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Porti: Venezia nel cuore dell’Europa

Porti: Venezia nel cuore dell’Europa

Un treno per Duisburg, in Germania, per inserire Venezia ancor più al centro dell’Europa. È la novità che, da marzo, sarà attivata al terminal di Fusina, con tre viaggi settimanali di andata e ritorno, destinati col tempo ad aumentare. Un servizio che consentirà di portare le merci dal principale interporto europeo, quello della Ruhr tedesca, fino alla Laguna e viceversa.
Venezia, così, rafforzerà il suo ruolo di porta mitteleuropea non solo verso il sud Italia, ma anche Grecia e Turchia.
A rendere possibile il nuovo servizio, gli investimenti decisi da un pool di imprese private, leader nei rispettivi settori. Eccellenze che hanno deciso di puntare sul nostro porto commerciale riconoscendone i vantaggi derivanti da peculiarità uniche, confermati da almeno tre anni di crescita a doppia cifra. Le sinergie col settore pubblico sono risultate fondamentali per condurre a buon fine un lavoro durato due anni.

 

IL NUOVO SERVIZIO: LA PARTE MARITTIMA

 

Il nuovo servizio, per quanto riguarda il  trasporto acqueo, sarà gestito da Grimaldi.
La compagnia napoletana è attiva a Fusina dagli anni Novanta e i suoi collegamenti con Bari e con la Grecia (e, di qui, grazie a una partnership locale, con la Turchia) sono ormai consolidati.
Il gruppo ha posizionato nel terminal veneziano le proprie attuali navi ammiraglie: due per il trasporto misto di merci e passeggeri e due in grado di trasportare fino a 250 rimorchi.

Ma Grimaldi ha anche investito in maniera importante sulle navi, commissionandone 12 di nuove, che inizieranno a essere consegnate dal 2020. Almeno due di queste saranno posizionate su Venezia. Navi all’avanguardia, sia dal punto di vista delle dimensioni (la capacità arriverà a 515 rimorchi ciascuna), che delle tecnologie. Si tratta infatti di navi ibride, in grado di funzionare solo con l’elettricità una volta approdate. E questo significa ridurre ulteriormente le emissioni.

 

IL NUOVO SERVIZIO: LA PARTE TERRESTRE

 

Una volta scaricate (o prima di essere caricate a bordo) le merci saranno gestite da Samskip, compagnia olandese anch’essa già attiva a Fusina. La vera novità è dunque l’attivazione del collegamento ferroviario, con cui l’austriaca Rail Cargo Group inizia l’attività a Venezia. Novità che consentirà di ridurre realmente solo all’ultimo miglio il trasporto delle merci su gomma, sfruttando le dotazioni di percorso rotabile già presenti nel terminal veneziano.
Si stima che circa un centinaio di camion a settimana, circa 5000 ogni anno, saranno tolti dalle strade. Con benefici economici e, prima ancora, ambientali.

In 29 ore, i container raggiungeranno la destinazione. I treni impiegati avranno a disposizione sedici carri da 550 metri, in grado di trasportare 1400 tonnellate lorde, ovvero fino a 800 tonnellate di merce. Un collegamento a flusso continuo che, come detto, si pensa in prospettiva di incrementare sempre più. Perché c’è un motivo se Rail Cargo Group (che da dieci anni è attiva a Trieste, dove organizza attualmente 53 treni a settimana) ha scelto di puntare su Venezia. E il motivo è proprio questo: Venezia ha tutte le potenzialità per confermarsi sempre più tra i leader della logistica continentale.

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Tag:  porto, Venezia