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Covid, non è finita. Green pass e stato d'emergenza verso la proroga

Covid, non è finita. Green pass e stato d'emergenza verso la proroga
Governo Draghi // @Senato Twitter

Lo dicono, oggettivamente, i dati ufficiali: il contagio da Sars-CoV-2, anche in Italia, è ripartito.
Con dati, per fortuna, ancora distanti da altri Paesi, soprattutto quelli che hanno vaccinato di meno, come la Romania.
Ma, per evitare che la nuova ondata possa far registrare numeri preoccupanti, il Governo sta valutando l’opportunità di prorogare fino a giugno 2022 l’obbligo di Green Pass. Non solo: potrebbe addirittura essere cambiata la legge, per estendere lo stato di emergenza oltre i limiti attualmente concessi: quanto meno fino alla fine di marzo.
Nel frattempo, novità potrebbero interessare le terze dosi e gli obblighi per chi lavora a contatto con il pubblico.

Nuove regole a Trieste

Nel frattempo, c’è chi, con nuove regole, si è già mosso.
Trieste, diventata nelle ultime settimane la città-simbolo della contestazione contro le scelte del Governo, ha deciso di introdurre il divieto di nuove manifestazioni di piazza.
Quelle dei giorni scorsi, in cui gli assembramenti si sono verificati senza il rispetto dei distanziamenti e soprattutto dell’uso della mascherina, sono state infatti pagate a caro prezzo, in termini sanitari, dal capoluogo giuliano.

manifestazione

Casi raddoppiati, superata la prima soglia per terapia intensiva

A Trieste, sono stati ben 93 i manifestanti contro il Green Pass, per lo più non vaccinati, ai quali, dopo le proteste, è stato riscontrato il contagio da coronavirus. Un aumento esponenziale, che ha riportato la situazione, nella provincia, a superare la prima soglia del 10% di occupazione delle postazioni di terapia intensiva.
I nuovi casi, nell’ultima settimana, sono stati infatti 801, con un raddoppio rispetto ai 7 giorni precedenti. Dati, purtroppo, che sono tornati ad allinearsi ai periodi di picco della pandemia.

Linea dura: attesa l’ordinanza del sindaco

Piazza Unità d’Italia, centro cittadino, resterà così interdetta alle manifestazioni fino al 31 dicembre. “Il diritto alla salute – ha spiegato il prefetto, Valerio Valenti, annunciando la firma del provvedimento – è un bene primario che prevale nel bilanciamento degli interessi. Siete liberi di non vaccinarvi, ma lasciate vivere gli altri”.
“Piazza Unità – ha aggiunto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che dovrebbe emanare l’ordinanza, in cui potrebbe essere nuovamente introdotto anche l’obbligo di mascherine all’aperto – è off limits per tutti: chi andrà a manifestare, sarà punito con ammende importanti. Da oggi, fino a quando non torniamo alla normalità, massima durezza. La Costituzione prevede che si possa manifestare, ma non si possono creare problemi alla città e ai cittadini”.

The Guardian
Piazza dell’unità d’Italia, Trieste, Friuli Venezia Giulia

Il contagio in Italia

Il trend di ripresa dei contagi è stato confermato anche dell’ultimo report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità sul Covid.
In particolare, in questa fase, a essere coinvolti sono soprattutto i più giovani.
Il fisico Giorgio Sestili, attraverso la sua pagina Facebook “Coronavirus – Dati e analisi scientifiche”, ha quantificato in un 35% l’aumento giornaliero dei casi rispetto a quelli della settimana precedente. Il ritmo è simile a quello registrato lo scorso anno tra settembre e ottobre: “una crescita esponenziale, ancora abbastanza lenta”.

Cosa succede dentro e fuori Italia

È comunque grazie a vaccini e Green Pass, secondo Sestili, che la situazione epidemiologica italiana è migliore rispetto a quella di altri Stati europei. Tra i grandi Paesi, si avvicina ai nostri dati, sia assoluti che percentuali, solo la Francia. In Germania, invece, nelle ultime 4 settimane i positivi sono aumentati del 95%, con 131 mila nuovi casi nell’ultima settimana.
Negli ultimi 7 giorni, in Gran Bretagna, i nuovi positivi sono stati addirittura 284 mila.
Il tasso di occupazione delle terapie intensive e di mortalità, poi, si conferma proporzionale alla percentuale di vaccinati. In Italia siamo a 5 morti e 5,8 pazienti in rianimazione ogni milione di abitanti; nell’Est Europa, dove i vaccinati sono circa il 30%, il dato sale a 100 decessi e, ad esempio in Romania e Bulgaria, ad altrettanti ricoverati in terapia intensiva ogni milione di abitanti.

La strategia del Governo: green pass e stato di emergenza

I principali punti della strategia per il contenimento del contagio su cui sta ragionando il Governo italiano riguardano intanto l’obbligo del Green Pass e il delicato tema dello stato di emergenza.
La necessità di presentare la certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro, introdotta dal 15 ottobre, potrebbe essere prolungata non fino a marzo, come si era ipotizzato in un primo tempo, ma forse fino a giugno 2022, se non oltre. L’idea del Governo è che questo obbligo possa aiutare a raggiungere nei tempi più rapidi il 90% di popolazione vaccinata ritenuto necessario per l’immunità di gregge.

Un inghippo giuridico per lo stato di emergenza

Quanto allo stato di emergenza, la scadenza è attualmente fissata al 31 dicembre 2021.
L’idea è quella di portarla a fine marzo.
La legge, al riguardo, prevede che la durata massima sia di 12 mesi, con possibilità di proroga per un solo altro anno. Allo stato attuale, dunque, lo stato di emergenza dovrebbe improrogabilmente scadere al massimo il 31 gennaio 2022. La questione andrà risolta al più presto, possibilmente entro fine novembre, trovando la formula giuridica per superare il limite. Le ipotesi allo studio sarebbero principalmente due: un emendamento al decreto milleproroghe di fine anno o un provvedimento specifico.

Alberto Minazzi

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