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Il coniglio

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Prima puntata della nuova rubrica a cura della Clinica Veterinaria La Fenice. In questo primo numero tutti i consigli e le informazioni utili per la cura del coniglio


Il coniglio è l’animale più presente nelle case dopo il cane e il gatto. Contrariamente a quanto molti pensano non è un roditore ma è un mammifero lagomorfo e la sua vita media è di 9-12 anni. È un animale sociale, che ama giocare e interagire con le persone che lo accudiscono, ricerca il contatto e il rapporto con le persone e per questo si rivela un compagno amorevole. È importante sapere che la qualità e quantità di contatti che un coniglio ha con l’uomo dal primo al terzo mese di vita, sarà fondamentale per la sua corretta socializzazione.

Dal punto di vista alimentare è un animale strettamente erbivoro (erba, fieno e vegetali a foglia) e la sua anatomia è particolare proprio per questo. In parte l’alimentazione può essere integrata da pellet alimentari di buona qualità, composti da erbe pressate.

I conigli sono specie abituate all’ambiente esterno e, dal punto di vista climatico, sono molto sensibili alle temperature alte e basse nonché alle correnti d’aria. Non è un animale adatto a vivere chiuso in gabbia, tuttavia è preferibile che, quando il proprietario è assente, il coniglio soggiorni in un ambiente controllato come una gabbia o una stanza attrezzata e sicura per l’animale. La gabbia deve essere abbastanza grande per poter alloggiare una piccola tana, una ciotola per cibo ed acqua, il beverino nonchè la cassetta igienica. Il substrato per il fondo della gabbia, che va pulita frequentemente, dev’essere costituito da materiale assorbente e non polveroso, per questo è consigliato l’uso di pellet di carta riciclata o di legno.

Per lasciarlo libero è opportuno rendere inaccessibili i cavi della corrente ed eliminare piante che può rosicchiare. Per trasportarlo è invece opportuno un trasportino chiuso, in modo che si possa sentire al sicuro. Il coniglio è un animale predato in natura, quindi facilmente stressabile e vive male i cambiamenti alimentari, di ambiente, di compagni e di persone. L’inserimento quindi di un coniglio in un ambiente dev’essere graduale come anche i cambiamenti di posizione della gabbia; i nuovi cibi devono essere inseriti all’inizio in piccole quantità che poi progressivamente andranno aumentate. Anche la convivenza con altri individui, soprattutto altre specie animali, può essere problematica, perché il coniglio è un animale molto territoriale.

I conigli temono l’altezza e sono terrorizzati dalle cose che arrivano dall’alto. Per sollevarlo non va mai afferrato per le orecchie ma è opportuno far scivolare una mano sotto il torace e tenere gli arti anteriori, con l’altra mano prendere i posteriori, quindi appoggiarlo al nostro corpo. Eventualmente ci si può aiutare con un asciugamano. Quando un coniglio è contrariato o spaventato batte violentemente gli arti posteriori contemporaneamente, provocando un tonfo sordo. Quando invece è spaventato assume una postura immobile, con gli arti posteriori sotto di sé, le orecchie appiattite e gli occhi sbarrati.

È un animale molto pulito che di solito non necessita di pulizie particolari e si abitua facilmente a fare i bisogni nella cassettina. Quando invece li lascia in giro lo fa per marcare il territorio o perché non si sente a proprio agio. Questo in genere si accentua dopo la maturità sessuale, che avviene attorno ai 6 mesi d’età, periodo in cui possono manifestarsi anche atteggiamenti di aggressività. Questo è uno dei motivi per cui si consiglia la sterilizzazione. Ma vi sono anche altri motivi: la femmina non sterilizzata può andare incontro a gravi problemi di salute. Si consiglia sempre una visita di controllo all’arrivo del coniglio, almeno due visite di controllo all’anno oltre alla vaccinazione annuale contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale. Va spazzolato spesso, soprattutto le razze a pelo lungo e più folto come le razze angora. Nei periodi di muta della pelliccia va spazzolato per togliere il pelo in eccesso ed evitare che ingerisca boli di pelo che possono causare seri problemi di salute.

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Rubrica a cura della Clinica Veterinaria La Fenice,
via Brendole 2/E, Gazzera – Venezia

 

 

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