Dalla prenotazione ai rimborsi lampo, più tutele per chi vola: la commissione Trasporti del Parlamento europeo approva nuove regole. Ora la palla passa alla plenaria di Strasburgo
La commissione Trasporti (Tran) del Parlamento europeo ha approvato una serie di modifiche alle norme sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo. Obiettivo? Più chiarezza, più rimborsi, più diritti.
Ora la proposta dovrà essere votata dalla plenaria dell’Europarlamento, in programma dal 7 al 10 luglio, e poi negoziata con il Consiglio Ue.
Rimborsi più facili e veloci
Tra le novità principali spicca l’introduzione di un modulo unico per la richiesta di rimborso — anche precompilato — da inviare entro 48 ore dal disservizio.
Gli intermediari dovranno restituire i soldi entro 14 giorni.
Se non lo fanno, subentra direttamente la compagnia aerea, che avrà solo 7 giorni per pagare.
Chi viaggia con bambini sotto i 12 anni potrà riservare gratuitamente un posto accanto al minore.
E sui bagagli arriva un piccolo grande passo avanti: ogni passeggero potrà portare a bordo gratis un oggetto personale (max 40×30×15 cm) e un piccolo bagaglio a mano (massimo 7 kg e 100 cm complessivi).
Soprattutto, gli intermediari dovranno indicare in modo chiaro il prezzo totale, le commissioni applicate e le modalità di rimborso.
Diritti anche per chi ha disabilità e niente alibi sulle “circostanze eccezionali”
Le persone con mobilità ridotta avranno diritto a un accompagnatore gratuito e a un risarcimento se la sedia a rotelle o l’animale di assistenza viene danneggiato.
Le compagnie non potranno più appellarsi facilmente a circostanze eccezionali per evitare compensazioni.
Le proteste del personale, ad esempio, non saranno più una giustificazione valida.
Viaggi multimodali? Ora è più semplice
Chi usa più mezzi per lo stesso viaggio (es. treno + aereo) sarà meglio informato: il venditore dovrà indicare se il biglietto è unico, combinato o separato. Se il biglietto è unico, perdere una coincidenza non dovrà far perdere anche il diritto all’assistenza.
In caso di ritardo superiore ai 60 minuti, scattano obbligo di pasti, bevande e, se serve, alloggio gratuito. E se il passeggero non è stato informato a dovere, il venditore dovrà rimborsare — fino al 75% — e risarcire.