In occasione dei 171 anni della Polizia di Stato, ricordati anche i 120 anni della Polizia scientifica e i 100 dell’Interpol
Sono “donne e uomini impegnati, ogni giorno, a incarnare i principi della nostra Costituzione”, come ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprimendo “gratitudine e apprezzamento” a tutti coloro che, indossando l’uniforme della Polizia di Stato, garantiscono quotidianamente la nostra sicurezza.
“La dedizione al bene comune che caratterizza l’azione del Corpo a rischio della vita nell’adempimento del proprio dovere – prosegue il messaggio inviato dal presidente al capo della Polizia, Lamberto Giannini – rappresenta un patrimonio e un esempio prezioso”.
Il 12 aprile, come ogni anno, è la giornata dell’anniversario della Polizia di Stato, che ha celebrato la ricorrenza per il suo 171° “compleanno” nella cerimonia nazionale al Pincio, a Roma, e in tutte le questure d’Italia. Ed è un anno ancor più importante, il 2023, per le forze dell’ordine, visto che si celebrano i 120 anni della Polizia scientifica e i 100 dell’Interpol.
I 171 anni della Polizia di Stato
La giornata è rivolta in particolare al ricordo di tutti i poliziotti che hanno perso la vita nell’esercizio del dovere. A loro è stata dedicata la corona deposta dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e dal prefetto Giannini (che aveva incontrato la sera precedente i familiari delle vittime) nel Sacrario dei Caduti, presso la Scuola superiore di Polizia.
Inoltre, nell’occasione, il presidente Mattarella ha concesso quest’anno la medaglia d’oro al valor civile alla Bandiera della Polizia di Stato per le attività svolte dal personale dei reparti mobili.
Nel corso della solenne cerimonia sulla terrazza del Pincio, poi, il conferimento alla memoria delle medaglie d’oro al valor civile e al merito civile, riconoscimento della Repubblica all’estremo sacrificio di 6 poliziotti che hanno perso la vita. Tra questi, Domenico Zorzino, deceduto il 3 marzo scorso nel tentativo di salvare una persona inabissata in un canale nella sua vettura. Infine, conferite le promozioni per merito straordinario ai poliziotti che si sono distinti per gli eccezionali risultati conseguiti in attività operative e nelle competizioni sportive.
I 120 anni della Polizia scientifica
Da 120 anni, la Polizia di Stato può contare sull’importante articolazione della Polizia scientifica, struttura specializzata nelle indagini, con competenze nel campo delle scienze biologiche, chimiche, fisiche e dattiloscopiche. La sua fondazione risale infatti al 1903, dando seguito al ciclo di conferenze organizzato l’anno precedente dal medico legale Salvatore Ottolenghi, allievo del “padre” della criminologia moderna Cesare Lombroso, con l’istituzione anche del primo corso in materia destinato a 35 funzionari di polizia.
Già dal 1899, Ottolenghi sottolineava la necessità di utilizzare nuovi metodi di identificazione personale più validi di quelli utilizzati al tempo. “Occorre uno studio – scriveva nel suo trattato “Il segnalamento del delinquente in servizio della Polizia giudiziaria” – in cui all’impressione soggettiva venga sostituendosi più che è possibile quella oggettiva, eliminando il più possibile l’apprezzamento dell’individuo”. E concludeva: “Bisogna passare da una polizia “empirica” a una polizia “scientifica””.
I 100 anni dell’Interpol
Era invece il 1923 quando, a Vienna, 20 Paesi diedero vita all’Organizzazione internazionale della Polizia criminale, fondata da Johannes Schober e ribattezzata nel 1946, dopo la rifondazione, “Interpol” su proposta del poliziotto italiano Giuseppe Dosi.
In un secolo di vita, l’organizzazione dedita alla cooperazione di polizia e al contrasto del crimine internazionale è cresciuta e oggi riunisce 192 Stati: praticamente tutte le Nazioni del Mondo, con poche eccezioni a partire da Corea del Nord e Kosovo.
Una crescita non solo numerica, quella dell’organizzazione guidata dal segretario generale Jürgen Stock, presente alla cerimonia romana. Dal 15 ottobre 1996, all’Interpol è stato riconosciuto, tra l’altro, lo status di osservatore dell’Assemblea generale dell’Onu. Non avendo agenti operativi, il ruolo dell’organizzazione è puramente di coordinamento degli uffici centrali di polizia internazionale presenti in ogni Stato membro. Ma svolge una fondamentale azione di repressione della criminalità, forte di 19 database condivisi, utilizzati oggi per la ricerca di almeno 70 mila criminali.
Alberto Minazzi
