Green Art: a Palermo la prima opera datapoietica dedicata a un fiume

A Palermo, dal 28 al 30 aprile, in programmazione tre giorni di arte durante i quali sarà presentata la prima opera  datapoietica dedicata ad un fiume.
Si tratta di un’opera alimentata da dati e ispirata alla vegetazione della costa palermitana.
Il fiume che rigenera attraverso una scultura animata dai dati raccolti dai Custodi dell’Acqua trasformandoli in luci e suoni è l‘Oreto.
Ideata dagli artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, l’oopera rappresenta un modo diverso di guardare alle nuove sensibilità ecologiche, per meditare sullo stato di salute del fiume e riflettere sui possibili futuri della sua rigenerazione.
Interamente digitale, l’opera, realizzata con la direzione scientifica e tecnologica del centro di ricerca HER: She Loves Data (il supporto tecnico del Fablab Palermo) fa parte del progetto U-DATInos vincitore del premio Creative Living Lab II Edizione promosso dal Ministero della Cultura e sarà fruibile presso l’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva.
La tre giorni di opening inizia il 28 aprile con lo svelamento dell’opera e con un dibattito al quale parteciperanno artisti, istituzioni locali e cittadini.
Il 29 aprile ci sarà un seminario in due atti sul tema dell’abitare dati e computazione, confrontandosi con quella “transizione verde e digitale” cui l’Europa punta come traguardo.
Fra gli ospiti, Maria Grazia Mattei (MEET), Saveria Teston (progetto UIA-DARE Ravenna), Gianluca Misuraca (PoliMi), Emanuele Bompan (Materia Rinnovabile), Simone Arcagni (UniPa).
Il 30 aprile invece è previsto un viaggio nella poetica dell’acqua dialogando fra curatori e artisti con un focus su come l’opera è stata prodotta.