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A scuola di ambiente al museo M9

A scuola di ambiente al museo M9
Il workshop "Circular Friends" all'auditorium dell'M9 di Mestre

La tutela dell’ambiente e del pianeta inizia dai piccoli comportamenti di ognuno di noi. È questo l’insegnamento che hanno potuto apprendere, attraverso esempi concreti, gli studenti delle scuole superiori veneziane. “Circular friends” è il titolo del workshop interattivo, organizzato da Comune di Venezia ed Eni, che ha messo i nostri giovani a diretto contatto con le buone pratiche già in atto e con quelle a cui ciascuno può contribuire.

Le parole d’ordine dei comportamenti consapevoli

L’auditorium del Museo del Novecento M9 di Mestre ha ospitato una mattinata che si è spinta oltre la semplice lezione scolastica. Ai ragazzi presenti è stato presentato una sorta di racconto interattivo improntato su alcune tematiche “calde” in materia di ecologia. Ambiente, sviluppo sostenibile, cultura della circolarità, riuso sono solo alcuni dei temi che sono stati approfonditi da importanti manager e ricercatori che operano sul nostro territorio. Ma anche dal concreto esempio “artistico” di un gruppo musicale assolutamente sostenibile: la Gaudats Junk Band, i cui strumenti sono realizzati dagli stessi musicisti riciclando oggetti normalmente destinati a usi diversi.

La Gaudats Junk Band in concerto all’Auditorium M9

Meno consumatori, più persone

Il cambiamento climatico è stato l’oggetto dello speech di Andrea Bellati, ricercatore della Fondazione Eni Enrico Mattei. Dall’impronta ecologica sul nostro pianeta, al ruolo delle fonti d’energia convenzionali e rinnovabili, all’impatto delle tecniche agroalimentari, il suo intervento ha ribadito come, con semplici azioni quotidiane, ciascuno di noi può operare «per essere un po’ meno consumatore e cominciare a essere un po’ più persona». Nicola Fiorotto di Versalis, invece, si è soffermato in particolare sul tema della plastica e del suo possibile riciclo.

Il riuso delle materie prime

Il tema del riuso delle materie prime è stato un altro dei temi forti della mattinata. Luca Alburno, della bioraffineria Eni di Porto Marghera, parlando di economia circolare ha evidenziato l’importanza di un corretto comportamento del cittadino nel recupero dei rifiuti. È infatti ancora poco diffusa la conoscenza di quali siano i rifiuti recuperabili e quali invece abbiano concluso il loro ciclo, con le differenze legate al loro conferimento. I ragazzi presenti hanno quindi avuto esempi pratici in merito, a partire dall’esperienza della bioraffineria. Giuliano Romano di Eni Rewind ha infatti parlato di valorizzazione del rifiuto organico.

Esempi virtuosi a Venezia

L’accordo del Comune di Venezia con Eni per usare sui vaporetti biodiesel ottenuto grazie alla lavorazione di oli esausti è solo un esempio di quello che, in campo ambientale, si sta già mettendo in pratica nella nostra città. C’è anche l’utilizzo di autobus a metano. Così come la sostituzione delle lampadine tradizionali con luci a led per l’illuminazione pubblica. «Manifestare, prendere consapevolezza del problema – si è rivolto ai giovani l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Venezia, Simone Venturini – è sicuramente giusto. Ma non basta, serve agire. Mettere in pratica queste scelte non è facile. E, perché le cose funzionino, questi processi devono diventare competitivi sul piano economico».

 

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Tag:  ambiente, Eni, M9