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Tsunami a Stromboli, terremoto a Vulcano: alle Isole Eolie, la terra si è svegliata

Tsunami a Stromboli, terremoto a Vulcano: alle Isole Eolie, la terra si è svegliata
Stromboli, immagine del flusso piroclastico ripresa della telecamera visibile di quota 190 metri (ph.@https://ingvvulcani.com)

Eventi vulcanici e maremoto a Stromboli, terremoto a Vulcano

Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia affermano che non ci sono relazioni dirette tra i diversi eventi.
Di certo, però, le ultime sono state ore di tensione, alle isole Eolie, dove prima si è registrata una forte scossa di terremoto a Vulcano e poi è iniziata un’intensa attività vulcanica a Stromboli.

Il terremoto

Nella mattinata del 4 dicembre 2022, i sismografi dell’Ingv hanno registrato, alle 8.12 ora italiana, una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 gradi con epicentro in mare, a sud-ovest dell’isola di Vulcano, la più meridionale dell’arcipelago.
La scossa è partita da una profondità ridotta, 3 km, ed è stata avvertita dalla popolazione, che però non ha segnalato danni. Una seconda scossa, meno intensa (2.0 gradi), è stata registrata dopo 6 minuti, alle 8.18, con epicentro nei pressi della prima, a 6 km di profondità.

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@INGV

Altre scosse sono seguite poco distante, fino alla mattinata di lunedì 5 dicembre. La terra è nuovamente tremata, nella stessa zona al largo delle Eolie, alle 21.16 di domenica (magnitudo 2.1, epicentro a 13 km di profondità). Alle 6, invece, una scossa da 3.1 gradi è stata registrata sempre in mare, ma a nord delle Eolie, con epicentro a 292 km nel sottosuolo.

L’eruzione a Stromboli

A partire dalle 15 (ora locale) del pomeriggio di domenica è intanto cominciata l’attività vulcanica a Stromboli, dove sono stati coinvolti l’area craterica e la Sciara del Fuoco.
I primi segnali registrati, come riporta l’Ingv, si sono legati a un incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico.
Dopo 10’ è quindi iniziato un trabocco lavico accompagnato da una concomitante intensa attività esplosiva, entrambi dall’area craterica settentrionale.
La situazione si è evoluta con un’esplosione più intensa dall’area craterica centro-meridionale e sono stati osservati dei piccoli crolli di materiale lungo la parte alta della Sciara del Fuoco.
“Mentre continuava il trabocco lavico e l’attività esplosiva – precisa l’Ingv – si è formato un (o più) flusso(i) piroclastico(i) probabilmente innescato/i dal crollo di una parte dell’orlo craterico del settore Nord”.

L’evoluzione dell’eruzione

Alle 16.19 si è verificato anche un ulteriore flusso piroclastico durato diversi minuti, che ha prodotto abbondanti quantità di ceneri, impedendo temporaneamente la vista della zona sommitale. Il materiale fine è stato disperso da deboli venti in direzione sud-ovest.

Stromboli, flusso piroclastico ripreso dalla telecamera all’infrarosso di quota 190 m (ph.@https://ingvvulcani.com)

“I flussi piroclastici generati, che si sono propagati lungo la Sciara del Fuoco – riprende la ricostruzione dei sismologi – hanno dato origine ad una grande quantità di cenere e, una volta raggiunta la costa, hanno generato delle perturbazioni del moto ondoso che sono state registrate dal sistema osservativo delle MEDE”.
Il pennacchio di fumo in uscita dal vulcano è risultato visibile anche dalle isole vicine. E il maremoto, provocato probabilmente dal distacco dei lapilli, ha provocato un’onda alta quasi un metro e mezzo. La colata lavica, che si è incanalata lungo la Sciara del Fuoco dalle 16.40, ha raggiunto la linea di costa verso le 17.

Eruzione e terremoto

L’eruzione dello Stromboli ha generato anche scosse sismiche, indipendenti da quelle al largo di Vulcano, con l’ampiezza del tremore che ha raggiunto livelli molto alti attorno alle 16. Un segnale sismico di notevole ampiezza è stato quindi registrato alle 16.19.
Successivamente, precisa l’Ingv, “l’ampiezza del tremore vulcanico si è attestata su livelli medio-alti, con tendenza all’incremento”.
“I segnali attualmente disponibili delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo – conclude l’articolo pubblicato sul sito dell’Istituto – non mostrano variazioni di rilievo”.
Intanto, gli ultimi aggiornamenti segnalano che l’emissione di lava dal cratere nord dello Stromboli prosegue. E sull’isola sono rimaste chiuse le scuole, mentre il sindaco di Lipari deciderà, insieme alla Protezione civile e ai centri di competenza che monitorano il vulcano, se dare momentaneamente lo stop alle escursioni sul vulcano.

Alberto Minazzi

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