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Venezia caput mundi

Venezia caput mundi

L’Unesco rilancia la storica vocazione della città lagunare come punto di incontro per un dialogo tra realtà metropolitane

 

L’ investitura è di quelle “che pesano”, perché arriva da un ente come l’Unesco, da sempre molto attento alle tematiche relative alla gestione delle città: «Oggi abbiamo la conferma del potenziale di Venezia come piattaforma per la cooperazione internazionale» ha pubblicamente dichiarato il direttore dell’Ufficio regionale dell’Unesco per la scienza e la cultura in Europa, Ana Luiza Thompson-Flores, a Palazzo Ducale, in occasione del secondo forum internazionale “Mille Città, milioni di cittadini: un progetto per il nostro futuro”, che si è svolta a Palazzo Ducale, ad inizio settembre.

Quello organizzato e fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Venezia sta diventando in effetti un appuntamento annuale di estrema importanza nell’agenda dei sindaci delle grandi città metropolitane d’Europa. Alla seconda edizione hanno infatti aderito i primi cittadini di realtà diverse tra loro, ma accomunate da problematiche similari: da Bordeaux a Gand, da Corfù a Lipsia, fino a Monaco nell’omonimo Principato, importanti sindaci europei (tra cui l’ex primo ministro francese, Alain Juppé, oggi alla guida del capoluogo della Gironda) hanno voluto intervenire in prima persona all’occasione di un confronto tra le “best practices” sui temi più vari, dalla mobilità alla sicurezza. Ma anche Heraklion, l’ucraina Kharkhiv, la turca Pendik, Sarajevo e Strasburgo hanno presenziato con personalità di spicco delle rispettive Amministrazioni. E, ad allargare la prospettiva oltre oceano, al tavolo era presente anche il capo dei Vigili del fuoco di New York, Daniel A. Nigro.

Pur essendo ancora alle fasi iniziali, il percorso avviato “da” e “a” Venezia lascia dunque intravedere che una strada diversa ed inclusiva per iniziare un nuovo approccio alla gestione delle principali sfide proposte dalle nuove realtà urbane è possibile. «I frutti del lavoro – ha spiegato nel suo intervento il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – si vedranno negli anni, senza pretendere di firmare fin da subito dei protocolli comuni. Penso che riunioni come questa possano aiutare a ricreare quell’amicizia internazionale che Venezia ha sempre avuto. Siamo di fronte ai primi inizi di una serie di nuovi rapporti per la città e mi piace pensare che, da questo incontro, i sindaci e i rappresentanti di importanti città del mondo hanno potuto portare a casa l’idea che a Venezia c’è una grande voglia di apertura e di discussione».

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