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L' INPS "a caccia" dei poveri: hanno diritto a prestazioni di cui non sanno

L' INPS "a caccia" dei poveri: hanno diritto a prestazioni di cui non sanno

Non sempre, chi ha davvero bisogno, conosce i propri diritti.
A volte ha anche pudore nel manifestare il proprio stato, non si informa o semplicemente non è a conoscenza del fatto che potrebbe accedere a prestazioni assistenziali importanti.
Se però Maometto non va alla montagna, ora accade che sia la montagna a tendere una mano e a tentare attivamente di raggiungere Maometto.
La montagna è l’Inps che, in collaborazione con i comuni delle varie regioni italiane e le Associazioni del terzo settore, individuerà i potenziali beneficiari di NASPI, Reddito di Cittadinanza, assegno sociale, invalidità civile, prestazioni a sostegno della genitorialità quali premio alla nascita e assegno di natalità.

L’INPS sul campo per individuare chi ha bisogno

Sono tanti gli attori che scendono in campo per questo importante progetto facendo rete e mettendoci risorse umane e strumenti tecnologici.
In particolare, un questionario on line anonimo attraverso il quale individuare e assistere chi ne ha bisogno.

«L’INPS ha ragione d’essere – commenta il presidente dell’Istituto Pasquale Tridico – se si occupa delle persone. Obiettivo di “INPS per tutti” è dunque raggiungere chi è ai margini della società, le persone meno scolarizzate o senza i mezzi per accedere agli strumenti di assistenza messi a disposizione dalla Repubblica Italiana in quanto loro diritti. E laddove, come Istituto, non riusciamo a entrare in contatto con loro, ecco che diventa determinante l’alleanza con coloro che conoscono e toccano con mano queste marginalità».

L’accordo per l’integrazione sociale e il contrasto alla povertà

“INPS per tutti” è nato due anni fa a livello sperimentale nelle aree Metropolitane di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Bari e Catania. In queste città sono stati raggiunte migliaia di persone in condizione di grande povertà ed emarginazione. E’ stato offerto loro supporto individuando le necessità, le prestazioni spettanti e raccogliendone le domande. L’accordo quadro nazionale del 4 giugno, sottoscritto da INPS con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), CARITAS e Comunità di Sant’Egidio prevede la collaborazione tra i vari protagonisti del Progetto per sostenere le fasce più deboli della popolazione e offrire il supporto necessario.

Inps

 

L’iniziativa è rivolta a persone in stato di povertà assoluta, senzatetto o senza fissa dimora, abitanti di Comuni distanti dagli uffici INPS, utenti non consapevoli dei loro diritti, persone in situazioni di difficoltà economica e sociale, donne vittime di violenza e i loro figli.
L’obiettivo del progetto è favorire l’integrazione sociale, rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso alle prestazioni assistenziali, tutelare i bisogni sociali ed economici del singolo e delle famiglie.

Venezia aderisce al Progetto “INPS per tutti”

In questi giorni anche Venezia ha sottoscritto il protocollo con l’Istituto di previdenza e le Caritas di Venezia e Chioggia.
Una firma con la quale viene assunto l’impegno di raggiungere in maniera capillare i soggetti più bisognosi sul territorio.
Gli operatori di Caritas e degli uffici preposti ai servizi Sociali del Comune, attraverso il questionario e per la conoscenza diretta e quotidiana vicinanza con le realtà più deboli, hanno il compito di individuare i bisognosi da aiutare. Da parte sua l’INPS di Venezia sarà di supporto all’attività attraverso interventi formativi per agevolare e indirizzare la somministrazione del questionario, anche attraverso un’attività di informazione sui requisiti di accesso alle prestazioni. Saranno inoltre attivati appuntamenti in presenza o via web per analizzare i casi particolarmente complessi e un Tavolo Tecnico di confronto e monitoraggio per valutare l’efficacia degli interventi.

La firma del protocollo INPS per tutti a Venezia, terzo da sinistra a destra l’assessore Simone Venturini

«Il Progetto “INPS per tutti” – sottolinea l’assessore alla Coesione sociale del Comune di Venezia Simone Venturini – rappresenta un ulteriore importante strumento a disposizione degli operatori sociali che quotidianamente si occupano di persone in condizioni di fragilità economica e sociale. Recentemente il Comune del capoluogo veneto ha ampliato la gamma degli interventi non limitandosi ai soli contributi economici ma adoperandosi nell’accompagnamento all’inclusione sociale, alla residenzialità e al lavoro».

Silvia Bolognini

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