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G20: Venezia si prepara ad accogliere i vertici dell'economia in sicurezza

G20: Venezia si prepara ad accogliere i vertici dell'economia in sicurezza

Mancano quasi due mesi all’appuntamento con i big della terra. Ma a Venezia i lavori sono già in corso.
Sopralluoghi, coordinamento quasi quotidiano tra le delegazioni dei servizi di sicurezza, studio di piani di volo secretati, un tavolo quasi permanente con la prefettura.
Il G20 è alle porte e nulla dev’essere lasciato al caso.
Il 9 e il 10 luglio la città tornerà a essere luogo di incontro internazionale dei rappresentanti delle principali economie del mondo.
Chi ricorda il G7 degli anni ’80  e l’arrivo dell’allora presidente americano Ronald Reagan, della britannica Margaret Thatcher, del francesce  Francois Mitterrand, del tedesco Helmut Kohl oltre che di Amintore Fanfani, sa bene di cosa si tratta.

Venezia e la sicurezza

Tutte le forze sono state messe in campo per organizzare un evento come l’incontro dei ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi del G20 in un contesto mondiale di pandemia e con l’incognita-terrorismo sempre pendente.
L’esperienza, in laguna, non manca.
Le squadre che, in città, si occupano della sicurezza per i grandi eventi,  sono state premiate poco più di due anni fa dal British Safety Council per la loro capacità e la stessa Francia, in vista delle Olimpiado del 2024, a Parigi, ha organizzato nel 2019 una due giorni con maxi prova antiterrorismo proprio a Venezia, riconosciuta come “modello” per il controllo e la sicurezza nelle acque interne.
Mentre quindi l’Italia si prepara a uno dei principali appuntamenti della fitta agenda del G20, l’Arsenale e l’intera città sono sotto stretto studio e monitoraggio.

Verso un fondamentale G20

Quello che sarà ospitato a luglio all’Arsenale è il primo degli appuntamenti fissati in Italia.
Che la cooperazione internazionale, nella prospettiva del rilancio economico, giochi un ruolo fondamentale lo testimonia, in queste ore, anche il colloquio telefonico tra il premier cinese Li Keqiang e il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Commercio, investimenti, energia e cambiamenti climatici, nell’anno del turismo e della cultura Cina-Italia, sono stati i temi al centro del dialogo, mirato a raggiungere accordi stabili di coordinamento tra i due Paesi.

Mario Draghi incaricato dal Presidente della Repubblica Mattarella di formare un nuovo Governo
Il presidente del consiglio Mario Draghi

Nell’incontro di Venezia, dunque, i ministri economici dei Paesi più industrializzati approfondiranno e svilupperanno tematiche di rilevanza internazionale, puntando a costruire un consenso condiviso su specifiche conclusioni mirate alla ripresa globale dell’economia.
“La scelta di Venezia – ha commentato il sindaco, Luigi Brugnaro – dimostra come la Città abbia, in questi ultimi anni, ritrovato il suo ruolo strategico nello scacchiere internazionale. Sarà anche l’occasione per far conoscere al mondo la specialità di Venezia e per mostrare la grande opera infrastrutturale del Mose”.

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro durante il convegno di Uiltec
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Il G20 Italy

Il G20 è stato fondato nel 1999 come foro di consultazione dei ministri finanziari e dei governatori delle Banche centrali delle maggiori economie del Mondo.

G20 eventi Venezia 2021
G20 eventi Venezia 2021

Dopo la crisi del 2008, è stato poi rilanciato come sede di incontro tra i Capi di Stato e di Governo, per favorire il coordinamento delle politiche dei singoli Stati sulle principali tematiche globali.
Dal 1 dicembre 2020 l’Italia ne ha assunto per un anno la presidenza. E ha organizzato una fitta agenda di incontri istituzionali ed eventi speciali dedicati a temi come tutela della salute, sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici, ricerca e innovazione, women’s empowerment, lotta alla corruzione, alla povertà e alle disuguaglianze.

Gli appuntamenti a Roma

Uno dei principali eventi speciali è in calendario per venerdì prossimo, venerdì 21 maggio, a Villa Pamphilj di Roma. Il “Global Health Summit”, organizzato insieme alla Commissione Europea, affronterà i temi legati alle principali sfide connesse all’emergenza sanitaria.
A presiedere i lavori, che saranno svolti in modalità virtuale, saranno il premier Draghi e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
La presidenza italiana, poi, culminerà con il vertice dei Capi di Stato e di Governo, sempre a Roma, il 30 e il 31 ottobre.

L’ultima volta dei vertici mondiali a Venezia

Venezia è stata al centro della scena mondiale per ben due volte negli anni Ottanta del secolo scorso.
Il G7 si riunì in Laguna nel 1980 (il 22 e il 23 giugno) e poi nel 1987 (dall’8 al 10 giugno), sempre all’isola di San Giorgio.
Nel primo caso, al centro dei lavori furono i temi energetici, provando a indicare soluzioni per uscire dalla dipendenza dal petrolio, puntando invece su carbone e nucleare. L’agenda del vertice del 1987 fu invece principalmente politica, a partire dai rapporti tra Est e Ovest, anche in considerazione del nuovo corso dell’Unione Sovietica sotto Gorbaciov, puntando sulla riduzione dei missili in Europa e sul contrasto al terrorismo. In quella sede, si parlò anche di quella che, allora, era l’emergenza sanitaria. Ovvero della diffusione dell’Aids.

Ronald Reagan e Venezia

L’allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan fu ospitato con la moglie Nancy a Villa Condulmer di Mogliano Veneto, scelta per la tranquillità, il silenzio e la possibilità di fare sport, camminate e cavalcate nel parco.
Il presidente arrivò con un elicottero, direttamente dall’aeroporto Marco Polo di Tessera, e la villa fu letteralmente blindata. Lo staff dell’albergo, come ricorda il sito internet di Villa Condulmer, si adoperò al massimo per garantire un soggiorno in linea con le attese degli importanti ospiti.

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L’ex presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan

Le stanze furono arricchite di mobili e quadri preziosi, anche se, per un cambio di programma deciso all’ultimo da Nancy (grande amante delle rose rosse), i coniugi decisero di dormire in un’unica stanza. Fu così fatto arrivare da Washington il letto matrimoniale utilizzato alla Casa Bianca.
Proprio in ricordo di quei giorni, oggi la suite numero 4 è intitolata proprio a Ronald Reagan.

Alberto Minazzi

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