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Ulss 3 Serenissima: ospedali in grado di fronteggiare il coronavirus

Ulss 3 Serenissima: ospedali in grado di fronteggiare il coronavirus

In “zona arancione”, ma con alle spalle la forza di un sistema sanitario che si sta dimostrando in grado di gestire l’emergenza.
Per il Veneziano si apre così, con qualche notizia perlomeno rassicurante, un periodo di
4 settimane in cui il coronavirus condizionerà pesantemente la vita quotidiana dei residenti nella nostra provincia e in quelle limitrofe di Padova e Treviso.

Le rassicurazioni sono arrivate dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben. Il dg dell’azienda sanitaria ha fatto il punto della situazione all’indomani dell’entrata in vigore del nuovo provvedimento restrittivo adottato dal Governo fino al prossimo 3 aprile. Decreto che, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, coinvolge l’intero territorio della Venezia Metropolitana.

Le terapie intensive: posti liberi e nuovi letti

Il nodo cruciale, nell’assistenza medica ai contagiati, è quello dei reparti di terapia intensiva. A fronte di una maggioranza di casi asintomatici (o, comunque, gestibili con protocolli sanitari non di urgenza), coloro che sviluppano la malattia in forma più grave necessitano di un trattamento che può essere erogato loro in questi reparti.

Ebbene: il rischio di collasso, negli ospedali del Veneziano, sembra al momento non essere un problema.
“Le terapie intensive della Ulss 3 – ha dichiarato Dal Ben –
hanno ancora letti liberi per far fronte all’arrivo di nuovi casi”. Ma non solo. Il direttore ha annunciato che, proprio da oggi, lunedì 9 marzo, “vengono attivati, con il sostegno della Regione Veneto, ulteriori 7 posti letto intensivi, per essere preparati ad ogni evenienza”.

Il totale di posti letto di terapia intensiva a disposizione negli ospedali dell’Ulss Serenissima sale così a quota 61.
“Nelle
prossime settimane – ha aggiunto il dg – aumenteremo ancora di altri 9 posti letto in grado di accogliere casi gravi da coronavirus, per giungere a 70”.

Reparti verso la normalità

Si stanno in ogni caso potenziando anche i posti letto di terapia semintensiva e di malattie infettive: i più appropriati per gestire il percorso di cura dei pazienti affetti da coronavirus. Nella Ulss 3 erano 98 e ora si arriva a 144.
Nello specifico, a Mestre si passa da 44 a 57; a Venezia da 31 a 42; a Dolo-Mirano da 14 a 27; a Chioggia da 9 a 18.

L’Ospedale dell’Angelo di Mestre

Secondo quanto comunica l’Ulss 3 si sta assestando anche la situazione nei reparti.
Questo anche grazie al
progressivo rientro degli operatori in quarantena.
Al
Civile sono stati riaperti rianimazione, medicina e geriatria (dove si erano inizialmente bloccati i ricoveri), così come psichiatria (che aveva registrato una riduzione di posti letto). Tra i reparti che erano stati chiusi e ora sono riaperti vi sono anche la rianimazione di Dolo e il reparto medicina di Mirano.

Anche a Jesolo nuovi posti letto

L’ospedale di Jesolo pur ricadendo nel territorio veneziano metropolitano fa parte di un’altra Ulss (la numero 4). Ma anche l’azienda sanitaria del Veneto Orientale ha previsto una serie di misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza. Da domani, nel presidio del litorale sarà attivata, al piano terra, un’area di terapia intensiva dotata di 8 posti letto, a supporto delle esigenze locali e della rete delle terapie intensive dell’intera regione. Sono state infatti completate le consegne degli 8 ventilatori necessari per l’assistenza. Le attrezzature sono state acquistate per metà dall’Ulss e per metà dalla Regione.

Sempre da domani, al primo piano dell’ospedale jesolano, sarà attivata una nuova area di ricovero da 11 posti letto dedicati ai pazienti risultati positivi al coronavirus. Negli spazi precedentemente destinati a lungodegenza, medicina fisica e riabilitazione saranno collocati i pazienti provenienti dalla terapia intensiva e gli altri positivi che necessitano di ricovero.

Nuove assunzioni di personale

La Regione ha autorizzato, su tutto il territorio veneto, anche nuove 525 assunzioni di personale per fronteggiare l’emergenza.
L’
Ulss 3 potrà così contare su 56 nuovi professionisti. Nello specifico, si tratta di 2 biologi, 24 infermieri, 2 tecnici di laboratorio, 1 tecnico della prevenzione, 4 assistenti sanitari, 18 oss, 5 operatori tecnici.

Risorse necessarie, soprattutto a fronte del quadro relativo agli operatori in isolamento perché entrati in contatto stretto con i contagiati. Il totale ammonta a 223: 103 a Mestre, 63 a Venezia, 35 a Mirano, 22 a Chioggia.
In tutti e quattro gli ospedali, la categoria più interessata è quella degli
infermieri (rispettivamente 59, 40, 18 e 12 nei singoli ospedali). Molti stanno rientrando dalla quarantena.

I pazienti migliorano

Dal Ben ha quindi fornito un’ulteriore notizia rassicurante: “Aumentano tra i ricoverati i casi di pazienti che migliorano le loro condizioni. E, in alcuni casi si avviano, da una situazione estremamente grave, verso l’autonomia respiratoria”.
È vero, insomma, che il contagio si sta allargando e si sta avvicinando il momento di picco. Ma sono sempre più coloro che, pur contagiati, hanno superato la malattia. E, nel suo secondo bilancio sulle azioni di contrasto alla diffusione del virus, l’Ulss 3 ha evidenziato anche come,
grazie alle misure di isolamento, si è ottenuto un contenimento dell’epidemia.

Quantificando la situazione, nel territorio dell’Ulss Serenissima, dal 3 al 7 marzo sono state individuate 119 persone positive (di cui 6 provenienti dall’Ulss 4). 39 di questi soggetti sono ricoverati, 16 in terapia intensiva e 23 in altri reparti.
Si tratta in grandissima parte di
anziani, visto che 12 hanno tra i 70 e 79 anni e 15 superano gli 80 e 2 i 90. I positivi non ricoverati sono dunque 80: 30 operatori e 50 familiari.

Nel dettaglio territoriale, all’Ospedale dell’Angelo, sono ricoverati 23 pazienti, di cui 9 in terapia intensiva.
Al Civile di Venezia, i ricoverati sono 11 ricoverati, di cui 4 in terapia intensiva e 7 nei reparti.
All’Ospedale di Mirano si contano 5 ricoverati, di cui 3 in terapia intensiva e 2 in reparto. Nessun ricovero, invece, a Dolo e a Chioggia.

Il coronavirus in Italia: attenzione soprattutto per anziani e malati cronici

Allargando il quadro, lo studio presentato dall’Ulss si sofferma anche sui dati nazionali. Dal 4 al 7 marzo, in Italia sono deceduti 105 pazienti, con un’età media di 81 anni. Quasi la metà (42,2%) rientra nella fascia tra 80 e 89 anni, a cui va aggiunto un ulteriore 14,1% di over 90. Al di sotto dei 70 anni, i deceduti sono solo l’11,2%, di cui appena il 2,8% under 60. L’età media dei positivi, del resto, si attesta a 60 anni.

Un altro dato da tenere in considerazione, relativamente ai soggetti deceduti, è quello legato alla presenza di altre patologie. Ben il 67,2% delle vittime presentava infatti, prima del contagio, almeno 3 altre patologie. 3 su 4 (74,6%) dei 105 pazienti soffriva di ipertensione. Poco meno (70,4%) di cardiopatia ischemica. 1 su 3 (33,8%) di diabete mellito.

In Veneto, i controlli effettuati attraverso i tamponi sono stati 13.023.
2.218 quelli fatti nell’Ulss 3,
dove i casi positivi sono risultati
 119.
Le persone controllate dall’azienda sanitaria veneziana sono state 1.668: 620 tra il personale sanitario, 1.048 (il 63%) tra i soggetti esterni.

I consigli dell’Ulss 3

Il bilancio dell’Ulss 3 chiude la seconda settimana di emergenza coronavirus. Il direttore generale, ha quindi ricordato quanto è importante rispettare, in questo momento, le buone pratiche come quella dell’isolamento: “Sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità – ha detto Dal Ben – studi e ricerche mostrano inequivocabilmente come l’isolamento sociale influisce in maniera piena e forte sul contenimento della diffusione del virus”.

Si ricorda infine che è stato attivato un numero di telefono regionale per l’emergenza da coronavirus: 800 462340. Anche l’Ulss 3 ha messo a disposizione un numero verde: 800 938811, attivo dalle 9 alle 17. A questo numero aziendale, stanno chiamando mediamente 20 persone al giorno.

3 commenti su “Ulss 3 Serenissima: ospedali in grado di fronteggiare il coronavirus

  1. Un grazie di cuore a tutto il personale sanitario che sta “dimenticando ” se stesso a favore del prossimo.Che Dio vi benedica!


  2. Con il vostro operato state dimostrando dove batta il cuore migliore del Paese. Grazie!


    • Grazie siete stati degl’ANGELI , DOTTORI ANESTESISTI ,PERSONALE INFERMIERISTICO ,TUTTTTTTIIIIIIIIIII❤️


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