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Arrivata a Venezia Zia Caterina: una visita alla città per i "suoi ragazzi"

Arrivata a Venezia Zia Caterina: una visita alla città per i "suoi ragazzi"

Zia Caterina è un momento di felicità nella vita dei bambini oncologici.
Arriva con il suo taxi coloratissimoMilano 25” pieno di pupazzi e super eroi, vestita di allegria e di forza per accompagnarli gratuitamente alle loro visite e terapie ospedaliere. O anche per delle gite fuoriporta come successo oggi, 28 giugno, a Venezia.
La signora di Prato che, dalla morte del compagno per malattia, ha trasformato il suo taxi per dar gioia ai bambini, si è presentata infatti con due suoi piccoli ospiti alla Smart Control Room del Tronchetto per una visita al Comando di Polizia locale con prova dei mezzi in dotazione.
“Ho il piacere e l’onore di accogliere nella città di Venezia zia Caterina, che torna a trovarci con il suo taxi bellissimo e coloratissimo, pieno di pupazzi, giocattoli e palloncini – ha annunciato l’assessore alle Politiche educative Laura  Besio – Zia Caterina è un’icona dell’amore. Credo che il messaggio grande che porta a Venezia sia quello di aiutare gli altri attraverso i mezzi che si hanno a disposizione. Il suo taxi è un mezzo, ma l’Amministrazione comunale ne ha molti, incluso l’impegno civico: per questo si mette al servizio delle persone che hanno bisogno di aiuto facendo rete sul territorio con le numerose realtà presenti”.

Zia Caterina

Dopo la tappa “istituzionale”, la visita in città di Zia Caterina, dei “suoi ragazzi” e delle loro famiglie è proseguita con un giro in gondola. Ad accompagnarla, Daniela Buranello, in rappresentanza della onlus “Il sorriso di Giovanni”, che sta realizzando diversi progetti con gli ospedali pediatrici e per i reparti di Oncoematologia pediatrica.
“Essere a Venezia con Daniela Buranello è bellissimo, è una mamma straordinaria che di fronte all’elaborazione del lutto non si è fermata – ha commentato Zia Caterina – In realtà da soli non si va da nessuna parte – ha continuato – La forza del mio taxi sta nel fatto he le persone salgono e lasciano la loro energia. E’ un progetto che si evolve con chi entra ed esce”.

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