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Pnrr: accordo tra Guardia di Finanza e Regione Veneto per la sorveglianza

Pnrr: accordo tra Guardia di Finanza e Regione Veneto per la sorveglianza

Tante opportunità. Tanti rischi. Il Pnrr e i finanziamenti collegati non sono immuni da eventuali distorsioni rispetto alle finalità per le quali sono erogati.
Al fine di evitare che i fondi finiscano nelle mani sbagliate, la regione Veneto ha sottoscritto oggi con la Guardia di Finanza un protocollo in base al quale, pur rimanendo autonome, le due realtà dialogheranno per vigilare sui flussi di risorse.
Si tratta del primo accordo di questo tipo preso in Italia dopo l’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“L’obiettivo – ha dichiarato il presidente del Veneto Luca Zaia – è quello che questi miliardi, e la leva finanziaria che ne deriverà, siano effettivamente calati nei territori, prendendo un corso di legalità e non di illegalità, producendo benefici alle persone nell’ottica della massima trasparenza”. Il Veneto, ha aggiunto il presidente, vuole farsi così trovare pronto anche a un’ulteriore allocazione delle risorse, in quanto, ha previsto Zaia “ci sarà un overbooking, che creerà una sorta di salvadanaio nazionale da cui poter attingere, visto che alcune comunità non saranno in grado di investire al livello richiesto”.
Concretamente, il lavoro di sorveglianza lo farà un applicativo di nuova generazione.
“L’applicativo che abbiamo realizzato – ha spiegato il comandante delle Fiamme Gialle venete, Giovanni Mainolfi – fa una cosa semplicissima, ma mai attuata finora: anziché ragionare sui dati, lo fa sulle informazioni che emergono dall’incrocio di questi dati. Le risultanze derivano da algoritmi, elaborati sulla base della nostra esperienza, che sono in grado di correlare le informazioni raccolte, dicendo cose di cui in precedenza non eravamo a conoscenza. Questo accordo innovativo – ha concluso Mainolfi – apre un nuovo fronte, che è anche una scommessa, che ci deve spingere sempre più verso la prevenzione, andando se possibile sempre più verso la gente. E siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a proporre un nuovo modo per far sì che le risorse si traducano in reali opportunità”.

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