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Lo IUAV di Venezia premia le migliori tesi di laurea 2023

Lo IUAV di Venezia premia le migliori tesi di laurea 2023
Studenti Iuav venezia - Ph© Laboratorio Fotografico Iuav

Dalla traduzione di un’opera letteraria in uno spazio abitabile al nuovo benessere abitativo, dall’architettura cimbra alle case di comunità della nuova sanità territoriale: idee giovani per l’architettura di domani

L’appuntamento è per domani alle ore 10 nell’aula magna ai Tolentini dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia alla presenza del rettore Benno Albrecht e del coordinatore della didattica Giuseppe D’Acunto. E’ lì che si svolgerà la IX edizione del “Premio miglior tesi”, il riconoscimento che valorizza l’eccellenza delle tesi di laurea magistrale in tutte le discipline offerte dall’Ateneo vale a dire Architettura, Arti Visive, Design, Moda, Pianificazione, Teatro e arti performative. Le tesi sono state valutate da una commissione esterna che per ogni settore ha individuato i vincitori tra una selezione di 51 lauree segnalate dai coordinatori dei corsi di studio.

I vincitori per il 2023

Per Architettura il vincitore è lo studente Xiang Ziqi con uno studio che progetta la traduzione di un’opera letteraria cinese in uno spazio abitabile.
Anche per la sezione Arti Visive primeggia un cinese, Yang Peiwen per il suo studio comparativo dei criteri di selezione dell’arte contemporanea cinese alla Biennale di Venezia e alla Biennale di Shanghai.
Passando al Design, trionfa Francesca Melato con la tesi che indaga la relazione tra spazio dell’abitare, natura e persona per promuovere la ricerca di un nuovo benessere abitativo, mentre per il settore Moda vince Gia Mussi con un lavoro focalizzato sul rapporto tra abbigliamento e identità transgenere.

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Iuav Venezia studenti Design – Ph.© Damiano De Vecchi

L’area Pianificazione premia Alessandra Soscia con uno studio sulla città di Buenos Aires. La tesi analizza il rapporto tra città formale e città informale e le questioni urbane relative a sicurezza, integrazione, gentrificazione (trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio, con conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni, ndr).
Vincitrice per il settore Teatro e arti performative è Chiara Cecconello con una tesi che esplora il mito ancestrale dell’anguana (creatura legata all’acqua con caratteristiche simili a quelle di una ninfa, ndr) in relazione alla vocalità “organica” e alle poetiche dell’inudibile.

Un premio alla tesi su questioni di genere e i Premi Grenfellove e “Eleonora Suglia”

Quest’anno per la prima volta è stata introdotta una nuova categoria che affronta questioni di genere quali parità, diritti, opposizioni alle discriminazioni.
Il premio è’ stato attribuito alla tesi di Keli Kadriu che indaga l’importanza dell’ambiente costruito per promuovere il benessere mentale nei giovani adulti affrontando le necessità di cura delle fragilità e il loro diritto alla salute attraverso una accurata progettazione inclusiva. Kadriu si aggiudica anche il Premio Fondazione Grenfellove destinato a laureati in architettura e pianificazione assieme a Filippo Piana, che lo ottiene per la tesi in architettura cimbra con analisi e criteri di intervento sulle abitazioni cimbre nel comune di Asiago e Alessandro Leonardi per lo studio sulle case della comunità come nuovo modello di sanità territoriale.

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Il premio “Eleonora Suglia”, dedicato alla studentessa in Design della moda prematuramente scomparsa nel 2017 e che consiste in un beneficio di studio, istituito dalla famiglia della giovane, di 5 mila euro all’anno per 10 anni, a sostegno degli studi e della ricerca sperimentale, è stato assegnato a Gianni Mattarucco, come si legge nella motivazione “per saper unire alla sperimentazione nel design e nella modellistica una particolare attenzione all’analisi degli elementi che ritmano la nostra quotidianità: dalla politica alla religione, dalla famiglia, all’espressione di genere, che sono al centro della sua poetica progettuale”.

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