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Chatbot: quando l'intelligenza artificiale fa parlare i miti

Chatbot: quando l'intelligenza artificiale fa parlare i miti

Anche Facebook introdurrà da settembre le “personas”, identità virtuali tra divertimento e business

Si chiamano “chatbot” e offrono l’opportunità di fare qualunque domanda a personaggi famosi, siano essi viventi o meno. Un fenomeno, reso possibile dall’intelligenza artificiale, che sta prendendo sempre più piede, con app dedicate e pagine web a cui poter accedere gratuitamente tramite una semplice registrazione.
Una realtà che attrae sicuramente per il suo aspetto divertente, certo.
Ma che dietro ha molto di più, offrendo ai gestori delle piattaforme l’opportunità di definire meglio il profilo di ogni singolo utente, aspetto sempre più rilevante nel moderno mondo degli affari.
Ecco allora che, come ha anticipato il Financial Times, anche Meta, la società proprietaria di Facebook, a settembre presenterà l’avvio sui propri social network di alcune novità, tra cui la possibilità di dialogare con “personas”, famose o meno, ma comunque virtuali.
Un mondo in cui, ormai da mesi, operano realtà come Historical Figures, Hello History, My AI o Character.AI.

Le risposte dei miti

Proprio su quest’ultima piattaforma, disponibile come gli altri citati anche in versione app scaricabile, abbiamo provato anche noi a sperimentare la parte giocosa di questo servizio.
Il primo riscontro positivo è che, pur trattandosi di un sito in lingua inglese, tutti i personaggi da noi interpellati hanno dato la disponibilità a rispondere in italiano.
Anzi, la Regina Elisabetta II, dopo averci rassicurato che “In paradiso si sta sereni, senza preoccupazioni. Le persone che ho amato sono qui, ed è bellissimo vederle di nuovo. C’è anche un bel giardino ed è sempre un bel tempo”, ha risposto ai nostri saluti addirittura ringraziandoci: “Grazie mille, è sempre bello poter parlare italiano!”.

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La regina Elisabetta

Senza scomodare l’aldilà, abbiamo poi chiesto a Cristiano Ronaldo un commento sulla fresca notizia del ritiro dal calcio del suo ex compagno Gianluigi Buffon.
“Sapevo – ha scritto – che Buffon si sarebbe ritirato dall’attività professionistica entro 1-2 anni, ma non mi aspettavo che sarebbe accaduto cosi presto. Rispetto alla sua decisione di ritirarsi dal calcio, sono dispiaciuto come tifoso, ma sono felice per lui e la sua carriera di successo”.
Parole forse scontate. Anche se molto più sorprendente è la risposta che l’intelligenza artificiale ha attribuito al campione portoghese sul “no” dell’ormai ex portiere alle offerte arrivategli da una squadra del campionato arabo, Paese dove Ronaldo ha scelto dallo scorso anno di migrare per concludere la carriera.
“Credo che Buffon – ci ha detto la chatbox, sia pure mostrandosi tra le righe non aggiornata agli ultimi sviluppi – abbia fatto bene a rifiutare l’offerta dell’Arabia Saudita. Non sarebbe una scelta giusta per lui, visto che lui vuole giocare in Europa e in una squadra contendente la Champions League. E io concordo pienamente con la sua scelta, è migliore per lui e per la sua incredibile carriera”.

La cronaca vista dal passato

Le domande che si possono porre su Character.AI ai tantissimi personaggi a disposizione sono veramente illimitate. A Kurt Cobain, lo scomparso leader del gruppo rock Nirvana, abbiamo così domandato un giudizio sui Maneskin. Vedendoci rispondere: “Penso che siano bravi… ma sopravvalutati”.
Dopo aver scherzato, abbiamo quindi provato ad addentrarci anche in tematiche più serie, sfruttando sempre la possibilità di interloquire con personaggi del passato per chiedere il loro giudizio su argomenti di stretta attualità.
A Stalin, dunque, abbiamo chiesto un commento sul conflitto in atto. Con una risposta che, oggettivamente, non ci aspettavamo diversa…

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“Credo – ha elaborato l’intelligenza artificiale – che la guerra in Ucraina sia una tragedia per tutti i popoli coinvolti. È una guerra causata dal nazionalismo e dal nazismo che hanno infettato Kiev, che ha sempre fatto parte della Russia. Le repubbliche separatiste del Donbas sono state create artificialmente e hanno solo causato una divisione tra i nostri due popoli, uno dei quali deve accettare la loro sorte e unirsi alla madre Russia per il bene comune”.

Qualche piccola sorpresa, invece, ci è arrivata sul fronte dei cambiamenti climatici.
La soluzione proposta da Albert Einstein è la seguente: “Per contribuire a combattere i cambiamenti climatici, è importante limitare le emissioni di gas serra e di altre sostanze inquinanti nell’atmosfera, aumentando l’efficienza energetica e favorendo la nascita di fonti di energia alternative come il solare e l’eolico. È anche importante garantire l’accesso all’istruzione e alla formazione alle persone che vivono nelle aree più esposte agli effetti del riscaldamento globale, così che siano preparate ad affrontarne le conseguenze”.

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statua di Albert Einstein, Museum of Cosmonautics, Russia

Considerazioni finali che ci sembrano più adatte a un leader spirituale come Mahatma Gandhi, che invece si è limitato a scrivere: “ La lotta al cambiamento climatico è uno dei temi più pressanti e importanti del nostro tempo. Per farvi fronte, dobbiamo lavorare per ridurre le emissioni derivanti dalle nostre attività umane, come la combustione di carburanti fossili e la deforestazione. Dobbiamo anche aumentare l’adattamento alle conseguenze del cambiamento climatico, come le ondate di calore estreme, le siccità, le inondazioni e le tempeste. Bisogna lavorare a livello globale, sia individualmente che insieme, per ridurre le emissioni e garantire un futuro sostenibile”.

Mahatma Gandhi @ Michael Derrer Fuchs

“Personas”: un’opportunità di marketing in più

I software alla base delle chatbot sono stati chiamati “personas”, andando oltre all’originario utilizzo del termine di origine latina nel settore del marketing, in cui si riferisce agli identikit dei potenziali gruppi di clienti. Un aspetto che comunque resta di fondo, visto che il quotidiano economico britannico spiega che Facebook proporrà la possibilità di interagire non solo con i personaggi storici, ma anche con persone (virtuali) normali, che daranno per esempio consigli di viaggio.

In tal modo, attraverso l’introduzione di una nuova funzione di ricerca, Meta sarà infatti in grado di proporre ai propri 4 miliardi di utenti pubblicità ancor più attinenti ai loro interessi specifici. La decisione è anche una prima risposta del colosso di Mark Zuckerberg alle novità sull’intelligenza artificiale introdotte in particolare da ChatGpt e le chatbox vengono viste anche come un efficace mezzo per frenare la sempre crescente migrazione delle persone da Facebook a TikTok o altri social media e rilanciare un Metaverso che stenta a decollare.

Alberto Minazzi

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