Debito residuo: 0.
E’ questo il dato rilevato dal Consiglio metropolitano riunitosi in video conferenza per il rendiconto di gestione 2019.
Un azzeramento importante, che consentirà alla Città Metropolitana di far fronte alle diminuite entrate che a causa dell’emergenza sanitaria saranno registrate a fine 2020 e di portare avanti la progettazione sull’edilizia scolastica.
Altre programmazioni dovranno comunque essere ridimensionate, ma il bilancio è buono e non ci saranno sconvolgimenti importanti.
“Sono orgoglioso di questo consiglio, che ha sempre dimostrato grande compattezza. Il rendiconto del bilancio 2019 ci racconta una situazione insostituibile rispetto al futuro e per ringrazio chi mi ha accompagnato in questo percorso – ha detto il Sindaco della Città Metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro – Non sappiamo quali saranno le manovre che ci riguarderanno d’ora in avanti. Spero in manovre del Governo che ci possano aiutare perché quanto successo ha sconvolto i piani e alcuni progetti vanno ripensati e riprogrammati. Su alcuni settori strategici, però, come la scuola investiremo ancora già questa estate. Al di là dell’edilizia -ha anticipato Brugnaro – l’idea è quella di replicare il progetto adottato nel Comune di Venezia di cablare con la fibra ottica altri comuni metropolitani grazie a dei fondi governativi”.
La riunione del Consiglio ha prodotto anche l’aggiornamento del documento unico di programmazione (DUP) per ciò che riguarda il personale previsto del piano triennale e una variazione al bilancio di previsione 2020-2022.
Il Bilancio
Nel corso del 2019 la Citta Metropolitana di Venezia, che mantiene quindi il suo titolo di “più virtuosa in Italia”, ha registrato un’ulteriore riduzione della spesa corrente, che è passata dai 118,6 milioni di euro del 2018 ai 109 milioni di euro dell’anno scorso. Ha aumentato invece la spesa per gli investimenti, che nel 2019 sono stati di 24 milioni di euro.
Tra le entrate che mancheranno quest’anno a causa dell’emergenza coronavirus ci sono quelle tributarie legate al mercato dell’auto (IPt ed rc auto) e l’addizionale tari/tarip dei comuni.
Dal 2015, quando il debito residuo risultava di 45 milioni di euro, in data 31 dicembre 2019 questo è giunto a zero.
Gli investimenti
Dove è stato speso di più in questi ultimi anni?
Al primo posto tra gli investimenti si colloca la viabilità.
Piste ciclabili, manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e ponti sono costate lo scorso anno 12,3 milioni di euro.
Al secondo posto risulta l’edilizia scolastica, per la quale, nel 2019, sono stati investiti 5,7 milioni di euro.
Al terzo posto, infine, c’è il trasporto pubblico.
4 milioni di euro di fondi regionali sono stati impegnati per l’acquisto di autobus ACTV e ATVO.
La variazione di bilancio 2020-2022
A febbraio un decreto del Ministero dell’Istruzione ha destinato alla Città Metropolitana di Venezia 4 milioni 158 mila euro (12 milioni 700 mila euro a livello nazionale) per interventi legati a eventi sismici e calamitosi.
Con la variazione di bilancio approvata questa somma sarà destinata alle scuole superiori del centro storico che necessitano di manutenzione straordinaria a causa dei danni inflitti dall’acqua alta eccezionale del novembre scorso.
A sanare invece i danni subiti dalla caserma dei Carabinieri di Pellestrina, dal Commissariato di Polizia di San Lorenzo e dall’impianto elettrico e dei pontili di Ca’ Corner sarà un’ulteriore cifra di 1 milione 300 mila euro.