Economia +

Dalla Perilla alla Maca: alla scoperta dei sapori da salvare

Dalla Perilla alla Maca: alla scoperta dei sapori da salvare
La mostra mercato di Coldiretti a Roma (@www.coldiretti.it)

L’iniziativa di Coldiretti in occasione del vertice Fao di Roma sull’alimentazione: una mostra mercato sulle specialità di tutto il mondo a rischio estinzione

Da salvare, in tutto il mondo, non ci sono solo alcune specie animali, ma anche alcuni curiosi prodotti agricoli, con i loro sapori particolari, sono a rischio di estinzione. Una diversità che, a oggi, è stata salvaguardata soprattutto grazie al lavoro di generazioni di contadini locali di tutti i continenti.

È per questo che Coldiretti, nei giorni del vertice della Fao sui sistemi alimentari che si chiude oggi, 26 luglio, a Roma, ha organizzato una speciale mostra mercato internazionale di “Campagna Amica” per diffondere attraverso l’esposizione la conoscenza di cibi poco diffusi, ma assolutamente sani e ricchi di qualità.

Un’occasione anche per richiamare, attraverso un’intera giornata dedicata, la necessità di tutelare il reddito di agricoltori, allevatori e pescatori, attraverso la garanzia di sbocchi di mercato per i lori prodotti. Un requisito fondamentale per consentire di continuare le coltivazioni nonostante i devastanti effetti dei cambiamenti climatici.

Le qualità dei cibi a rischio di estinzione

Le specialità che i contadini vendono nei mercati locali del mondo hanno tutte, sottolinea la Coldiretti, delle caratteristiche assolutamente preziose, sapientemente custodite contro l’omologazione e la banalizzazione alimentare. Per esempio, l’olio di Perilla, ricavato in Corea del Sud dall’omonima pianta consumabile anche come ortaggio, si presenta come particolarmente ricco di Omega-3, grassi polinsaturi fondamentali per la salute.

La maca negra peruviana è invece una pianta utilizzata come afrodisiaco per i benefici sulla la fertilità maschile. Si tratta di un vegetale ricco di carboidrati, proteine, minerali e amminoacidi essenziali, che conferiscono alla pianta una valenza nutrizionale di un certo spicco e rilievo. Può infatti essere utilizzata anche come rimedio per migliorare le resistenze aspecifiche dell’organismo in risposta agli stimoli di stress esterno, sia fisico che psichico.

Tutti i colori del gusto

Il Perù propone anche le pannocchie arlecchino, con chicchi che assumono naturalmente tonalità molto accese: dal giallo all’arancione dal verde al rosa ma anche toni del viola e del blu. E poi la bacca dorata peruviana, buona fonte di provitamina A, vitamina K, vitamina B1 e diversi minerali fra cui ferro, magnesio, fosforo, rame, manganese e, soprattutto, potassio. Consumato fresco, il frutto, che assomiglia al pomodoro, con un sapore però più agrodolce e simile a un frutto tropicale, è anche un’ottima fonte di vitamina C.

A proposito di colori, in Danimarca si coltiva una varietà di grano viola, apprezzata per la ricchezza di antocianine, sostanze antiossidanti della famiglia dei flavonoidi, e la cui farina viene utilizzata principalmente preparare biscotti e altri prodotti da forno. È invece bruna l’alga Kelp, coltivata in Alaska e molto usata nel settore dietistico-salutista, per dimagrire ma anche per insaporire le pietanze e in particolare zuppe, legumi e minestre.

sapori da salvare
Alcuni dei prodotti esposti da Coldiretti in occasione del vertice Fao di Roma (@www.coldiretti.it)

Ogni Paese ha il suo sapore

I prodotti presentati a Roma da Coldiretti arrivano davvero da ogni angolo del pianeta. Sempre dal Nordamerica, per esempio, i tartufi di mare, vegetale marino, che cresce sulle coste oceaniche della Nuova Scozia in Canada, dall’ odore di tartufo. È invece neozelandese il pregiato sale della baia di Opito, ottenuto grazie all’evaporazione dell’acqua di mare realizzata con metodi esclusivamente naturali. E georgiano il miele di Tupelo, dall’aroma di pera e luppolo, dal sapore simile all’acqua di rose o allo zucchero filato e dal basso contenuto di saccarosio, che lo rende adatto per i diabetici.

Un dolce popolare dell’Asia orientale è quindi la gelatina nera-marrone tipica di Taiwan. Alla base ha una pianta erbacea, la mesona o erba divina, conosciuta in loco anche come xian cao o chin chow, consumata normalmente anche come bevanda. Infine, il Sumac israeliano è la polvere delle bacche essiccate e triturate del sommacco, arbusto diffuso in tutta l’area del Mediterraneo e in oriente. Ricco di oli essenziali con effetto antibatterico, ha un potentissimo potere antiossidante e ipoglicemico, e un gusto acidulo che ricorda le foglie dell’erba limoncina.

L’impegno di Coldiretti

“Siamo impegnati – spiega il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – in un modello di cooperazione che ha come obiettivo di esportare un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione delle realtà locali, sfruttando le potenzialità dell’impresa familiare e sostenendo così i piccoli produttori del Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti”

Con queste distorsioni, prosegue Prandini, si alimenta infatti “l’accaparramento delle terre e si provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza e l’emarginazione. È importante favorire filiere di prodotti locali destinati a soddisfare il fabbisogno alimentare del territorio anche attraverso la creazione di mercati contadini a chilometri zero secondo il modello promosso da Campagna Amica con la World Farmers Market Coalition”.

Alberto Minazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Tag:  agricoltura