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Porto di Palermo: al terzo posto tra i più belli del mondo

Porto di Palermo: al terzo posto tra i più belli del mondo

E’ la principale via d’accesso alla Sicilia sia per passeggeri, sia per merci e uno dei più bei porti naturali d’Europa

Ci sono luoghi in cui il porto non rappresenta soltanto un punto d’accesso alla città, ma un autentico biglietto da visita che ne esprime l’identità. È il caso di Palermo, il cui porto, grazie alle sue caratteristiche, è stato classificato al terzo posto tra i più belli al mondo dagli esperti di viaggi di AllClear Travel Insurance.
Cosa lo rende speciale? Non è soltanto una questione di dimensioni — essendo uno dei maggiori porti naturali del Mediterraneo — ma soprattutto la sua immagine suggestiva. Con il cielo azzurro che lo incornicia, i vivaci mercati e i caratteristici ristoranti che lo circondano, merita una visita anche per chi arriva in città via terra.

La porta d’accesso naturale alla città

Il porto di Palermo ha conquistato il podio collocandosi terzo in classifica dopo quello di La Valletta, la capitale di Malta e di Ushuaia, in Argentina. E’ uno dei più bei porti naturali d’Europa e grazie alla sua posizione geografica favorevole rappresenta un approdo strategico.
Operativo da oltre duemila anni, ha da sempre collegato l’isola con le grandi civiltà del Mediterraneo e oggi è capace di incantare per la suggestiva atmosfera che vi si respira quando si arriva, in particolare nell’ora del tramonto, quando le architetture in pietra arenaria che lo circondano si tingono di una luce calda e avvolgente.

porto

Chi sbarca a Palermo viene accolto da in insieme straordinario di architettura arabo-normanna che si mescola alla vivacità dei locali e dei mercati come Ballarò e Vucciria. Un mix che rende il luogo unico. E’ un porto che accoglie traghetti, navi da crociera, yacht e scafi da diporto e che sta vivendo un processo di riqualificazione per meglio integrarsi con il centro storico e diventare una porta d’accesso pedonale alla città.

Palermo e il suo porto, gioielli della Sicilia

Il porto di Palermo presenta una caratteristica particolare a differenza di altri: è infatti progettato per essere direttamente collegato al cuore della città, facilitandone l’accesso a piedi. Si estende dalla zona della cala, il vecchio porticciolo, verso nord, inglobando le aree dell’Arenella e dell’Acqua Santa.
Guardando ai dati su passeggeri e merci è uno dei maggiori del Mediterraneo con una movimentazione merci tra gennaio e giugno 2025 di 3.876.511 tonnellate e 1.049.239 passeggeri, in aumento del 7,5% sul 2024.
La storia del porto di Palermo risale ai Fenici ed è profondamente legata allo sviluppo della città, la capitale e il maggiore centro economico dell’isola. Risale all’VIII secolo la nascita del primo nucleo urbano, ad opera dei Fenici, nel sito dove sorge l’attuale centro storico della città, un tempo emporio utilizzato per gli scambi commerciali con le popolazioni locali.

Per molti secoli Palermo divenne la base strategica dei Cartaginesi nel Tirreno e obiettivo primario della politica commerciale dei Romani che nel 254 a.C. riuscirono a espugnare la città.
Fino al VI secolo d.C. il porto mantenne inalterate le sue principali caratteristiche e con la conquista araba divenne centro di gran parte del traffico tra i Paesi arabi del Mediterraneo. In questo periodo ebbe la sua prima grande trasformazione con la costruzione della cittadella fortificata. Nel 1064 l’attività portuale si intensificò e agli inizi dell’800 vi fu un grande sviluppo dei traffici marittimi. Dopo la seconda guerra mondiale i bombardamenti resero necessari interventi di ricostruzione e ammodernamento.

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Tag:  Porti, Sicilia

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