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Solidiamo: tutto in un'unica squadra

Solidiamo: tutto in un'unica squadra

Il piccolo negoziante di alimentari sotto casa. Il barbiere o il falegname di fiducia.
Il bar o il ristorante in cui si può entrare e chiedere “il solito”.
Sono solo alcuni esempi di quegli esercizi commerciali, comunemente definiti “di prossimità”, che spesso sono il primo segnale della vitalità di una città. Attività che, come e molte volte più di altre, sono state messe in ginocchio dall’emergenza coronavirus e che oggi stentano a ripartire.
Pagano non solo i mesi di chiusura ma una propensione all’ acquisto ridotta e un aumento delle spese per adeguarsi alle misure anticontagio.
Nasce da questi presupposti la piattaforma “Solidiamo”, in cui i consumatori possono cambiare prospettiva e schierarsi concretamente a fianco dei negozianti.

L’idea

Per sostenere un piccolo negoziante, spesso, basta andare a fare nel suo negozio i piccoli acquisti quotidiani.
Un gesto semplice che, però, diventa impossibile se il negozio resta chiuso, spesso per problemi legati alla mancanza di liquidità economica.
L’idea partita dal Dipartimento di Management dell’Università di Ca’ Foscari, in collaborazione con alcuni imprenditori e professionisti, è dunque semplice. Il consumatore, cioè, può decidere non solo di effettuare una donazione per sostenere un esercizio di quartiere, riconoscendone il ruolo sociale e la natura di “bene comune”. Ma, soprattutto, attraverso la piattaforma (www.solidiamo.it) può anche scegliere di anticipare il pagamento di un acquisto futuro. Che si concretizzerà una volta superata la fase di emergenza, sfruttando un voucher della durata di 6 mesi.

Attraverso il progetto solidale, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori avranno dunque a disposizione più tempo per riorganizzare l’attività e, nel caso, per rivedere il proprio modello di business, per consentirne la sopravvivenza.

La piattaforma

Il modello cui si ispira la piattaforma multilaterale è solidale e a base volontaria. Non è richiesto ai negozianti alcun costo per l’iscrizione né è previsto che dalle transazioni tra utenti ed esercenti risultino dei guadagni per “Solidiamo”
Il consumatore, poi, è chiamato ad avere un ruolo sempre più attivo: non solo attraverso il suo contributo economico diretto, ma anche segnalando alla rete comune le attività di fiducia che si trovassero in una situazione di particolare difficoltà, per attivare un sostegno da parte degli altri aderenti.
Per questo, il progetto resta aperto e alla ricerca di nuovi partner. Così come, pur partendo dal Veneto, è pronto ad aprirsi all’intero territorio nazionale, affinché la “squadra solidale” sia sempre più efficace nel sostegno alla ripartenza.

 

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