta attivazione del cospicuo e significativo pacchetto di norme all’insegna della “tolleranza zero”
Presentate a giugno e dopo l’ok con modifiche ricevuto dalla Conferenza unificata, le novità svariano tra l’aumento delle pene per l’uso dello smartphone al volante o per la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso degli stupefacenti, all’introduzione di nuovi obblighi per i monopattini e l’aumento dell’età per usare auto potenti da parte dei neopatentati.

Cellulare alla guida: multe fino a 2588 €, decurtazione di punti e sospensione della patente

Una delle principali modifiche introdotte per incrementare la sicurezza riguarda le sanzioni previste per “le violazioni più frequenti o che generano il maggior numero di incidenti”.
Tra queste, è prevista una stretta significativa nei confronti di chi guida non rispettando le norme in materia di utilizzo di dispositivi elettronici.
In concreto, a chi sarà trovato al volante con lo smartphone in mano per telefonare o chattare saranno decurtati 8 punti dalla patente alla prima sanzione e 10 dalla seconda con anche la novità dell’introduzione della sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi fin dalla prima violazione.
Più pesanti anche le multe, con il passaggio alla fascia tra 422 a 1.697 euro.
Se la violazione è commessa più volte nel corso di un biennio, oltre alla sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro. La sospensione della patente è prevista anche per altre due fattispecie ad alta pericolosità come la guida contromano e il passaggio col rosso al semaforo.

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Linea dura contro alcool e droga

Pene più severe sono previste nel disegno di legge anche per chi si pone al volante sotto l’effetto di bevande alcooliche o sostanze stupefacenti, in particolare per i recidivi.
In questi casi, le sanzioni non scatteranno più solo in caso venga riscontrato uno stato di alterazione, ma sarà sufficiente la positività al test per far scattare la revoca della patente e la sospensione per 3 anni dalla possibilità di mettersi alla guida. E per chi, in queste condizioni, provocasse un incidente con morti, è previsto l‘arresto da 8 a 12 anni.
Chi invece fosse già stato fermato alla guida in stato di ebbrezza e venisse nuovamente trovato con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5, oltre a pagare una multa aumentata di un terzo, dovrà rinnovare la patente, con nuova visita medica, e si vedrà comunque ridotto a zero il tasso tollerato.
Inoltre, dovrà montare a sue spese sul veicolo l’alcolock, che blocca l’avvio in caso di tasso fuori norma.

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Nuove disposizioni per i neopatentati

Il tasso alcolemico zero è previsto anche per tutti i neopatentati fino a 21 anni.
Riguardo a loro, sempre ai fini di una maggior sicurezza, passa da 1 a 3 anni il periodo dal conseguimento della patente necessario per poter guidare veicoli di grossa cilindrata.
I minorenni trovati alla guida ubriachi o drogati, inoltre, dovranno attendere fino a 24 anni per conseguire la patente.

Monopattini e bici: nuove tutele

Il disegno di legge si occupa anche della realizzazione di nuove corsie ciclabili e, nei confronti dei ciclisti, aumenta la sicurezza, imponendo agli automobilisti il rispetto di una distanza di 1 metro e mezzo nelle operazioni di sorpasso.
Questo limite vale anche per nei confronti di chi usa il monopattino, per cui sono previsti però anche nuovi adempimenti.
È infatti introdotto l’obbligo di targa, casco, assicurazione e codice identificativo per i monopattini privati, con multe tra 100 e 400 euro in caso di inosservanza, e tutti questi mezzi dovranno aver installati frecce di svolta e freno, con sanzioni in questo caso tra 200 e 800 euro per chi non adeguerà il veicolo. E sono in arrivo multe anche per la sosta selvaggia.

sicurezzaI monopattini, ancora, non potranno circolare sulle strade extraurbane. Al riguardo, quelli in sharing dovranno montare un dispositivo di controllo da remoto che fa scattare in maniera automatica il blocco all’uscita dalla zona consentita.
Accertamenti a distanza sono ipotizzati nel testo approvato a Palazzo Chigi anche per le multe nei confronti di chi non dà la precedenza a ciclisti e pedoni.
Così come, allargando la prospettiva, per chi parcheggia negli stalli riservati a mezzi pubblici, veicoli delle forze dell’ordine, servizi di soccorso, veicoli elettrici e in quelli per il carico/scarico.

Soste, velocità e altre norme

La tolleranza zero sarà introdotta anche per chi parcheggia negli stalli per disabili, con multe da 330 a 990 euro, o nelle intersezioni, corsie, fermate e spazi e riservati agli autobus e agli altri messi del trasporto pubblico locale (da 165 a 660 euro). E sale a 1.084 euro, con sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 a 30 giorni, per chi supera i limiti di velocità in centro abitato almeno 2 volte in un anno.
Sul tema autovelox, comunque, il Governo punta su omologazioni “anti-truffa”, evitando anche il posizionamento strategico da parte degli enti pubblici solo per fare cassa.
Così come sono previsti maggiori specifiche sulle aree Ztl. Il fine ultimo, del resto, è la sicurezza.
Lo confermano anche le nuove norme sui passaggi a livello ferroviari, il rafforzamento delle norme sui dispositivi anti abbandono per i bambini di età inferiore a 3 anni e il programma di educazione per i giovani, che riceveranno un bonus di 2 punti extra se frequenteranno a scuola corsi specifici sulla sicurezza stradale.

Alberto Minazzi

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