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I salari delle donne non cambiano

I salari delle donne non cambiano

Il dato di fatto è sotto gli occhi di tutti. Laddove le retribuzioni sono inferiori, ci sono lavoratrici donne.
Non importa se al diploma sono più loro (35,4% ) che i coetanei uomini (22,9%) a uscire dalla scuola con un voto tra 90 e 100.
Non importa se sono per lo più loro a laurearsi e a conseguire i risultati più alti.
Non importa nemmeno se si laureano nelle discipline che offrono sbocchi in quelli che ogni studio indica come i settori più remunerativi e per i quali c’è una maggior ricerca di risorse.
I salari delle donne non cambiano: restano sempre al di sotto di quelli dei colleghi uomini.
E non perché non avanzino di carriera. Ma perché, a parità di carriera, continuano comunque a esser pagate meno.
Lo ribadisce uno studio –anticipato dal quotidiano La Repubblica- realizzato da Edoardo Bella, dell’Università Cattolica di Milano e diretto da Carlo Cottarelli, che sarà presentato domenica 24 ottobre, a Firenze, al Festival “L’eredità delle donne”.
Quello che si chiama gender gap pay, contro il quale una legge già approvata dalla Camera deve ora esser discussa in Senato, è una piaga italiana che non si rimargina mai.
La differenza salariale è mediamente di circa 300 euro a cinque anni dal conseguimento dal titolo della laurea magistrale.
Lui guadagna 1.696 euro al mese? Lei allora 1.403.  E’ una prassi e non fa neppure più notizia.
Ma ciò che lo studio evidenzia è che il gap si riconferma anche tra chi lavora nel settore delle Tecnologie Itc.
Dove le donne continuano a guadagnare in media 250 euro in meno degli uomini nonostante rispetto alle risorse legate alle materie Stem (fisica, matematica, ingegneria, scienze) sembra che il mercato si trovi in difficoltà a far quadrare domanda e offerta.
In ogni caso, c’è sempre una corsia preferenziale per il collega uomo e, anche quando questo non accade, a vent’anni dalla nascita di un figlio, rileva l’Inps,  a parità di mansione, il lavoro di una donna risulta ancora inferiore del 12% rispetto a quello di un uomo.

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