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Internet gratis: la rete di WiFi Italia si allarga

Internet gratis: la rete di WiFi Italia si allarga

Continuano a crescere le adesioni e le installazioni gratuite di hotspot nell’ambito del progetto del MiSe che coinvolge Comuni e ospedali

Per navigare gratis su internet basta una app (scaricabile da Google Play o App Store), seguita da una registrazione inserendo la propria e-mail come nome utente e scegliendo una password, senza bisogno di autenticarsi nuovamente dopo la prima registrazione.
E sono oltre mezzo milione gli italiani (esattamente 525.110, all’ultimo aggiornamento) che possono farlo all’interno dei Comuni e degli ospedali che hanno aderito al network WiFi Italia, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico.
Perché non sono poche nemmeno le zone interessate dal progetto. Gli hotspot della rete sono già installati in 1.763 realtà, comprese masserie, scuole e progetti speciali, raggiungendo un totale di 12.337, comprese le reti federate dei Comuni, individuabili nella mappa geolocalizzata (https://wifi.italia.it/it/il-network.html).
A questi va inoltre aggiunta la rete di Poste Italiane, federata a WiFi Italia, con i suoi 10.723 access point.
La rete nazionale di accesso gratuito e semplice a internet, i cui lavori di sviluppo sono stati affidati dal MiSe a Infratel il 23 gennaio 2019, sta dunque finalmente prendendo piede, anche grazie agli ulteriori 45 milioni di euro di finanziamento, in aggiunta agli 8 iniziali.

Network WiFi: la costituzione della rete

La rete libera e gratuita unica sull’intero territorio italiano si basa in primo luogo sugli hotspot wireless di proprietà di Comuni e Amministrazioni locali (Città metropolitane, Province e Regioni) che decidono di entrare gratuitamente nel network.
Federando la propria rete, sottolinea il sito del progetto, si possono sfruttare “un grande bacino d’utenza, massima visibilità, accessi dei cittadini liberi, gratuiti, facilitati e sicuri”.
Tutti i Comuni possono però anche richiedere la realizzazione di nuovi punti hotspot wifi. La realizzazione, a carico di Infratel Italia e affidata a Tim, è completamente gratuita per gli enti locali e comprende configurazione, gestione e manutenzione per 3 anni.
Gli ultimi installati sono quelli di Casalincontrada (in Abruzzo), San Bartolomeo in Galdo (in Campania), Molorchio (in Calabria) e Tusa (in Sicilia).
A carico dei Comuni restano solo le spese per l’alimentazione elettrica degli apparati e della connettività internet.
L’unica eccezione riguarda i Comuni dei territori colpiti dal sisma del 2016, al centro di un progetto dedicato, da cui deriva anche la non necessità di previa registrazione.

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Rete federata WiFi Italia (da wifi.italia.it)

Le adesioni alla rete e gli ospedali

Il primo passo per l’installazione degli hotspot gratuiti è infatti la richiesta che va presentata dagli enti locali online sulla apposita piattaforma web.
L’ultima amministrazione locale che ha aderito al progetto è Bracigliano, in Campania, portando il totale delle registrazioni a 4.473, di cui 3.899 Comuni.
I progetti con convenzione firmata con Infratel sono invece 2.475, tra i quali 2.150 facenti capo ai Comuni.
Tutte le attività si svolgono d’intesa con le Amministrazioni locali.
Sono comunque previste priorità per l’installazione degli hotspot, a partire sempre dai 138 Comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria coinvolti nel terremoto del 2016 e dai piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 2 mila abitanti.
Il progetto, inoltre, da marzo 2020 è stato esteso agli ospedali pubblici e alle altre strutture sanitarie. Il meccanismo di adesione anche in questo caso passa attraverso una registrazione, da effettuare tramite e-mail dedicata (ospedaliwifitalia@infratelitalia.it). È prevista l’installazione fino a 5 mila access point: a oggi ne sono stati installati 3.256, con l’adesione di 279 strutture (l’elenco è disponibile su: https://wifi.italia.it/it/ospedali-connessi).

Alberto Minazzi

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