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Hotel Des Bains: dagli Emirati una spinta per la riqualificazione

Hotel Des Bains: dagli Emirati una spinta per la riqualificazione
L'Hotel Des Bains del Lido con lo sfondo della città di Venezia

L’annuncio dell’accordo con le banche raggiunto da Coima Sgr e Eagle Hills prelude allo sblocco della situazione dello storico albergo del Lido di Venezia, chiuso ormai da 15 anni

C’è un filo elegante e silenzioso che unisce il grande cinema d’autore alla storia dell’ospitalità italiana: è quello che passa per l’Hotel Des Bains del Lido di Venezia.
Qui, nel 1971, Luchino Visconti girava Morte a Venezia, trasposizione raffinata del romanzo di Thomas Mann, con Dirk Bogarde e Silvana Mangano. E ancora, nel 1996, parte delle riprese de Il paziente inglese – nove Oscar e un cast stellare, con Anthony Minghella, Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Kristin Scott Thomas, Willem Dafoe e Colin Firth – toccava questo luogo simbolico, insieme ad altre gemme del nostro Paese.
L’ Hotel Des Bains del Lido di Venezia, l’hotel che per decenni ha incarnato l’eleganza discreta della Belle Époque ma ora chiuso dal 2010, potrebbe ora avvicinarsi a una nuova stagione: un passo avanti decisivo verso la riqualificazione sembra essere stato compiuto, con l’obiettivo di riportarlo nel panorama dell’hotellerie di lusso internazionale, senza tradirne l’anima.

Des Bains: l’accordo per il rilancio

Coima Sgr, società leader negli investimenti, nello sviluppo e nella gestione di asset immobiliari per conto di investitori istituzionali, ha infatti annunciato oggi il raggiungimento dell’accordo con le banche per l’acquisto dell’intero debito pregresso dell’albergo, del valore nominale di 54 milioni di euro. In tal modo si potrà quindi procedere con il progetto di restauro e ammodernamento, che sarà finanziato attraverso la nuova realtà di “Coima Des Bains Fund”, a cui partecipano pariteticamente il più grande fondo nazionale italiano di rigenerazione urbana: Coima Esg City Impact Fund” e la società di sviluppo e investimento immobiliare Eagle Hills, che ha sede ad Abu Dhabi.
L’investimento emiratino, sottolinea il comunicato ufficiale, oltre a consolidare le relazioni del nostro Paese con gli Emirati Arabi va dunque visto anche come “un importante segnale di fiducia nella stabilità politica e nello sviluppo economico dell’Italia, in particolare nel settore alberghiero e turistico”. Coima ed Eagle Hills hanno inoltre anticipato l’intenzione di aprire il nuovo fondo ad altri investitori istituzionali e professionali, con l’obiettivo di contribuire alla riqualificazione del Lido di Venezia.

Hotel Des Bains al Lido di Venezia

Come sarà restaurato l’hotel del Lido di Venezia

Tra le prime anticipazioni, il progetto sul Des Bains prevede per l’hotel una “riqualificazione attenta e rispettosa”, per consentire la restituzione all’uso come resort di alta gamma. Oltre a proseguire nel rilancio già avviato anche della spiaggia antistante, da circa un secolo punto di riferimento nella stagione balneare dell’isola, è previsto anche il miglioramento del parco e degli spazi pubblici circostanti l’edificio, puntando nel contempo a gettare le basi necessarie al recupero della proprietà.
Per l’operazione complessiva è stato previsto un investimento da 200 milioni di euro.
“Più che un restauro – ha commentato il presidente di Eagle Hills, Mohamed Alabbar – la riqualificazione del Grand Hotel des Bains è una rinascita dell’eredità europea attraverso l’eccellenza moderna. Venezia è sempre stata un ponte tra mondi e siamo orgogliosi di far parte del suo futuro, portando la nostra esperienza nell’ospitalità di lusso in uno degli hotel più simbolici del continente”.  “L’Hotel Des Bains – aggiunge Manfredi Catella, ceo di Coima – rappresenta un simbolo di Venezia nel mondo e un patrimonio prezioso del nostro Paese. Condivideremo tempestivamente il programma con le istituzioni pubbliche per porre tutte le basi necessarie a riportare il Des Bains sulla mappa mondiale del turismo”.

hotel des bains
Ingresso Hotel Des Bains, Lido di Venezia

La soddisfazione del sindaco di Venezia

L’annuncio del positivo sviluppo nella vicenda dell’Hotel Des Bains è stato accolto entusiasticamente dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “Ho accolto con grande soddisfazione la notizia comunicatami personalmente da Manfredi Catella – ha dichiarato il primo cittadino –  del perfezionamento dell’acquisto della posizione bancaria relativa all’Hotel Des Bains, uno degli alberghi più iconici di tutta la città. Un altro passo in avanti per il recupero della struttura è stato fatto. Per questo, come sindaco, confermo la massima disponibilità ad attivarci per valutare le migliori soluzioni per rilanciare il Des Bains attraverso un processo di rigenerazione urbana di qualità, nell’interesse della comunità e dell’economia locale”.
Il progetto, infatti, si inserisce all’interno della più ampia visione di rilancio dell’isola iniziato con la chiusura del “buco” che per anni ha caratterizzato il sito dove sarebbe dovuto sorgere il nuovo Palazzo del Cinema, il completamento degli interventi legati alla Biennale e la valorizzazione del Palazzo del Casinò, gli investimenti sui servizi di mobilità pubblica, completamente elettrica, le manutenzioni diffuse e il rilancio del Bluemoon. Ma anche i progetti per la rinascita dell’ex Ospedale al Mare con il nuovo polo tecnologico e sanitario, . “Investimenti pubblici – conclude Brugnaro – che hanno attratto anche altri investitori privati. Lavoriamo uniti per restituire al Lido il ruolo internazionale che merita”.

L’Hotel Des Bains del Lido di Venezia

Des Bains: una storia tra fasti e cadute

Inaugurato (dopo 2 anni di lavori) il 5 luglio del 1900 e ricostruito nel 1919 dopo un devastante incendio nel 1916, l’Hotel Des Bains, che caratterizza il primo tratto del lungomare lidense arrivando dal centro dell’isola, si fa notare innanzitutto per l’imponente bianca facciata liberty che guarda verso la spiaggia, circondata da un rigoglioso parco verde. Per le stanze dell’albergo, ora spoglie dopo che gli altrettanto lussuosi arredi sono stati letteralmente depredati, sono passati grandi nomi del jet set: non solo il Nobel per la letteratura Thomas Mann, che trasse ispirazione per il suo già citato romanzo proprio in seguito ai suoi lunghi soggiorni nella struttura dell’isola, ma anche, per esempio, Maria Callas e Aristotele Onassis e addirittura fu sede di un incontro tra Hitler e Mussolini. Un primo recente tentativo di rilancio dell’hotel, uno dei simboli del Lido insieme all’altro grande albergo, l’Excelsior, tra le location più significative nei giorni della Mostra del Cinema, si chiuse senza successo per il fallimento della società Est Capital Sgr. Da quel momento, se la spiaggia ha proseguito la sua attività svincolata dall’albergo, con un recentissimo passaggio di mano nella gestione, se non le 190 stanze, quantomeno alcuni spazi interni sono stati utilizzati temporaneamente, per esempio nel 2016 ospitando una mostra fotografica in occasione del festival cinematografico.

Alberto Minazzi

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